Stephen King

Infatti King tentò di far eliminare la scritta “tratto da un racconto di…” dai cartelloni.
A proposito de La metà oscura, oltre che un autocitazionismo rappresenta anche un omaggio allo scrittore Donald Westlake, che con lo pseudonimo di Richard Stark ha pubblicato alcuni noir incentrati sul rapinatore professionista Parker.

Era curato da Pier Maria Bocchi/Manlio Gomarasca e il sottoscritto vi aveva contribuito, sia pure in maniera minima. Effettivamente era molto ben fatto, l’anno esatto di pubblicazione non lo ricordo neanche io.

allora complimenti anche a te:tuchulcha oltre che a Bocchi e Gomarasca.

Sono andato a ripescare il book, che ricordavo di un paio di anni fa ed ho invece scoperto essere del 2002. Davvero ben fatto, soprattutto le schede dei film…ovviamente tutte tranne quella di Cimitero vivente 2. :tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha

Rammento di essere stato pure clemente nel recensire quel filmaccio. Si vede che ero in vena caritatevole… però il primo Cimitero vivente è ancora caruccio, una delle trasposizioni kinghiane più fedeli. C’era pure stato uno scambio di citazioni: nel romanzo King cita i Ramones, che a loro volta hanno composto il pezzo Pet Sematary presente nella colonna sonora.

A proposito del Re, quest’inverno dovrebbe uscire una sua nuova raccolta di racconti brevi. L’attendo con interesse; se i suoi ultimi romanzi difettano parecchio sul piano dell’originalità, trovo che nelle short stories zio Steve abbia ancora un notevole mordente.

Sì, è quella che dicevo io: Just before sunrise! Non vedo l’ora! C’è un racconto che mi incuriosisce non poco, si chiama N!
Sbavo nell’attesa! :smiley:

Ho conosciuto King per caso, era il 1986, secondo quadrimestre, trovai questo libro in biblioteca, “Una splendida festa di morte”, il primo titolo italiano di Shining; cominciai a leggerlo e non riuscii a fermarmi, andai a letto alle 6 di mattina per finirlo, il giorno dopo avevo l’ultimo compito in classe di matematica, media del 6 scarso, mi beccai un 4- e la materia a Settembre. Però quel libro mi fulminò. Da allora ho letto quasi tutto del maestro, per lo meno fino ad una decina d’anni fa: poi l’ho abbandonato, non perchè non mi sia più piaciuto, semplicemente mi ho cominciato a concentrarmi di più su altri autori.

Shining a parte, su tutti il romanzo che adoro, e che ho letto più volte, e’ sicuramente IT. Tra quelli più recenti (per i miei standards), Dolores Claiborne, anche per l’innovativa forma di scrittura. Concordo con Tuchulca, adoro i racconti, lì riesce a dare sempre il massimo. E il racconto che preferisco è molto probabilmente Rita Hayworth & The Shawshank Redemption.

Una nota particolare va alla bellissima e unica Danse Macabre, antologia della letteratura horror che spazia da The Monk ai giorni nostri.

I film tratti dai suoi libri non sempre sono all’altezza, soprattutto quando King aveva il viziaccio di occuparsi della sceneggiatura. Devo dire però che da quando il suo amico Rob Reiner (e Frank Darabont) ha preso in mano le cose, fondando addirittura una casa produttrice in suo onore (Castle Rock Entertainment) i risultati sono notevolmente migliorati.

Escludendo quel capolavoro di Shining, che considero fuori categoria e più un film di Kubrick che un film tratto da un libro di King, quelli che mi sono piaciuti sono i seguenti:

Carrie
The Shawshank Redemption
Misery
Dolores Claiborne
The Green Mile
Firestarter
Children of the corn
Christine
The Dead Zone
Pet Cemetary
Apt pupil
Hearts in Atlantis

Per me le migliori trasposizioni continuano a rimanere queste:

Carrie
La zona morta
Cimitero vivente
Stand By Me (la migliore in assoluto imho)
La metà oscura
Le ali della libertà
Il miglio verde

A livello di soggetti kinghiani originali per il grande e piccolo schermo, adoro Creepshow e La tempesta del secolo.

Sì sono piuttosto d’accordo. Di King c’è l’idea iniziale, semplice ma geniale, di una famiglia isolata dalle circostanze in un luogo maledetto in quanto edificato su un antico cimitero indiano eccetera…
L’idea vincente del film, a mio avviso, è quella di mostrare Jack Torrance come un pazzo furioso fin dalla prima inquadratura…là dove nel romanzo c’era tutto un percorso che faceva uscire di senno Torrance, che all’inizio era descritto come un tizio qualsiasi, nel film l’atmosfera malata c’è da subito.

Travolto dall’onda che avete alzato ho ripreso KING! E ho appena finito di leggere pet sematary! Madonna ragazzi che libro! Me lo so bevuto in due giorni, ma perchè lavoravo, sennò in un giorno me lo sarei fumato!!!

Alcune scene m’hanno fatto venire letteralmente il ghiaccio alla schiena, tipo…

il wendigo gigante che spezza l’albero nella nebbia… brrr…

oppure il finale

“caro”

Indubbiamente uno dei suoi capolavori! Contiene anche un grande discorso sulla morte, sulle conseguenze e sui traumi che provoca…

Anche qui

come ho detto in precedenza, king ti fa innamorare dei suoi personaggi e poi li fa morire! Io, come per mattie in mucchio d’ossa, mi sono innamorato di rachel! E poi alla fine zac!! Uccisa dal proprio figlio zombie! “T’ho portato una cosa, mamma, t’ho portato una cosa, t’ho portato una cosa!” Quella è sicuramente una delle scene più agghiaccianti di tutto il libro!

