The Captive - Scomparsa (Atom Egoyan, 2014)

Stroncato dalla critica e dal pubblico, l’ultimo film di Egoyan per me è bellissimo, magnificamente girato (ma non è una novità), narrato in maniera asincrona in un time frame di 8 anni, ma ambientato sempre d’inverno per disorientare: una storia agghiacciante e purtroppo molto attuale, il rapimento di una bambina e il crollo psicofisico dei genitori, che porta alla dissoluzione della coppia, ai dubbi, ai sospetti. Da padre mi ha toccato moltissimo. Alcuni dei sub plot paion essere fantascienza, ma per chi si è letto un po’ di storia riguardo ai rapimenti di bambine in Belgio non è poi così lontano dalla realtà. Bel cast, da Ryan Reynolds a Kevin Durand, da Rosario Dawson a Bruce Greenwood. Raccomandato.

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A me è sembrato un ritorno alle atmosfere de “Il dolce domani” e “Il viaggio di Felicia”, ma con lo stile degli ultimi film del regista: in equilibrio non sempre felice tra sottigliezze e semplificazioni, tra ambiguità e dialoghi troppo esplicativi.
La narrazione su vari livelli temporali funziona bene, anche se la messa in scena è spesso un po’ scolastica.
Le riflessioni sul mondo della pedofilia, sulle nuove forme che sta assumendo, sono potenzialmente interessanti, ma c’è troppa carne al fuoco: il dramma dei genitori, la vicenda thriller con il rapimento della detective, il citato rapporto rapitore/rapita.

E negli ultimi dieci minuti il film diventa frettoloso e si conclude in maniera debole e un po’ consolatoria.

In uscita in home video anche da noi, questo mese.

Non l’ho trovato brutto ma se dovessi dire che mi è piaciuto e l’ho trovato bellissimo non sarei sincero.
Per me il film ha due difettoni: la sceneggiatura che ha voragini e semplificazioni a non finire e l’interpretazione di Kevin Durand (il rapitore), un cane da competizione.
Concordo sul fatto che ci sia troppa carne al fuoco e che alcuni dialoghi non siano riusciti.
Durand, comunque, è terribile. Oltre ad avere un look ridicolo e poco credibile (perché l’hanno conciato così??) fa faccette dall’inizio alla fine, risultando grottesco e irritante (ma non per il personaggio che interpreta, eh… parlo proprio della sua interpretazione). Atroce.

Gli altri, però, sono bravi, Reynolds e la Dawson in primis.

Il finale mi ha deluso parecchio, sia per come arriva (tutto si risolve in pochi minuti e ci si arriva in maniera confusa) e poi perché è un happy end abbastanza del cavolo.
Buono il blu ray italiano, con sottotitoli rimovibili e una buona traccia in inglese.
Come extra il trailer, un finale alternativo (che ho in qualche modo preferito a quello ufficiale) e un rullo di scene tagliate.

Sì, bel film e concordo sulla frettolosità con la quale si arriva in fondo. Finché manteneva una narrazione da film drammatico era OK, ma poi diventa un thriller abbastanza telefonato.

Allora a te gli extra funzionano. L’unico modo per vederli è stato accelerando il timer, quindi senza poter sentire i dialoghi. A velocità normale si bloccava l’immagine dopo pochi secondi.
M’interessava soprattutto ascoltare cosa diceva Rosario Dawson dentro al furgone. Si vede che parla da sola.. Non è che a grandi linee ti ricordi cosa dice?

A me tutto sto avanti indietro in 8 anni di storia mi ha creato una bella confusione. Il filma parte molto bene, intrigante, poi la tirano a mio avviso un po’ troppo per le lunghe e in maniera troppo caotica. Lo metto nel dimenticatoio.

Attualmente disponibile su netflix.