The Deer Hunter - Il Cacciatore (Michael Cimino, 1978)

ho completato la visione degli extra, l’intervista a Savage e all’operatore sono qualcosa di inestimabile
ma quanto li aveva coinvolti Cimino? Savage racconta che a un certo punto avevano un problema con l’elicottero e lui continuava a trattare De Niro come il personaggio, al punto che De Niro si è dovuto incazzare per farlo rinsavire… poi ci sono tantissimi aneddoti imperdibili, nel complesso si rimane basiti di fronte al racconto di questa esperienza pazzesca

Sulle esagerazioni (se non deliri) di Cimino, consiglio la lettura dell’ottimo libro di Steven Bach, Final Cut : Art, Money, and Ego in the Making of Heaven’s Gate, the Film That Sank United Artists:

http://www.amazon.com/Final-Cut-Making-Heavens-Artists/dp/1557043744

Il libro è più concentrato sui Cancelli del Cielo, ma parte ovviamente da Il Cacciatore. Sono seriamente convinto che Cimino fosse (sia?) discretamente megalomane e picchiattello.

Beh, se lo può anche permettere visto che è un autentico genio.

La Domovideo la ricordo integrake e anche con un buon master italiano marcato Titanus.

Oddio, se leggi un po’ di cose su quel libro qualche dubbio ti viene. Che poi ci sarebbe da discutere quanto a genio, vista la sua filmografia. Intendiamoci, adoro Cimino, cerco solo si fare l’avvocato del diavolo, mi pare che abbia sempre avuto tendenze megalomani, vedi anche quanto citato de Il Cacciatore.

Military service

During the production of The Deer Hunter, Cimino had given co-workers (such as cinematographer Vilmos Zsigmond and associate producer Joann Carelli) the vague impression that much of the storyline was biographical, somehow related to the director’s own experience and based on the experiences of men he had known during his service in Vietnam. Just as the film was about to open, Cimino gave an interview to The New York Times in which he claimed that he had been “attached to a Green Beret medical unit" at the time of the Tet Offensive of 1968. When the Times reporter, who had not been able to corroborate this, questioned the studio about it, studio executives panicked and fabricated “evidence” to support the story.[18] Universal Studios president Thom Mount commented at the time, “I know this guy. He was no more a medic in the Green Berets than I’m a rutabaga.”[18]

Tom Buckley, a veteran Vietnam correspondent for the Times, corroborated that Cimino had done a stint as an Army medic, but that the director had never been attached to the Green Berets. Cimino’s active service – just six months in 1962 – had been as a reservist who was never deployed to Vietnam.[19] Cimino’s publicist reportedly said that he intended to sue Buckley, but Cimino never did.[1

Si, vabbeh, ma tutti i registi sono bugiardi e megalomani (e lo dico anche per esperienza personale).
Cimino sarà anche un millantatore ma è un regista vero, di razza.
Ha fatto pochi film e tutti sono memorabili per il loro essere così “bigger than life” (un po’ come John Milius) e per questa sua magnifica idea di cinema che viene portata avanti in maniera straordinaria.
Il Cacciatore è, per me, un film davvero inattaccabile sotto ogni aspetto perchè dal punto di vista tecnico ed emotivo siamo su livelli stratosferici, ineguagliabili.
Io so alcune cose su Cimino che non posso scrivere pubblicamente visto che le ho sapute in forma confidenziale da un amico che ci ha avuto a che fare ed è indubbio che Cimino sia eccentrico, mezzo matto, bugiardo e megalomane ma di questo poco me ne importa. Un film come Il Cacciatore parla da sé, potrebbe averlo girato anche un assassino di bambini e questo non ne intaccherebbe il valore. Per me è puro genio cinematografico e lo stesso dico, con le dovute proporzioni, per film com “Una Calibro 20 Per Lo Specialista” (sottovalutatissimo) o anche “Ore Disperate”, tanto per citarne due.
Col tempo ho imparato a separare l’artista dall’uomo e per me ora contano solo i film.
Il Cimino uomo è certamente una persona tormentata, difficile, contraddittoria e bugiarda ma come cineasta, secondo la mia idea di cinema, è un autentico genio e questo genio lo percepisco in tutti i suoi film.

Qui segnano una durata, per l’appunto, di 150 minuti, cioè mezz’ora in meno. Vidi per prima questa versione, e solo successivamente la vhs allegata a L’Unità che era integrale.
Se poi la Domovideo ha fatto uscire anche un’altra vhs sempre con il loro marchio ed integrale, su questo non metto becco.

