“Bloccati in un involucro di gesso, costretti a sorridere, al freddo, sotto la neve e la pioggia, soggetti agli sberleffi e dei bisogni dei vari animali e spesso dei piccoli umani, lontani dal vostro mondo, lontani dal bosco … come vi sentireste voi al posto loro?”
Niente di nuovo. Già anni fa pure da noi s’era istituito un fantomatico “Comitato di Liberazione dei Nani da Giardino”. Li rubavano dalle case e li portavano nei boschi.