Sola... in Quella Casa - I, Madman (Tibor Takàcs, 1989)

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Una libraia appassionata di libri pulp di un autore a suo dire stile Edgar Allan Poe, ma più terrificanti di un romanzo di Stephen King, comincia ad avere strane visioni, come se le storie che legge si materializzassero attorno a lei.
I racconti sembrano presagire dei terribili delitti, riuscirà a convincere il suo boyfriendo dell’accaduto?

Non sarà facile arrivare al finale di questo horror decisamente “anni80”, l’ambientazione metropolitana tradisce l’aspettativa del poster italiano che sfrutta sfacciatamente la “C” falciante, comune denominatore di pellicole analoghe dell’epoca:

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Sicuramente il voto più alto in pagella lo do agli effetti speciali, notevole il volto del killer e il sapiente utilizzo dello stop motion.
E la cosa più divertente è sicuramente il finale a suo modo geniale, col bestiofono in stop-motion ormai scivolato nel dimenticatoio, che arriva a portare giustizia.

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Mio cultone personale, ricordo che lo davano spessissimo in Rai quando ero bambino/adolescente
Esiste da molti anni un ottimo mux e di recente è stato editato in dvd (e credo sia il mux di cui sopra commercializzato)

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Mux o non mux, su primevideo non è male come master, integra anche una parte a teatro in lingua originale (sottotitolata) che evidentemente all’epoca non era stata doppiata.

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Ho il DVD Quadrifoglio, rivisto dopo molto tempo. Non ero mai riuscito ad arrivare alla fine, non saprei dire perché… carini gli effetti speciali sicuramente, l’idea di partenza è divertente, gli omaggi ai classici del genere (dai film in bianco e nero della Universal agli horror di Dario Argento) sono gradevoli ma… niente, secondo me alla fine non funziona come avrebbe dovuto. Il finale è tirato via come pochi, dialoghi e recitazione così così. Bellissima lei, ammirata soprattutto nel Near Dark di K. Bigelow. Una visione da cinefili ci sta sempre, comunque.

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ps. Ho recuperato da poco il film Bye-Bye Man e non ho potuto fare a meno di ripensare a questo horror qua. La leggenda metropolitana alla base di Bye-Bye Man, fra le altre cose, include un cane demoniaco il cui corpo è fatto di parti di cadavere delle vittime del suo padrone; difficile non pensare allo sciacallo umanoide di I, Madman. Chissà se Takacs era a conoscenza di questa favola nera metropolitana? E’ abbastanza antica, ha poco a che vedere con i miti del cosiddetto Creepy Pasta.

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