Visto il primo episodio di questa interessantissima docu-serie prodotta da Sky.
Si esplorano le innavazioni musicali sviluppatesi in Italia a partire dagli anni '60.
In questo primo episodio ci si concentra sulla modernità introdotta da Morricone nella musica per film e sul sound dei western all’italiana, poi sulle ricerche dello studio di fonologia della rai a Milano dove lavoravano Nono e Maderna, su alcune esperienze quali quella del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, ed altro ancora.
Interviste a musicisti dell’epoca (per le OST abbiamo Micalizzi e Frizzi), attori (Testi e Erica Blank), registi (Montaldo e Leone), studiosi di cinema (Giona Nazzaro ed il direttore della Cineteca di Bologna), diversi critici e produttori musicali tra cui Marco D’Ubaldo.
La voce narrante è quella di Alessio Bertallot, che ascoltavo di notte su radio deejay più di vent’anni fa e che non sembra cambiata nemmeno di una virgola 
Un prodotto davvero interessante, non vedo l’ora di guardare le prossime puntate!
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Nella seconda puntata urlatori (e Fulci), complessi e cantanti beat (Ghigo Agosti e Don Backy), messe beat (Giombini) le Stelle di Mario Schifano, OST lounge e easy listening (mondo movies, Umiliani, Alessandroni, Piccioni, cinema di genere tout court, Morricone, ancora Micalizzi e Frizzi), library music (Remigio Ducros e Daniela Casa), Calibro 35, …
Come direbbe @gu61 commentando l’ultimo numero di Nocturno:
piatto ricco, da non perdere! 

2 Mi Piace
Terza puntata quasi interamente dedicata al prog italiano in tutte le sue molteplici incarnazioni, dalle prime sperimentazioni al sintetizzatore di Battiato passando per Giganti, Area, Banco, Capsicum Red, Napoli Centrale, Jacula… Poi si passa all’incontro tra le colonne sonore ed il prog (Osanna, Goblin) fino ad arrivare al sesto festival del proletariato giovanile di Parco Lambro, con le celebri immagini di Grifi che documentano il movimento che è ormai allo sbando.
Un bell’approfondimento sui dischi della Cramps e sullo stile grafico delle loro copertine.
Nel quarto ed ultimo episodio si analizza ciò che sorge dalle rovine dello sfascio della generazione della contestazione: punk, new wawe, punk hardcore ed infine italodisco. Krisma, Gaznevada, Garbo, e tanto altro ancora.