dalla fort knox cartacea 1979, un altro pornoflano XXL che fa la voce grossa.
ben 4 anni di ritardo prima di spalmarsi sulle superfici dei nostri schermi con un titolo preso paro dall’omonimo pornoromanzo per adescare più habitué. il titolo originale è superbo.
sarà vero quanto megafonato dalla frase di lancio?
Accodandomi anche io ai vivissimi complimenti per il lavoro fatto con “Luce Rossa”, approfitterei di questo aneddoto che hai raccontato per una domanda. Come ho riportato qui sono incappato anche io in due film in versioni tagliatissime. Mi sono sempre risposto che magari i gestori avevano avuto una soffiata su controlli in arrivo ed avessero “nascosto” le copie hard. Come stavano in realtà le cose?
Soprattutto nei primi tempi bisognava essere cauti, perché i controlli e i sequestri c’erano ancora. Posso testimoniare personalmente che proprio al Majestic qualche volta al pomeriggio proiettavano la copia-censura (ricordo un film con scene interminabili di cavalli che correvano in un prato), mentre all’ultimo spettacolo passava talora la versione che reinseriva al posto di quelle scene le sequenze hard…
Ma c’erano molti casi diversi. Ad esempio il gestore del cinema Roxy (che era una donna, una certa Lina Bigelli, incriminata a più riprese) se ne fregava ampiamente di sequestri e richiami, proiettando sempre copie con le scene hard, finché la magistratura non le ha chiuso il locale per più di un mese sigillando i proiettori…
fantastico. magari molti dato il contesto si aspettavano un preludio a chissà quali prodezze zoofile. e invece vai di spot della vidal ma senza bagnoschiuma.
se ne doveva decisamente strafottere a 360° perché a quanto ho notato il roxy ha tenuto botta fino al 1984 almeno, senza quasi mai sparire dai tamburini di programmazione. me la vedo che la multavano a getto continuo e lei giocava al rialzo da vera partigiana.
SUPERSEX fu uno dei due soli hard, l’altro è LE PORNO EREDITIERE, che per l’unica volta riuscirono ad entrare tra i primi 100 film più visti di una stagione cinematografica. Per l’esattezza quella 1979/1980.
OT ma non troppo. Chi ne sa qualcosa, cortesemente risponda. Questa Bigelli, nessuno si è mai preso la briga di intervistarla? Pare un personaggio formidabile, che a livello personale mi ispira gran simpatia, almeno per il suo menefreghismo nei confronti della squallida ipocrita censura nostrana…
Sì, l’unica intervista di cui sono a conoscenza gliel’ha fatta circa 40 anni fa Paolo Mereghetti (nel mio archivio dovrei avere il ritaglio). All’epoca avrà avuto sui 50 anni circa, quindi probabilmente non è più tra noi, altrimenti anche a me sarebbe piaciuto rintracciarla.
Gli Amero, nome vero, erano tutti e due gay. Lem è morto qualche anno fa di AIDS. Fecero anche diversi film omo con lo pseudonimo Francis Ellie il cui più “famoso” rimane NAVY BLUE con Jack Wrangler. John Amero nel 2021 ha dato alle stampe la sua autobiografia intitolata American Exxxtasy: My 30-Year Search for a Happy Ending ovviamente inedita in Italia.