Il giovane e dinamico Sorgoi Prakov è un ragazzo moldavo positivo e intraprendente, viene inviato dalla TV locale Moldava a fare un reportage in prima persona sul “Sogno Europeo” in un mirabolante itinerario che lo porterà a visitare e soprattutto a vivere di persona le principale capitali europee, la prima tappa sarà Parigi…
Come alcuni sanno la prima cosa che faccio prima di vedere un film, è il suo voto IMDB del quale solitamente mi fido, e spesso sotto una certa soglia lascio perdere a piè pari, scarrelando la pagina sulla app del telefono vedo la parental guide:
Vuoi non essere curioso, di fronte alla trama di quello che sembra essere un divertentissimo vlog? E’ un film più brutale e profondo di quanto ci si possa aspettare, il viaggio di un alieno in un mondo più grande e più veloce di lui, della sua positività e della sua innocenza, sopraffatto dalla bella vita, il divertimento, l’alcol e le droghe che lo soffocheranno in un abisso senza fondo.
E’ un film, spudorato, violento, senza speranza, ma meno fine a se stesso di quanto si possa presagire, un viaggio attraverso la pazzia, non è solo una carrellata di sudiciume e violenza.
Di come nella vita possa bastare un piccolo deragliamento a portare completamente fuori dai binari e alla distruzione.
Vi perseguiterà per un po’ dopo la visione.
Non avevo mai sentito nomniare Cherkaski, poliedrico artista francese, in un film del genere credo solo il regista stesso possa materializzarsi nelle vesti del protagonista, assolutamente da vedere, chiaramente solo per palati forti.(ssimi)
Lo trovate disponibile gratuitamente su plex in lingua francese, ossia in un inglese “maccheronico” facilmente comprensibile con eventuali sottotitoli anglofoni.
Dopo aver visto il trailer, pare un fritto misto di roba tipo “August underground”, “Borat”, “Il cameraman e l’assassino” e “A serbian film”. Il protagonista/regista, ha una faccia da pirla che nemmeno a “Zelig”. Boh…
P.S. Del 2013. Mai sentito nominare prima di oggi. Molto strano. Disponibile in br su Metaluna, ma non su Amazon. Attualmente il prezzo è 29 euro.
Nessuno dei 3 titoli che hai citato ci azzecca minimamente, totalmente nuovo e inedito anche per me, sia il titolo che il regista, me lo aveva suggerito plex di seguito alla visione di Horror in High Desert, ero in vena di mockumentaries e found/footage e mi ha incuriosito, il film è al link qui di seguito per chi volesse osare:
Ribadisco di quanto sia estremo come film, non un “semplice” grandguignol provocatorio come i vari August Underground’s Mordum per intenderci, molto più spesso e disturbante nel profondo, ci vorrà un po’ per scrollarselo di dosso.
Dieci anni fa, gli avrei dato una possibilità. Certe cose stimolavano la mia curiosità cinefil-malsana. Di questi tempi, lascio simili “piaceri” ad altri. Più giovani di me, e ancora “acerbi”. Come visioni…
P.S. Errata corrige. Il protagonista somiglia in modo inquietante a Patrick Zaki. True horror…
Tutta la prima metà scimmiotta il fortunato format televisivo di Antoine de Maximy, celeberrimo in Francia ma poco conosciuto da noi, per quanto sia passato sui canali secondari della RAI. Non solo si cita l’idea dell’accrocchio multicamera che il protagonista si porta appresso per riprendere al contempo sia sé stesso, sia ciò che accade davanti ai suoi occhi. Anche l’idea di fondo di Sorgoi era era un po’ la stessa di Antoine, ovvero andare a scoprire un paese e la sua cultura attraverso il contatto con le persone, facendosi invitare da loro nelle case, nelle feste, nei luoghi dove si può davvero vivere e respirare la quotidianità della gente del posto.
Poi succede quel qualcosa che manda il protagonista fuori asse, che gli fa perdere gradualmente i freni inibitori e la capacità di reprimere gli impulsi e lo precipita pian piano nel baratro della follia omicida, fino a condurlo ad azioni estreme e barbare svolte con inconsapevole candore…
Se una società ti rifiuta e ti nega il diritto all’esistenza, alla lunga pure tu rispondi rifiutandola, odiandola, cercando di annientarla ed annichilirla.