Ho deciso! Prendo tutti i king che non ho ancora letto e me li bevo tutti uno dietro l’altro! Tra l’uno e l’altro però ce ne metto qualcuno di un’altro scrittore perchè sennò crepo!

Ah, volevo chiedervi una cosa: alla fine dei libri ci sono le trame di tutti i libri che ha scritto e in quella del talismano dice che spielberg c’ha fatto il film! :confused: Non ho ancora controllato ma non mi sembra che spielberg l’ abbia fatto… mo controllo. Voi l’avete visto?

Beh, puoi modificare il tuo post col tasto EDIT ed aggiungere lo spoiler…:slight_smile:

Proprio tra le ultime letture agostane:

Colorado Kid
Torno a prenderti

Il primo è un ottimo noir d’antan.
Il secondo riprende le atmosfere del (a mio modo di vedere splendido) Il gioco di Gerald.

Grazie! Ci credi che quel pulsante non l’ho mai usato? Non sapevo neanche a che servisse! Adesso lo so! Grazie!!!

Mai sentito. Può darsi che Spielberg abbia acquistato i diritti cinematografici, ma di una trasposizione cinematografica o televisiva non so nulla.

Non amo particolarmente leggere i romanzi, thriller e quant’altro, l’ho sempre trovato una perdita di tempo, preferisco qualcosa di più utile e sostanzioso da una lettura (divulgazione scientifica in primis), tuttavia però durante il periodo estivo, complice le vacanze che costringono ad annoiarsi sotto un ombrellone, qualcosa leggicchio anch’io e quest’anno è toccato a Stephen King con “Le notti di Salem”.
In verità un approccio con King c’era già stato circa dieci anni fa quando su consiglio di un amico presi l’edizione tascabilone di IT, ma dopo neanche un centinaio di pagine accantonai la lettura causa una descrizione troppo dettagliata di cose luoghi e personaggi che mi annoiò a morte.

Le notti di Salem invece è un libro che pur non avendolo mai letto in passato mi accompagna da almeno 17 anni, nel senso che è da quando ero un militare a Viterbo che lo volevo acquistare e leggere ma non l’avevo ancora mai fatto, soprattutto per il fatto di sborsare dei soldi per un romanzo.
Nel '92 infatti trovandomi a passeggiare per il centro di Viterbo vidi su una bancarella di libri usati il romanzo in questione, però sborsare un ventino mi scocciava un po, così ogni sera che passavo di li , lo prendevo in mano, lo manipolavo ma poi lo riponevo di nuovo sulla bancarella, col passare degli anni sono uscite altre edizioni ma niente da fare anche 9,90 euro erano un ostacolo troppo grande.
Quest’anno a Milano Marittima l’ho trovato a 4,75 e così finalmente l’ho preso.
Innanzitutto devo dire che , ancora prima di leggerlo sapevo già che mi trovavo di fronte ad un grande libro, difatti la sensazione in tutti questi anni che mi sarebbe piaciuto era fortissima, e così è stato.Ho sempre evitato anche di vedere il serial TV per non rovinarmi il gusto e la sorpresa di leggerlo.
Scritto molto bene, scorre via liscio, non annoia mai , solo qualche passaggio descrittivo della popolazione di Salem l’ho trovato appena noiosetto ma siccome sono al massimo un paio di paginette non incidono minimamente nel proseguo della lettura ed alla fine mi sono trovato coinvolto in pieno. Diciamo che l’ho praticamente divorato e adesso che l’ho terminato mi dispiace un casino.
Ora mi dedicherò alla visione del film o serial TV e poi chissà che non ci scappi qualche altro romanzo del King.

Di King li ho letti praticamente quasi tutti, ma quello che più mi ha colpito sia come plot che come stile è stato “Cose preziose” (tra l’altro nemmeno tra i più noti…)

Io ora sto leggendo il suo On writing: per una volta, un libro di King che strappa anche parecchie risate, sia quando narra qualche episodio della sua infanzia/giovinezza sia quando parte con i consigli per i neo-scrittori…

Bello le ali della libertá… e anche Il miglio verde!!:wink:

Qualche giorno fa mi è capitata per le mani una copia de “Il gioco di Gerald” che desideravo leggere da tempo immemore, sarà, ma ho abbandonato la lettura dopo 4 pagine, nelle quali non si fa altro che spiegare rapporti di parentela, amici e parenti, mi è venuto mal di testa ed ho dovuto smettere subito.

Uno dei suoi romanzi peggiori, per me. Fa parte della sua fase “supporto alle donne maltrattate”, oltre a questo aveva scritto sullìargomento Dolores Clairborne e Rose Madder. Non mi entusiasmano, giusto Rose Madder era più vicino alle sue corde in quanto provvisto di elementi horror/fantasy as usual.

A me invece piacque molto il Gioco di Gerald, estremamente inusuale per ambientazione e svolgimento. Anche Dolores Claiborne lo trovai molto bello, e innovativo per lo stile di prosa. Di recente non ho però più letto nulla, a che livello siamo?