Sorgoi Prakov (Rafaël Cherkaski, 2013)

Il giovane e dinamico Sorgoi Prakov è un ragazzo moldavo positivo e intraprendente, viene inviato dalla TV locale Moldava a fare un reportage in prima persona sul “Sogno Europeo” in un mirabolante itinerario che lo porterà a visitare e soprattutto a vivere di persona le principale capitali europee, la prima tappa sarà Parigi…

Come alcuni sanno la prima cosa che faccio prima di vedere un film, è il suo voto IMDB del quale solitamente mi fido, e spesso sotto una certa soglia lascio perdere a piè pari, scarrelando la pagina sulla app del telefono vedo la parental guide:

Vuoi non essere curioso, di fronte alla trama di quello che sembra essere un divertentissimo vlog? E’ un film più brutale e profondo di quanto ci si possa aspettare, il viaggio di un alieno in un mondo più grande e più veloce di lui, della sua positività e della sua innocenza, sopraffatto dalla bella vita, il divertimento, l’alcol e le droghe che lo soffocheranno in un abisso senza fondo.
E’ un film, spudorato, violento, senza speranza, ma meno fine a se stesso di quanto si possa presagire, un viaggio attraverso la pazzia, non è solo una carrellata di sudiciume e violenza.
Di come nella vita possa bastare un piccolo deragliamento a portare completamente fuori dai binari e alla distruzione.
Vi perseguiterà per un po’ dopo la visione.
Non avevo mai sentito nomniare Cherkaski, poliedrico artista francese, in un film del genere credo solo il regista stesso possa materializzarsi nelle vesti del protagonista, assolutamente da vedere, chiaramente solo per palati forti.(ssimi)
Lo trovate disponibile gratuitamente su plex in lingua francese, ossia in un inglese “maccheronico” facilmente comprensibile con eventuali sottotitoli anglofoni.

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Dopo aver visto il trailer, pare un fritto misto di roba tipo “August underground”, “Borat”, “Il cameraman e l’assassino” e “A serbian film”. Il protagonista/regista, ha una faccia da pirla che nemmeno a “Zelig”. Boh…
P.S. Del 2013. Mai sentito nominare prima di oggi. Molto strano.:neutral_face: Disponibile in br su Metaluna, ma non su Amazon. Attualmente il prezzo è 29 euro.

Nessuno dei 3 titoli che hai citato ci azzecca minimamente, totalmente nuovo e inedito anche per me, sia il titolo che il regista, me lo aveva suggerito plex di seguito alla visione di Horror in High Desert, ero in vena di mockumentaries e found/footage e mi ha incuriosito, il film è al link qui di seguito per chi volesse osare:

https://watch.plex.tv/it/movie/descent-into-darkness-2013

Ribadisco di quanto sia estremo come film, non un “semplice” grandguignol provocatorio come i vari August Underground’s Mordum per intenderci, molto più spesso e disturbante nel profondo, ci vorrà un po’ per scrollarselo di dosso.

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Dieci anni fa, gli avrei dato una possibilità. Certe cose stimolavano la mia curiosità cinefil-malsana. Di questi tempi, lascio simili “piaceri” ad altri. Più giovani di me, e ancora “acerbi”. Come visioni…:grinning:
P.S. Errata corrige. Il protagonista somiglia in modo inquietante a Patrick Zaki. True horror…:face_with_open_eyes_and_hand_over_mouth::woozy_face:

Che gioiellino, ma come l’hai scoperto?
Meriterebbe davvero che se ne parlasse un po’ di più.

Praticamente è una puntata di “Posso venire a dormire da voi?” in acido.

Tutta la prima metà scimmiotta il fortunato format televisivo di Antoine de Maximy, celeberrimo in Francia ma poco conosciuto da noi, per quanto sia passato sui canali secondari della RAI. Non solo si cita l’idea dell’accrocchio multicamera che il protagonista si porta appresso per riprendere al contempo sia sé stesso, sia ciò che accade davanti ai suoi occhi. Anche l’idea di fondo di Sorgoi era era un po’ la stessa di Antoine, ovvero andare a scoprire un paese e la sua cultura attraverso il contatto con le persone, facendosi invitare da loro nelle case, nelle feste, nei luoghi dove si può davvero vivere e respirare la quotidianità della gente del posto.

Poi succede quel qualcosa che manda il protagonista fuori asse, che gli fa perdere gradualmente i freni inibitori e la capacità di reprimere gli impulsi e lo precipita pian piano nel baratro della follia omicida, fino a condurlo ad azioni estreme e barbare svolte con inconsapevole candore…
Se una società ti rifiuta e ti nega il diritto all’esistenza, alla lunga pure tu rispondi rifiutandola, odiandola, cercando di annientarla ed annichilirla.

Niente da dire, un bel filmone, le sequenze finali allucinate e grondanti sangue :drop_of_blood::drop_of_blood::drop_of_blood::drop_of_blood::drop_of_blood::drop_of_blood::drop_of_blood: sono effettivamente di forte impatto e, dopo averle faticosamente digerite, spingono a riflettere.

Bel consiglio @SWAT !