Marta, orfana, malata di fibrosi cistica, studia psicologia, ha un lavoro part-time e convive coi suoi due più cari amici di infanzia.
Ha il pregio vedere la vita ricca di colore e affrontarla carica di ottimismo, vuole persino conquistare il ragazzo più bello e più ambito.
Il mio programma della serata era quello di finire di vedere Coccodrillo bevendo Sambuca, ma poi sul più bello, è tornata a casa la padrona e mi ha diseredato proponendo questo film.
Si parte ovviamente con una vena di scetticismo, passare dai coccodrilli di mare giganti della Thailandia per arrivare in una coloratissima Torino, la protagonista rimanda inevitabilmente all’ Amélie di Jeunet, personaggio geniale, se si molla un attimo la corda è una fiaba su pellicola in chiave moderna, con delle situazioni gradevoli anche se non sempre verosimili, romantico, leggero, ogni tanto ci può stare.
Generosamente disponibile sulla piattaforma #primevideo.
Chissà se ha comparsato @Tuchulcha?
