Non lo definirei un film di genere, ma stasera (7 agosto 2006, ore 21) su CULT (142 di Sky) daranno un documentario molto particolare del 1983, un serrato montaggio di materiale anni 40 e 50 sulla follia atomica… interessantissimo. Lo consiglio vivamente. E’ molto meglio di qualsivoglia zombie… e fa molta più paura.
Quale scuole? Non le elementari, spero. Il film in alcuni punti è veramente disturbante (quello che succede a dei poveri maiali, le conseguenze dell’esplosione nell’atollo di Bikini). Incredibile che sia stato prodotto negli USA in piena era reaganiana.
Si, ma è pur sempre un film televisivo in origine (vabbè che lo era anche The war game). A TAC fa il solletico. La scena dei maiali è raccapricciante, dai.
tutt’altro che d’accordo. tda, pur essendo una cosina se visto con occhi razionali e scientifici e anche meno della metà di una cosina se raffrontato con threads, traumatizzò una bella flotta di preadolescenti e non (probabilmente perché il potere del sistema rappresentativo schiaccia sempre le vere stragi). the atomic café, fatto uscire a ridosso del successo di tda, non riuscì a stazionare in sala neanche 10 giorni e non ho mai conosciuto nessuno che ne sia rimasto sconvolto.
Anche perché lo videro in molto pochi. E quei pochi che lo videro erano sicuramente tutti adulti. Comunque il punto è un altro. Soffermandomi sulla scena dei maiali e quella sull’atollo di Bikini un film del genere ad un bambino non lo farei vedere.
the atomic café vive di grammatiche e retoriche molto diverse e non è certamente stato concepito col proposito di togliere la sedia da sotto il culo ed entrarti nella fase onirica (e non) per anni. tda metteva davanti (per la prima volta e in un periodo in cui i due blocchi giocavano a chi si puntava più missili addosso e il fuoco sotto al culo lo sentivano tutti, bambini compresi) alla plausibilità di uno scambio megatonico internazionale e la cosa, sebbene presentata per le spicce, mise i bordoni a parecchi. quindi non credo sia questione di quanti hanno visto cosa, ma di cosa è stato visto dai quanti, pochi o tanti che fossero.
l’incredibile flanetto de la stampa, che lo presentava addirittura come un film comico (non so voi, io non ricordo di essermi mai spanzato la prima volta come nei rewatches):
I filmati curati dall’esercito sono comici tanto assurdi (se sei a scuola per proteggersi dall’esplosione nucleare basta nascondersi sotto il banco, come no!), ma poi sferra mazzate che te le ricordi per giorni a venire.
comici nel senso che sbotti “seeeh, ma figurarsi!”, ma ridere?? poi però rifletti anche subito su come e quanto trattassero le persone come imbecilli totali o cavie (vedi anche i soldati istigati ad andare verso il punto zero dell’esplosione)
18 anni fa lo definii esilarante e terrificante, al tempo stesso. Confermo tale giudizio. Ma non so se avrei voglia di rivederlo. La stupidità umana mi è sempre più indigesta…