Spaghetti western con gli indiani

Se l’impostazione è questa io sono d’accordissimo. La mia osservazione era soltanto riferita alla richiesta con cui è iniziato il dibattito.

Infatti mi sembra un po’ limitante disquisire di film “western all’italiana con gli indiani”, intendendo con questa definizione pellicole con più d’un indiano e non magari con un indiano protagonista.

I 2 indiani in Se sei vivo spara!
Poi, io non l’ho visto, mi pare che ci sia un film di Bruno Mattei forse Scalps che si rifà a Soldato blu.
Se qualcuno sa mi corregga se sbaglio.

E’ in realtà un dittico, quello del Maestro Mattei: “Scalps” e “Bianco Apache”.

Si, sono dei tardi anni Ottanta e sono stati trattati malissimo dalla critica italiana

Metà anni '80. Ambedue niente male, checché ne dica la critica.

Beh se diamo retta alla critica Italiana avremmo ben poco da vedere!:slight_smile:

Come detto all’inizio del thread, non mi interessava sapere i western italiani dove compaiono gli indiani, ma quelli dove sono i protagonisti (o coprotagonisti).
Comunque credo che, con i due di Mattei, i principali siano stati già citati tutti. :slight_smile:

Concludiamo in bellezza, caro Geepy, con “Little Rita nel Far West”, western all’italiana comico-musicale con una tribù di indiani canterini e ballerini.

“Una donna chiamata Apache”

Quello di Mariuzzo?..sai che non l’ho mai visto?! com’e’?

Vero!!! Con Terence Hill che fa Black Star e i Rokes che fanno gli indiani. Il regista è Ferdinando Baldi, quello di Blindman

Sì, ma quel film è orrbile…

lo presi, lo vidi, ma nn resistetti più di 4 minuti…

giuro, al 4° minuto e mezzo lo tolsi e dovetti farmi un’endovena di Leone x riprendermi :smiley:

ahahahahahah! Ci credo! Comunque è un musicarello ambientato nel west e il regista è davvero Baldi

Ciao a tutti,
mi sono appena iscritta a questo forum e lo trovo interessantissimo. Questo folder m’interessa in particolare, poiché sto svolgendo proprio in questi giorni una ricerca sugli indiani nei film western all’italiana.
Vedo che molti hanno già risposto al topic iniziale. Anch’io direi “Navajo Joe”. Credo che il film di Corbucci sia uno dei pochi a presentare un protagonista nativo (sebbene il personaggio sia interpretato da un attore non-nativo, Burt Reynolds).

Posso farvi una domanda? Perché secondo voi così pochi registi si sono posti il problema degli indiani? Personaggi così centrali nei film classici americani e non solo (anche gli europei, ad esempio tedeschi e francesi, hanno fatto film sugli indiani).
A presto e grazie.:slight_smile:

Azzardo una risposta.

Oltre a problematiche “spicciole” legate al “budget” (una produzione italiana che gira un western a Campobasso o in Spagna, credo possa attingere con meno fortuna a “manovalanza” “nativa” o “simil-nativa”) ci vedo soprattutto una ricerca di coerenza di quelle che sono, anzi di quello che E’, il cuore puro del film di frontiera rivisto e corretto da noi ciuccia-bavette.

Laddove il western americano predilige una visione “epica” della frontiera, abbisognando quindi di una continua e piuttosto netta contrapposizione fra il bene ed il male (bandito-uomini di legge, bianchi-pellerossa etc.) per esternare questa sua valenza “assoluta”, il western “spaghetti” nasce, cresce e si fortifica sulle contrapposizioni delle differenti negatività umane. Scompare del tutto la concezione dualista fra l’eroe e l’anti-eroe e trionfa il contrasto fra le diverse tipologie di anti-eroe. Non è più quindi bene contro male ma male contro altro male. Ed ecco perchè al più classico “duello” (buono-cattivo) lo spaghetti nostrano ha risposto col “triello” (tre cattivi, tutti contro tutti).

Prendete le fondamenta dello “spaghetti” (e quindi prendete la trilogia del dollaro) e prendete poi l’ultimo fra i grandi western all’italiana (e quindi prendete Gli Spietati). Che diamine ci vedete in comune?

Rispondo io per voi (tanto lo so che siete preparati… ): ci vedete sempre e comunque le gesta di personaggi mai del tutto puliti, mai del tutto giusti, mai del tutto “buoni”. Sempre in cerca di un tornaconto personale. Mica dei valori di un popolo.

E da sempre - la storia continua ad insegnarcelo - il cattivo, quello che va ad ovest, quello che fotte donne e terra altrui, quello che ammazza il fratello e si vende la madre, quello è il “bianco”. E per registi e sceneggiatori venuti su a colpi di zinna mediterranea credo sia stato molto più semplice e proficuo cavar del nero dalla razza che si conosceva di più. Piuttosto che inventarsi chissà cosa e metterlo in bocca ai kiowa o agli cheyenne.

Provate un po’ a scrivere un copione incentrato su tre o quattro indiani cattivi e ad inventarvi le dinamiche degli scontri senza pistole etc. etc. etc. (che due, DUE!, pugnette!).

E poi, agli italiani catto-comunisti e mammoni al 300%, ‘sti poveri nativi son sempre stati più simpatici delle bagasce. Il nostro pietismo cattolico di base ci ha sempre lasciato un po’ di amaro quando il buon John (il cognome col cazzo che lo scrivo stavolta eh? Mi fottete mica più neh?) ci suonava di 45 agli abbronzatissimi selvaggi che gli avevano kidnappato il parente.

Solo parti secondarie (invece l’altra sera ho visto quella cagata di “Solo parti originali” ed uscito dal cine volevo andare a dar di fionda alle bagasce), ai faccia-di-terracotta nello spaghetti. Proprio come in “Sole rosso”.

E chissà se ho parlato con lingua biforcuta…

Direi di no!
E aggiungo: avete visto quei pochi spaghetti dove ci sono gli indiani? Il 90% è ridicolo!
Gli italiani o gli spagnoli che fanno i pellerossa (se scrivo “indiani” qualcuno potrebbe confondersi con gente proveniente da Calcutta! :-p ) NON si possono vede’!

“Quelli con le piume, non quelli che han fame” (cit.)

Comunque il discorso di Marcello ci sta tutto, lo spaghetti non ha nulla di epico né di propagandistico come il western a stelle 7 strisce.

Leone dichiarò di non aver mai girato western con gli indiani perchè avrebbe dovuto ricorrere a comparse “finte”, ovvero non a veri amerindi. E lui teneva tantissimo al realismo; però trovo che per i suoi film il termine “epico” ci stia tutto.

Anche per me è il primo titolo che mi viene in mente con i suoi apache (pochi in verità) fuoruscenti dalla Pineta di Viareggio!!!. Semplicemente grandioso.!!!

Ricordo anche un film di Steno del 1963 - Gli Eroi del West - con un attacco indiano nel finale e le battute :

Comanci? Comanci tu o comanci io?