Spasmo (Umberto Lenzi, 1974)

non so se sono stato fortunato io ma guardandolo sulla mia tv 4/3 non si è verificato questo problema delle zone grigie.

Aggiorniamo questa discussione.

Visionando il dvd Cecchi Gori sul mio tv 4/3 ci sono le bande grigie, che danno enorme fastidio e rovinano la visione. Molto, molto meglio il master trasmesso negli anni 90 daTMC, con mascherino regolare e formato corretto. A mio giudizio - forse sono troppo esigente, ma tant’è - il dvd è inguardabile.

A questo punto non si può non notare che su 10 dvd recenti, almeno 8 risultano peggiori del master televisivo, o perché incompleti, o perché difettosi, o perché fuori sincrono, ecc. Solo in Italia succede così.

vero, il master che passò su CINEMOVIE di Stream era visibilmente migliore, sia nel formato che nella qualità video generale…

ancora da visionare se ne parla tanto bene!

Spacca!!!
acquistato e visionato 2volte…niente male!!!

Questo è esattamente quello che mi chiedo da quando è nato il dvd: perché i master televisivi, nell’80% dei casi (giusto per rimanere sulla percentuale di Andrea, che direi corretta), risultano migliori rispetto ai dvd? E’ una di quelle cose che mi fa imbestialire! Io pago, per avere il dvd, e mi ritrovo tra le mani sempre più spesso un prodotto ricco di difetti, magari ridoppiato con voci scadenti (un’autentica iattura, il ridoppiaggio, una pratica barbarica nata proprio per colpa del dvd, visto che con le vhs non ci si poneva proprio il problema), tagliato, fuori sincrono, zeppo di spuntinature, grana pesante (per queste due ultime voci case come la Cecchi Gori sono all’avanguardia)… Ma ditemi se ha senso una cosa del genere!
Escono dvd che quando li metti su ti viene da piangere! Poi spesso vedi lo stesso film in tv o sul satellite e dici: “Ma allora…” (aggiungetevi quello che volete).
Inizialmente pensavo che un dvd non potesse in alcun modo essere inferiore a una vhs (cosa che rendeva improponibile la nota equazione cd : vinile = dvd : vhs), ma col tempo mi accorgo di aver sopravvalutato il dvd, e a questo punto mi sa che curerò la mia febbre consumistica in attesa di un supporto (magari virtuale, come presto o tardi accadrà) in grado di fornire, di volta in volta, la migliore edizione “tecnica” di ogni singolo film.

Concordo in tutto e per tutto. L’unica cosa su cui dissento lievemente è che i ridoppiaggi siano nati con i dvd. Purtroppo non è così, si sono solo intensificati. Tanto per fare i primi esempi che mi vengono in mente, l’osceno (ripeto: osceno) ridoppiaggio di LA VERGINE DI CERA non è colpa del dvd Pulp ma della vetusta edizione vhs Ricordi (la traccia italiana originale esiste ancora: questi cialtroni potevano recuperarla), quello di LE COLLINE HANNO GLI OCCHI delle vecchie vhs Eureka, quello di NON APRITE QUELLA PORTA dell’edizione vhs Skorpion (anzi, in quest’ultimo caso il dvd Quinto Piano ha recuperato la traccia originale), ecc. ecc. Comunque, in generale, la situazione è esattamente quella che hai detto.

Sì, in effetti sono stato superficiale. E’ vero che non sono nati col dvd, esistevano anche per opere di Kurosawa (I SETTE SAMURAI credo) e altro. Però erano casi direi rarissimi e mai nati solo per sollazzare i fanatici del superaudio (ché nelle vhs non esisteva) e offrire a ogni costo una traccia audio a 5 canali calpestando l’opera di chi ben più s’era impegnato per dare al film un doppiaggio all’altezza. Scelte assurde, come per i Monty Python: han ridoppiato (male) IL SENSO DELLA VITA che era stato doppiato alla grande dal Gruppo Trenta e han recuperato per MONTY PYTHON (AND THE HOLY GRAIL) lo sciagurato doppiaggio del Bagaglino dell’epoca, che si credeva fortunatamente perduto nelle nebbie del tempo (il film non lo davano in tv da una vita e la vhs non esisteva). In pratica son riusciti a scegliere oculatamente il peggio. Stravolgendo anche classici spielberghiani come DUEL e JAWS (bella la special edition, ma chi ha il coraggio di prenderla, con quelle voci lì?). Ma scherziamo? Un plauso simbolico quindi a chi ha restaurato i doppiaggi originali (con tanto di nomi dei personaggi sballati) in STAR WARS!

a me Spasmo mi ha fatto venire uno Spasmo di sonno, cioè il film tecnicamente è ben fatto, ci sono anche delle situazioni azzeccate, ma nella sua globalità non posso dargli che una sufficienza risicata

sinceramente molto sconclusionato non c’e horror non c’e giallo non c’e suspence…
rimane il dubbio quale dei 2 fratelli era matto???:wink:

Tornando al fattore tecnico del dvd CG…il formato è corretto,l’ho confrontato con la vhs(sempre CG),formato ws 2,35.'Sta “differenziazione” delle bande l’ho riscontrata in diversi dvd,quelli della Pulp per esempio(vedi “Halloween 2” e “H 3”,per esempio);e pure lì il formato è complessivamente corretto.Su tv 4:3 in effetti la visione è in un certo senso “disturbata”,mentre su una tv 16:9 le bande più “chiare” GIUSTAMENTE spariscono…

Riesumo il topic perché mi sembra che alla fin fine si sia discusso più che altro delle specifiche tecniche del dvd, tralasciando un po’ troppo le impressioni su un film che secondo me invece merita si spenda qualche parola in più.