Niente da dire, un bel filmone, le sequenze finali allucinate e grondanti sangue sono effettivamente di forte impatto e, dopo averle faticosamente digerite, spingono a riflettere.
Come dicevo per puro caso su Plex, me lo aveva suggerito dopo la visione di un altro POV, l’imdb ha fatto il resto, Cherkaski stesso andrebbe approfondito come personaggio.
Con queste due righe hai sintetizzato il mio concetto e tutto il mio entusiasmo.
Penso sia il principale spunto di riflessione dell’opera, quello che ti si appiccica maggiormente addosso dopo la visione e ti faccia pensare di più, soprattutto di fronte ai recenti e insistenti fatti di cronaca tristemente sempre più attuali, di “alieni” della società che commettano l’impensabile e porti la società giustamente ad accusare senza mai fermarsi un solo istante a riflettere sulle cause.
Io invece ho fatto fatica a finirlo. Tanto per cominciare me lo son dovuto vedere tramite un sito russo in bassa definizione, vabbè che è in bassa definizione proprio il film, con dei sottotitoli in… boh? Bielorusso? Non lo so. Poi la pessima pronuncia inglese del protagonista son più le cose che non ti fa capire che quelle che ti fa capire. A questo aggiungiamo che per minuti interi non succede nulla. Quanto al personaggio torno a dire che la sua assurda attrezzatura (e non avevo visto la sbarra che pare sbucargli dalla pancia che gli serve per tenere fissa la telecamerina), soprattutto il microfono, lo pone all’occhio dello spettatore come un giovanotto non molto lineare. Non so se mi spiego. E che ci sia qualcosa che non va lo si capisce soprattutto dopo la telefonata alla madre, quando ci fa sapere di essere ricercato dalla polizia del suo paese, in cui non vuole tornare, e che quello che è successo qualsiasi cosa fosse è stato un incidente (o un errore non mi ricordo).
Non so perchè lo hai guardato sul sito russo in bassa definizione quando sopra ho messo il link a plex dove è visibile gratuitamente in full resolution comodamente sottotitolato in inglese.
Il protagonista/regista è francese, scimmiotta quest’accento dell’est stile Borat per caricaturizzare il personaggio, la stessa cosa dicasi per l’attrezzatura, è come un alieno che sbarca in mezzo alla modernità di quello che lui definisce “il sogno europeo” neanche così criptico.
Riguardo la telefonata alla madre è all’inizio del declino se non ricordo male, comincia a commettere reati fino ad arrivare al deliro finale, che quasi dico beato te che lo hai saltato a pié pari, veramente insostenibile era un po’ che non mi disturbava così un film, non mi stanco di dirlo.
Non sapevo essere francese. Certo, inizialmente sembra una specie di marziano (andare in giro con la stessa attrezzatura in piena notte in quartieri pericolosi in cui verrà pure malmenato), ma qualcosa, non saprei dire neanche cosa, ti fa capire che lui c’è qualcosa che non va. A partire dal farsi facilmente trascinare nell’alcol e nelle droghe.
Da notare la citazione da La vita è bella!
Grazie per l’intervento @rodar, grazie per parlare di un film che in definitiva non hai visto, dove nel primo post specifico il link per vedere il film gratuitamente e la nazionalità francese del regista.
Queste è uno stereotipo di intervento non necessario a nessuno interessa leggere un opinione di un film non visto, l’alternativa all’eliminazione dei post sono ste risposte antipatiche, alle quali sconsiglio di rispondere.
Guarda che il film l’ho visto tutto. Che ti fa pensare che non l’abbia visto? Tu ti sei convinto che io non l’abbia visto. Ti posso anche dire che il finale ricorda Tornando a casa.
Questo è il sito da cui l’ho visto.
Poi se c’è a chi è piaciuto va benissimo, ma io non l’ho trovata tutta sta gran cosa, né tantomeno così estremo (gli omicidi sono tutti fuori campo). E comunque le singole parti valgono più del film intero.