Ho l’impressione che la Eagle creda poco o nulla, a questo film. E lo distribuisce di conseguenza : poche sale, poche proiezioni. Così, fra un paio di mesi, esce in dvd e br…
ciò non determina comunque l’effettivo valore del film. per me gli incassi e i premi hanno sempre contato picche davanti all’opera. roth ha fatto del molto buono e del meno buono, qua e là anche dell’appena sufficiente. vediamo dove si colloca questo.
Qui non si parla del valore del film in sé. Che, personalmente, mi ispira sicuramente più di un “C’è ancora domani”. Si parla di come un film viene lanciato sul mercato. Nel caso specifico, il film di Roth è stato letteralmente BUTTATO nella mischia, senza alcuna convinzione, dalla casa di distribuzione stessa. La Eagle Pictures, in Italia. Forse nemmeno loro sanno come gestire, un prodotto simile, nel 2023. E quindi, se ne fregano. Alla faccia degli spettatori che potevano essere interessati, e incuriositi. Ma tanto, lo sappiamo : il “luogo ideale” di molti film, adesso, è lo schermo (il più grande possibile…) di casa…
Visto Thanksgiving!
Mi è piaciuto, ha saziato il mio appetito di slasher.
A differenza del fake trailer di Grindhouse, che prometteva uno slasher dal feeling della Golden Age anni 80, IMHO ho ritrovato le atmosfere degli slasher anni 90, non del post-modern slasher autoreferenziale alla Scream, ma quello dei suoi epigoni minori (Urban Legend, So cosa hai fatto, ecc.). Insomma, IMHO uno slasher diligente, a parte qualche difetto endemico di Roth (esempio, certe scene splatter sono improbabili, il corpo umano diventa di burro e si sfalda in modo ridicolo).
In testa mi sono rimaste tre scene:
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L’inizio, proprio la prima inquadratura, una soggettiva che inquadra dall’esterno una porta d’entrata di una casa, con un ansimo in sottofondo, che mi ha portato alla mente l’incredibile prologo parodia-slasher di Blow Out di De Palma (o Black Christmas di Bob Clark) ed è l’unico momento Slasher Golden Age 80 del film, solo una inquadratura… SPOILER Ed è anche un indizio fondamentale.
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L’inseguimento a metà film del killer con la final girl in una classe di scuola di estetisti dove la ragazza, per nascondersi, si mette dietro un tavolo pieno di testa di manichini con parrucca, con la sua testa vera che si camuffa con le altre.
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La terza scena è quando il killer lega i protagonisti ad una tavola, insieme ad alcuni cadaveri (ricorda un po’ Compleanno di sangue) e serve il tacchino del ringraziamento, che non è altri che la moglie di uno di loro arrostita…
Dal fake trailer di Grindhouse, vengono riproposte le scene dell’omicidio della ragazza pon pon che salta sul tappet elastico, la scena della decapitazione durante la parata (con un omaggio ai Killer Klowns dei Chiodo bros) e la delirante scena della cena del ringraziamento che ho descritto prima.
Dopo i titoli di coda c’è una scena blooper.
Diciamo che lo spirito anni 80 c’è, m’è subito venuto in mente The Prowler. Ma ovviamente l’ironia è quella del sopracitato Scream e, in generale, del cinema di Eli Roth. Spassoso, senza pretese e sanguinolento il giusto.
Visto oggi pomeriggio, promosso senza dubbi. Il film si rivolge ad una precisa cerchia di lovers e fa centro senza chissà quali pretese, con i pezzi forti di casa Roth. Menzione d’onore per la bellissima Nell Verlaque, che non conoscevo.
Migliore scena direi l’assalto animalesco al supermercato, girato con una furia apparentemente immotivata ma che è la base su cui si costruisce la storia.
La scena post titoli di coda non l’ho vista perché sono scappato subito
Una cosa che IMHO depone a favore del film sono gli ottimi Special Make up FX realizzati da Adrien Morot. Soprattutto, c’è una testa mozzata talmente ben fatta che regge un non breve close-up, senza apparire finta.
La si può vedere qui: