Tenere cugine - Tendres cousines (David Hamilton, 1980)

Siccome è disponibile aggratis per gli abbonati di Primevideo, ho deciso di dare un’occhiata a questo film che ho sentito più volte citare come un piccolo capolavoro dell’erotismo.

In realtà per me è stata una discreta delusione. È praticamente una fotocopia dell’unico altro film che ho già visto di questo autore, Bilitis. Stessa ambientazione storica in un contesto di residenze estive dell’alta borghesia; stesse dinamiche di rapporti di facciata falsi e bigotti ed intrecci amorosi al limite del morboso tra consanguinei o parenti acquisiti; stessi topos bucolici di passeggiate in campagna in bicicletta, bagni nudi al fiume o convegni amorosi segreti in mezzo ai campi, nella stalla o via dicendo; stessa identica fotografia estetizzante calda e luminosa.
Sembrava quasi di aver visto due diverse puntate della stessa serie televisiva.

L’unico elemento di interesse per lo spettatore porcellone è l’esibizione ostentata delle grazie delle giovani protagoniste, focus attorno al quale sono state costruite le due pellicole e che non avrebbero senso di esistere se private di tale contenuto.

Per quel che mi riguarda, una noia mortale.
Come disse già @Pollanet in un’altra discussione, con l’occhio di oggi pare assurdo che la fama di artista che si è costruito negli anni Hamilton sia unicamente basata sull’esibizione di giovani fanciulle nude inquadrate in modo estetizzante. E non mi riferisco solo ala questione morale relativa al cambiamento dei valori nella società di oggi ma anche all’aspetto artistico in sé: basta saper fare una buona inquadratura di una ragazza nuda e illuminarla con una luce calda e diffusa per essere considerato un’artista? Personalmente non credo proprio.

PS: Prima di fare clic su “Crea argomento” sono andato a rileggermi cosa scrissi di Bilitis e mi stupisce che il mio giudizio su Tenere Cugine sia così distante rispetto a quello che espressi su quella pellicola un’anno e mezzo fa. Mi sono detto che probabilmente coesistono due elementi: il primo è che forse Bilitis è meglio costruito sotto l’aspetto cinematografico (proprio a livello di inquadrature e di grammatica) e per quanto riguarda le simbologie, mentre in Tenere Cugine oltre all’esile storiella che fa da pretesto non mi è rimasto molto altro dopo la visione. Il secondo è che, riciclando così l’ambientazione ed il contesto, quello che nel primo film poteva parere originale ed interessante nel secondo è banale e scontato.

PPS: la copia su prime (un master in SD che ha solo l’audio italiano, senza sottotitoli) ha una parte in francese (un pezzetto della sequenza in cui il protagonista si apparta con la servetta mora), immagino si tratti di un recupero di un taglio dell’edizione cinematografica nostrana.

Anche la versione trasmessa da Cielo (87 minuti) aveva una sequenza priva di audio italiano.

Almeno BILITIS aveva alle spalle un’ottima fonte letteraria (la raccolta poetica di Pierre Louÿs), e inoltre c’era un regista-ombra veterano che affiancava l’esordiente Hamilton. TENERE CUGINE anche secondo me è nettamente inferiore.

Il terzo film della trilogia, LAURA PRIMIZIE D’AMORE, non l’ho mai visto e non so se si trova in italiano.

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