Io personalmente lo ritengo uno dei migliori gialli lenziani. E’ di certo un po’ tanto prolisso e le situazioni apparentemente surreali che si susseguono lo rendono pure discretamente complicato da seguire, soprattutto nella prima parte, ma nel momento in cui si riesce a farsi coinvolgere lasciandosi trasportare dagli eventi come i protagonisti, allora l’inquietudine e la curiosità crescono esponenzialmente e tengono incollati alla poltrona. A questo contribuiscono pure alcuni piccoli ed efficaci accorgimenti che caricano la tensione, come la presenza delle macabre bambole a grandezza naturale, degli uccelli esotici imbalsamati e non, e l’ottima colonna sonora di Ennio Morricone. Anche dal punto di vista prettamente estetico il film si fa guardare volentieri, a partire dall’abbigliamento degli attori sino ad arrivare all’arredamento degli interni (soprattutto della stanza nel motel), vero tripudio di design 70’s. E niente male anche la risoluzione dell’intreccio giallo, che alla fine fa acquistare senso a tutto il resto del film e spiazza con

i due finali a sorpresa, prima quello relativo alla colpevolezza di Christian/Robert Hoffmann (espediente che ricorda “L’assassinio di Roger Ackroyd” di Agatha Christie), e poi quello che rivela la follia di Fritz/Ivan Rassimov e finalmente spiega la presenza delle bambole.

Insomma, io l’ho trovato un gran bel giallo psicologico d’atmosfera, con pressoché zero sangue, e girato con molta personalità. Il difetto principale può essere considerato appunto quello del ritmo, lento ed ipnotico, capace di scoraggiare ben più di uno spettatore… ma sinceramente, alla luce della globalità del film, non lo ritengo una cosa fastidiosa quanto piuttosto funzionale alla creazione dell’atmosfera.

Menzione d’onore anche per la locandina ed il lettering del titolo, che ho sempre adorato.

Oltre alle pecche che avete menzionato a riguardo del DVD Cecchi Gori, va detto anche che il video è stato digitalizzato interlacciato, con conseguente rallentamenti dell’immagine nelle scene in movimento (lo stesso difetto di Tenebre edito da Medusa). Si può eliminare questo orribile difetto solo guardando il DVD col PC, per esempio col programma free VideoLanPlayer usando la funzione Video-Deinterlacciamento-Bob.

Strane analogie: http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/spettacoli_e_cultura/forcamil/forcamil/forcamil.html

Datonsi che Federico è assente, ci penso io…prossima uscita NEO per la serie “GIALLO”:

Speriamo in un master più decente rispetto a quello Cecchi Gori…

Ma il dvd uscito in Francia per la Neo Publishing com’è?
Nessuno l’ha preso?
Sono fortemente tentato di acquistarlo, se non altro perchè sicuramente avranno utilizzato un master video più decente del dvd Cecchi Gori (inguardabile, per me)…

L’utente Devill ne ha annunciato l’acquisto, spero vorrà fornirci un responso al tuo quesito

È un buon psico-thriller, appassionante e assolutamente imprevedibile, sia nella responsabilità omicida del protagonista Christian Baumann che ancor più nella medesima mania che il fratello Fritz sfoga su inermi bambole sexy. Una soluzione geniale quanto sconfortante, come dire che il vero serial killer non è una persona qualsiasi ma addirittura un disturbo psichiatrico ereditario, che si trasmette senza rimedio di padre in figlio, generando uomini apparentemente normali che nascondono in realtà una psiche malata e socialmente pericolosa.

All’edizione CGHV si possono dare 2 valutazioni differenti, dipendenti dal tipo di televisore col quale viene visionato.
Guardato su TV 16/9 il video è di buona qualità e non presenta difetti rilevanti.
Diverso è il discorso relativo alla visione in 4/3: diversamente dal solito le bande orizzontali dovute al formato panoramico del film qui sono doppie e di diverso colore (nere e grigie); francamente a me hanno infastidito.
L’audio è discreto.

Il film è a mio avviso un capolavoro mancato del giallo all’italiana. Il soggetto è molto valido e si distingue per originalità. L’idea delle bambole è assai efficace e dona alla storia un alone di mistero intrigante. Anche la colonna sonora di Morricone è perfetta: il bel tema principale è struggente e ben si adatta alla vicenda narrata che, in fin dei conti, è tristissima.
Il film non entusiasma dal punto di vista del ritmo narrativo e la suspence a tratti viene a mancare. Piuttosto caotico e inverosimile, inoltre, il piano del fratello del protagonista, così come l’omicidio di Malcom è privo di senso.

All’edizione CGHV si possono dare 2 valutazioni differenti, dipendenti dal tipo di televisore col quale viene visionato.
Guardato su TV 16/9 il video è di buona qualità e non presenta difetti rilevanti.
Diverso è il discorso relativo alla visione in 4/3: diversamente dal solito le bande orizzontali dovute al formato panoramico del film qui sono doppie e di diverso colore (nere e grigie); francamente a me hanno infastidito.
L’audio è discreto.

Il film è a mio avviso un capolavoro mancato del giallo all’italiana. Il soggetto è molto valido e si distingue per originalità. L’idea delle bambole è assai efficace e dona alla storia un alone di mistero intrigante. Anche la colonna sonora di Morricone è perfetta: il bel tema principale è struggente e ben si adatta alla vicenda narrata che, in fin dei conti, è tristissima.
Il film, purtroppo, non entusiasma dal punto di vista del ritmo narrativo e la suspence a tratti viene a mancare. Piuttosto caotico e inverosimile, inoltre, il piano del fratello del protagonista, così come appare privo di senso l’omicidio di Malcom.

A mio avviso è comunque da annoverare fra i migliori gialli all’italiana del periodo.