Spawn (M. Dippé, 1997)


http://www.imdb.com/title/tt0120177/

Lo ricordavo come una ciofeca (e tanti ancora ne parlano male) ma dopo aver rivisto questo Spawn devo dire che invece non è male.
Per carità, ha delle cose che ti fanno venire voglia di strapparti via gli occhi, però ha anche delle belle scene, delle belle idee, un bel ritmo, una vitalità inaspettata e un cattivo (il Clown) riuscitissimo.
Dippé viene dalla ILM e si vede perché sa come usare gli effetti digitali e sa come integrarli alle scene “vere”. Ci sono trasformazioni bellissime (il clown che diventa Violator) e dettagli molto ben riusciti (il bellissimo mantello di Spawn).
Le scene all’inferno però sono davvero terribili, con il superdemone di un brutto che fa tristezza e delle scenografie digitali così brutte da essere indegne di qualsiasi contesto che non sia volutamente trash.
Però il film è divertente, oltre ai buoni effetti digitali ci sono dei bei make-up e John Leguizamo che fa il Clown è un vero spasso. Un cattivo, sporco, rozzo e volgare (è un petomane che esibisce pure le proprie mutande sgommate dopo averne fatta una “vestita”…) che funziona alla grande e che ruba la scena a chiunque sia assieme a lui.

Il blu ray è buono (e anche molto economico, cercatelo su amazon) e contiene un po’ di extra, io ho visto solo il backstage d’epoca che non era male anche se c’erano troppi estratti dal film.
Porta la dicitura “director"s cut” ma non conosco eventuali differenze con l’altra versione conosciuta.

Segnalo la colonna sonora sullo stile di quella di Judgment Night (in Italia Cuba Libre - La notte del giudizio) che vedeva la collaborazione di artisti di provenienza rock/metal/grunge con artisti Hip Hop. Questa invece li vede collaborare con artisti electro/d’n’b/ecc.

Questa la trackilist:
“(Can’t You) Trip Like I Do” - Filter & The Crystal Method – 4:28
“Long Hard Road out of Hell” - Marilyn Manson & Sneaker Pimps – 4:21
“Satan” - Orbital & Kirk Hammett – 3:45
“Kick the P.A.” - Korn & The Dust Brothers – 3:21
“Tiny Rubberband” - Butthole Surfers & Moby – 4:12
“For Whom the Bell Tolls (The Irony of it All)” - Metallica & DJ Spooky – 4:39
“Torn Apart” - Stabbing Westward & Wink – 4:53
“Skin Up Pin Up” - Mansun & 808 State – 5:27
“One Man Army” - Prodigy & Tom Morello – 4:14
“Spawn” - Silverchair & Vitro – 4:28
“T-4 Strain” - Henry Rollins & Goldie – 5:19
“Familiar” - Incubus & DJ Greyboy – 3:22
“No Remorse (I Wanna Die)” - Slayer & Atari Teenage Riot – 4:16
“A Plane Scraped Its Belly On A Sooty Yellow Moon” - Soul Coughing & Roni Size – 5:26

L’ho sempre trovato molto trash… ma ha i suoi pregi… mi diverte la battuta anti-satanista che si sente dopo l’evocazione andata a buon fine.

Pensavo di essere l’unico a cui piaciucchiasse il film di Dippè, e invece… Certo, l’inferno digitale era indegno di una Playstation già nel ‘97, figuriamoci adesso. Pero’ il make-up di White è ottimo, Sheen è un villain elegante e carismatico, e soprattutto c’è Leguizamo. Trucco super e lingua sciolta, il suo clown è repellente e spassosissimo allo stesso tempo. Un plauso al suo doppiatore nostrano, un Elio Pandolfi allora già settantenne. Insomma, un filmetto gradevole che va rivisto e rivalutato. Ed è comunque meglio dei due filmazzi sui Fantastici 4…

Per quanto non sia certo famoso né un regista straordnario, il nome di Mark Dippé sta già nella storia del cinema. Una ventina d’anni fa, assieme al suo sodale e collega in ILM Steve “Spaz” Williams, Dippé si imbarcò in un certo progetto clandestino, e quando il leggendario animatore Phil Tippett presentò questo test, loro se ne uscirono con quest’altro (da 00:20 in poi), facendo cadere dalla sedia Spielberg e Kathleen Kennedy, e rendendo di colpo obsolete le bellissime animazioni in stop/go motion del povero Tippett.
I due furono insomma i responsabili del salto quantico che proiettò gli effetti visivi nell’era digitale, dopo aver fatto le prove generali con Abyss e Terminator 2.

Qualche anno dopo, Steve “Spaz” Williams si occupò delle altrettanto rivoluzionarie animazioni di The Mask e fu in seguito a quel progettò che la New Line lo contattò per Spawn, in cui fece il supervisore agli effetti e il regista della seconda unità, con Dippé alla regia. Il film, come avete già detto, è una cafonata divertente e divertita, godibile e con una certa vitalità che manca a film supereroistici più recenti e blasonati. In alcune trasformazioni di Spawn e soprattutto nella figura del Clown ci sono i riferimenti a The Mask voluti dalla New Line.

La clamorosa differenza qualitativa tra gli effetti digitali è dovuta al coinvolgimento di più studi specializzati. La ILM si occupò proprio delle sequenze più complesse e meglio riuscite (la trasformazione del Clown in Violator e il mantello di Spawn) mentre la ormai scomparsa Santa Barbara Studios ha sulla coscienza tutta la parte ambientata al’inferno. Non si tratta quindi solo di una questione di età degli effetti, ma proprio d’incapacità specifica, e ai poveri Dippé e “Spaz” Williams (che prima dei dinosauri di JP avevano realizzato lo pseudopodo liquido di The Abyss e il T-1000 liquido di Terminator 2) all’epoca deve essere venuto un coccolone.
A un certo punto, verso il finale, il Clown fa saltare fuori occhi e lingua proprio alla The Mask, con un risultato comunque non paragonabile all’originale(anche questo shot non è opera della ILM, e si vede).

Ah chiaramente il nome del cagnolino “Spaz” è un omaggio a Steve Williams, ormai anch’egli una leggenda.