tutto iniziò così
IMDb Trivia ci spiega qualcosa in più sulla genesi del film
Questo film è una truffa. Tanto per cominciare di porno non ha assolutamente niente. C’è qualche tettina al vento, ma zero sesso (e zero nudi integrali). Eccetto la “famigerata” scena finale tutte le scene violente sono filmate o fuori campo (come quella che coinvolge un ragazzo) o hanno degli effetti talmente miserrimi che fanno ridere (una tortura, si fa per dire, ai danni di una ragazza strafatta di cocaina - si vede chiaramente che il coltello che usano è finto). In più ti devi beccare la bellezza di 20 minuti di filmati di repertorio di un carnevale che si presume essere quello di Rio nonostante il film si svolga a Buenos Aires. Alcuni attori (attori…) sembrano doppiati (comunque malissimo), ma altri parlano palesemente in inglese in presa diretta. Per buona parte del film non succede assolutamente niente (il film, che eccetto il titolo non ha altri crediti, comincia con 5 minuti di due ragazze su una moto. Per cinque minuti vediamo 'ste ragazze che percorrono una strada su una moto - un chopper alla Easy Rider - con una schitarrata, ma solo quella, che vorrebbe ricordare Born to be wild). Ovviamente si rifà alla setta di Charles Manson (gli omicidi sono tutti compiuti dalle ragazze). Per quanto riguarda la scena finale la ragazza che fa la vittima recita così male, ma così male (non sa neanche urlare - ricordatevi di BLOW OUT), che è impossibile credere che sia torturata. E quando il “regista” (un energumeno che indossa una maglietta con su scritto ‘vida es muerte’) tira fuori le frattaglie della vittima, tra cui il cuore, il pensiero va alla macelleria dove hanno acquistato il tutto. Più che snuff è fuff.
Notare come un film simile abbia ricevuto l’onore di una pregevole edizione br. A cura della solitamente meritoria e attenta Blue Underground…