The Brutalist (Brady Corbet, 2024)

Film incredibile, pazzesco, IMHO intriso d’ambizione alla New Hollywood, rimandi a Bertolucci, attori in stato di grazia, per un film di 3 ore e 30 che racconta l’epopea di un architetto ungherese, sfuggito dalla seconda guerra mondiale e approdato in America, dove la sua arte dovrà lottare con l’infido capitalismo, pronto ad usarlo con l’inganno. Girato in 70 mm, colonna sonora sontuosa, con una parte ambientata in Italia a Carrara e il finale quasi contemporaneo alla Biennale di Venezia.

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Ottimo, confermi le mie sensazioni
questo lo vado a vedere senza se e senza ma (magari con un thermos di caffè)

In uscita in Italia il 23 gennaio, vedo

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Come nella migliore tradizione, a metà film c’è l’Intermission.
Dopo questo film, IMHO, lo “sconosciuto” Brady Corbet va tenuto d’occhio. La regia è notevole, tra le tante cose mi è rimasto in mente l’inizio del film con l’arrivo a New York, con la statua della libertà ripresa sotto sopra.

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Come mai non c’è un trailer visibile sul web?

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Visto il trailer. Probabilmente è molto bello, un gran film, visivamente curatissimo. Ma 3 ore e rotti non le reggo in una sala. A meno che alla regia non ci sia Nolan, o Scorsese, o Tarantino, o Paul Thomas Anderson. Corbet? Dubito che mai lo assocerò ai suddetti…:sunglasses:

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ma una fetta di culo no? fortuna vuole che non mi ispira assolutamente.

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Forse saranno tutte necessarie, le TRE ORE E MEZZA. Forse. Ma il voler mettere alla prova lo spettatore in tal guisa, mi indispone. E non sono l’unico del forum, a quanto pare…:neutral_face::handshake:

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per me 210’ + riferimenti a bertolucci = ASSOLUTAMENTE NO. o sì dietro remunerazione un bel tanto al minuto.

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Hai saldi onesti principi, vedo.:smile:In effetti, talvolta, dovrebbero essere gli esercenti, a pagare gli spettatori, con certi film in cartellone. Od offrire bonus adeguati. Pure “in natura”. E qui mi fermo, altrimenti andiamo sul pecoreccio, o sul pornografico tout court…:pig::pig::pig:
P.S. Per chi vuole “osare”, il film di Corbet è in sala dal 6 febbraio. Auguri in anticipo…:v:

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la vita è breve e cosine come pazienza e soglia di attenzione sempre più traballanti. mi è già bastato scorsese che pure non era male.
i miei prossimi 180’ sono già prenotati dal caligola 3.0 e là so già di andare sul velluto e sul sicurissimo. su corbet preferisco non rischiare a meno di leggere unanime lodi sperticatissime.
comunque sto vezzo di fare sempre film dalla durata larger than life per darsi un tono sostenuto sta davvero scarenando lo scroto

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Allora, modestamente, io sono peggio di te. Nel senso che anche al di là delle recensioni molto positive (che già ci sono state, a Venezia e non solo) e dei premi (appunto a Venezia, poi Golden Globe, qualche possibile Oscar…), non mi muovo verso la sala. Nella Hollywood di una volta, i produttori (che magari tanti erano pure dei farabutti da paura , ma possedevano fiuto e intuito invidiabili su faccende relative alla “costruzione” di un film) dicevano pragmaticamente ai registi “Fai un film breve, così ci sono più proiezioni giornaliere”. Dimodoche’ loro, si mettevano più soldi in tasca. E il pubblico, non si scazzava. Invece di questi tempi, perfino a un Corbet qualunque viene concessa la lunghezza di un “Via col vento”. Chissà perché, poi…:no_mouth::pensive::face_with_symbols_over_mouth:

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Io credo che la distribuzione, che in questo caso è la Universal, spera di fare lo stesso colpaccio che accadde un anno fa con Povere creature (era la Disney? Non mi ricordo). Personalmente credo che certe cose capitino una volta sola.

Era la Disney, col film di Lanthimos.
P S. Per me, ripeto,il problema sta a monte. Ovvero, qualcuno che dica al regista “Vai cauto col minutaggio”. E magari far lavorare montatori esperti, al fianco di (presunti) Autori. Onde evitare disastri. Tipo Chazelle un paio d’anni fa con “Babylon”. L’Oscar gli fece credere di essere onnipotente, intoccabile, infallibile. Grosso grosso sbaglio…:face_with_open_eyes_and_hand_over_mouth:

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Vadi un momento fuori argomento. Lo Scarface di De Palma dura tre ore precise. Tre ore in cui non riesci a staccare gli occhi dallo schermo. Ma lì c’erano De Palma e Oliver Stone (oltre che ovviamente Al Pacino). Quando Michael Cimino fece I cancelli del cielo si rovinò la carriera (almeno in parte), ma prima aveva dato al mondo Il cacciatore. Ora da gente come Lanthimos e Corbett non mi sembra d’aver finora visto film di quell’importanza.
Non so se mi spiego.

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D’accordissimo. Ma parli di Cimino e De Palma. Di due film (specie “I cancelli…”) importantissimi, per molti aspetti fondamentali. E soprattutto, di due opere la cui lunghezza era pienamente giustificata. Perché i loro Autori (e qui, niente affatto "presunti":ok_hand:), ne avevano di cose da dire. E sapevano come coinvolgere lo spettatore, da cima a fondo. E di cui parliamo ancora oggi,dopo oltre 40(!!!) anni. Un “The brutalist”, e Corbet, lasceranno il medesimo segno? Ne dubito fortemente. Nel mio piccolo, nella mia ignoranza…:neutral_face::face_with_open_eyes_and_hand_over_mouth::face_with_raised_eyebrow:

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