analogamente in cina si vide anche di peggio: soldati a cavallo diretti verso il fungo chi prendendolo a fucilate chi munito di idrante. roba davvero da restare con la mascella slogata nel vederlo. credo ci sia ancora un video su yt.
Beh, son cinesi. Tanti. Tantissimi. Sacrificabili…
P.S. La vera domanda è semmai se i soldatini giallini, realmente sapessero quel che stavano facendo,e il destino che li attendeva…
chiaramente no, parliamo dei primissimi test che venivano peraltro salutati con gaudio e giubilo.
Pazzesco. Orrore vero…
A 1.54…
Tornando a TAC immaginavo che si trattava di una distribuzione limitata ai cineclub (io, comunque, lo vidi da una vhs noleggiata nel 1988. Da solo: Antonella si rifiutò di vederlo).
il cavallo bardato con la maschera antigas è la demenza fatta sovrana
Appena visto il filmato. Non ho parole…
Sembra uno di quei costumi che fanno per il Gabibbo in Paperissima Sprint Estate.
Visto proprio ora.
Sinceramente sono rimasto un po’ deluso. Leggendo i commenti degli altri utenti mi immaginavo un film satirico, o che comunque prendesse una posizione forte contro la politica statunitense in materia di armi nucleari.
Invece di satira non c’è traccia e men che meno di struttura polemica.
Il film si limita a mostrare la visione del tema “minaccia nucleare” veicolata dagli USA attraverso cinegiornali, televisione e filmati di propaganda, senza commenti o chiose etico/morali.
Devo dire che l’ho trovato piuttosto noioso e ridondante, sicuramente avulso e lontano dalla realtà che debbono aver vissuto i miei compatrioti che vissero all’epoca. E, di conseguenza, lontano anche dalla tradizione culturale della quale sono erede. Non mi ha coinvolto emotivamente, insomma.
Come spesso mi accade i cittadini americani mi sono sembrati per la maggior parte dei coglionazzi privi di spirito critico ed in balia dell’indottrinamento mediatico.
L’unica sequenza veramente bella ed avvincente è stato il finale, con l’esplosione della bomba ed i momenti immediatamente successivi ricostruiti attingendo a tutte le varie fonti audiovisive utilizzate fino a quel momento per la costruzione del documentario.
Forse quei 3 euro la vhs li valeva ma di aspettative me ne ero fatto comunque troppe.
a me non ha mai fatto impazzire ma nemmeno mi spiacque. poi i filmati animati tratti da our friend the atom (della disney, da notare) e altri corti di propaganda e non sono delle superchicche. diciamo che la satira è indiretta, prende fuoco da sola nel modo in cui appunto viene mostrato come la stessa nazione abbindola il proprio popolo sui benefici dell’atomica e su come sia facile ripararvisi. ridere non si ride, se non amaro. la mancanza di commento l’ho molto apprezzata, di solito nei documentari di allora era un accessorio stabilo boss.