Rivisto nel bellissimo Bluetto Studio Canal (che si accatta al Saturn per 16€), riconfermo quanto detto prima (anche da Giorgio), film bellissimo e “larger than life”, con interpretazioni da brividi: Christopher Walken nel ruolo della vita, Meryl Streep che brilla di luce propria, De Niro a uno dei suoi massimi, John Cazale nella sua ultima grande interpretazione: i produttori volevano tagliarlo quando scoprirono che era terminale di cancro, ma sia Cimino che Meryl Streep (la sua fidanzata) minacciarono di abbandonare il film e la EMI dovette passare a piu miti consigli. Molti critici, basandosi sui lavori successivi di Cimino, hanno riconsiderato la loro opinione sul film, io lo trovo sempre emozionante e potentissimo. Le polemiche sulla scena della roulette russa sono ridicole, il film non e sul Vietnam, e` sulla guerra in generale e la perdita dell’innocenza, oltre ovviamente all’amicizia. Gli extra del BR mi pare che siano pari pari a quelli dell’edizione speciale di Giorgio.

Vedendo la foto allegata da Giorgio , ho " trovato il colpevole " della mia insoddisfazione per le uscite nostrane in dvd , e qui mi rifaccio al recente post che ho fatto per " Il signore del male "…comunque , battute a parte , io ho l’edizione della Universal e , devo dire che , seppur molto scarno di extra , ha una qualità piu’ che buona e , tornando al film , devo dire che mi è piaciuto molto…all’inizio ( quando ero teenager , amando piu’ il genere " action " con sparatorie varie alla Chuck Norris o John Rambo , tanto per capirci ! ) piu’ per le scene di guerra…infatti la prima parte , la reggevo a fatica…mentre dopo , ho rivalutato fortunatamente come per moltissime altre pellicole , la vera essenza ( il senso dell’amicizia e la fragilità individuale in primis ! ) del film , su cui avete già dissertato abbastanza , e , concludo dicendo che , sicuramente non è il mio film preferito sul conflitto in Vietnam ( amo " Platoon " piu’ di tutti ! ) , però è sicuramente tra i piu’ belli…per gli altri , ognuno poi avrà il suo preferito e…ce ne sono molti , dal maestoso " Full Metal Jacket " , al grandissimo " Apocalypse Now " , etc…ma qui mi fermo per non andare troppo off-topic , eventualmente , ma , mi pare che sia già stato fatto , si potrebbe fare un sondaggio proprio su questo genere di film…anche se , la vittoria sarebbe scontata , visti i consensi di critica e pubblico , giustamente ottenuti in tutto il mondo !!! :wink:

Tra gli extra c’è un estratto di 45 minuti della miniserie Unknown Images: The Vietnam War, una serie francese con immagini inedite (e molto crude) della guerra del Vietnam, spesso faziosa ma molto interessante. La OST è realizzata da Richard Sanderson. :shock:

Ed è morto anche Michael Cimino, a 77 anni. Che 2016, gente. .

Questo film non mi ha convinto appieno, sarà per via della sua prolissità in alcune scene, quella del matrimonio su tutte che ha una durata eccessiva per quel che mi riguarda e in cui non riesco a trovare tante motivazioni visto che si vedono quasi esclusivamente balli e canti. Per me il film “inizia” quando i protagonisti sono in Vietnam, là si che il film è crudo quanto basta, direi impressionante con De Niro che qui probabilmente recita il ruolo migliore di sempre però naturalmente non escludo nessuno degli altri protagonisti. La storia fa riflettere su una miriade di punti e ci fa capire ancora una volta come la guerra possa cancellare non solo fisicamente ma a volte soprattutto moralmente gli esseri umani e forse se Cimino avesse insistito su altri contenuti rispetto a scene che al valore della storia non danno nulla avrebbe probabilmente realizzato il miglior film sulla guerra e ciò che ne scaturisce

Dissento. La lunga, splendida sequenza del matrimonio contribuisce a costruire dei personaggi a tutto tondo, a far sì che poi te ne freghi qualcosa quando sono prigionieri in Vietnam costretti a giocare alla roulette russa.

1 Mi Piace

Per quel che mi riguarda devo dire che se a me il momento della roulette russa colpisce non per la scena del matrimonio ma per quello che viene prima, oppure quando si ritrovano a giocare al biliardo oppure a bere insieme. In quei momenti si che penso porca miseria la vita come può essere bastarda! Poi ognuno naturalmente ha il proprio pensiero e da me viene sempre rispettato