Visto ieri notte su Netflix questo agghiacciante documentario di Friedkin su Padre Amorth e su un particolare caso di (molto presunta) possessione di cui si è occupato, permettendo al regista di Chicago di effettuare delle riprese durante il (molto presunto) esorcismo.
Uso il termine “agghiacciante” non perché sia un documentario spaventoso e da brividi, anzi. Lo uso perché è fatto in maniera agghiacciante, con una sciatteria che uno non si aspetterebbe da un regista come Friedkin.
Tecnicamente è fatto così male da rasentare l’amatorialità, con riprese a mano tutte sballate, una presa audio spesso fatta senza microfono (durante le interviste) e un montaggio fatto abbastanza a caso, specialmente durante le interviste a quelli che parlano italiano, con attacchi a metà della frase e altre amenità.
Ma anche dal punto di vista contenutistico il documentario è incredibilmente deludente e scorretto verso lo spettatore.
Le parti migliori sono quelle a Georgetown (peraltro messe solo per allungare il brodo e portare il documentario a una durata decente) dove Friedkin mostra le location del film. Le parti in Italia con Padre Amorth sono insopportabili, non solo per la loro realizzazione. Oltre a cianciare un paio di banalità trite e ritrite, Amorth permette a Friedkin di seguirlo durante il nono esorcismo fatto a una tipa che dice di essere posseduta. E le riprese di questo esorcismo sono una farsa imbarazzante, con tanto di effetto audio “spaventoso” aggiunto alla voce di questa poveretta (che è chiaramente un mero caso psichiatrico) ogni volta che parla durante il rito.
Sul serio, ero a disagio durante la visione del documentario, ma a disagio per Friedkin, per il ridicolo involontario a cui si era esposto con questo progetto sgangheratissimo.
Ciliegina sulla torta il delirio finale dove accade una cosa a suo dire “terrificante” che però, guarda caso, non ha filmato e che quindi viene raccontata dalla sua voce accompagnata da un goffo montaggio che vorrebbe creare tensione ma che crea solo imbarazzo.
Io voglio bene a Friedkin, adoro la quasi totalità dei suoi film ma per me questa roba è davvero indifendibile, indipendentemente dal mio scetticismo verso questi esorcismi e verso la figura di Amorth, sulla quale preferisco proprio non esprimermi.
Vedrò questo film la cui presenza su Netflix mi era sfuggita. Ho letto il tuo durissimo commento e sono andato a recuperare alcune interviste ad Friedkin. In una afferma che non c’è stata alcuna post-produzione e che la voce dell’ossessa è quella della presa diretta. Secondo te, quindi, oltre che sciatto è stato anche bugiardo?
Giorgio, parafrasando le Sacre Scritture, ti dico: perdona Friedkin, perché non sa quello che fa…
P.S. O forse lo sa, ma ci prende per i fondelli. È un vecchio burlone…
Se è quella che si sente alla fine del trailer, effettivamente è meno reale del verso di Godzilla.
Questo espediente mi raffredda non poco dall’accostarmi al film. Il tema m’incuriosisce e, a differenza tua, non ho l’assoluta certezza che sia esclusivamente un problema di malattia mentale. Vedere quindi un qualcosa di manipolato non mi sposta niente. Allora preferisco vedere un semplice film horror.
Io francamente ero perplesso dalla scelta di Amorth, considerato che di sacerdoti che si accostano all’esorcismo con maggiore prudenza ce ne sono, alcuni anche abbastanza noti. Amorth era malvisto pure in Vaticano, le cose che ho letto su di lui erano imbarazzanti; non mi è mai interessato recuperare il documentario proprio per tali ragioni. Ma poi, mi stupisce che Amorth gli abbia dato il permesso di filmare l’esorcismo: è vietato, già da qualche anno il Vaticano ha posto paletti in merito.
Beh, ma era un esorcismo così cialtronesco che non penso sia stato un problema.
Comunque Friedkin nel documentario disse che Amorth gli permise di filmarlo solo se fosse stato da solo (quindi senza troupe) e senza luci. Infatti viene ripreso a mano dallo stesso Friedkin con una fotocamera.
Capito. In effetti, non so quanto Friedkin creda a 'ste cose, rammento interviste piuttosto recenti dove dichiara di essere tutt’altro che scettico sull’argomento. Però, boh. Se mi dici che addirittura ci ha inserito effettacci sonori farlocchi… non sarebbe stato più interessante un documentario in cui sentiva vari pareri, invece di fare uno spot pro-Amorth? Io per esempio trovo interessante il modo in cui la Chiesa ha tentato di aggiornare il Rituale Romano, imponendo sostanzialmente ai sacerdoti maggiore prudenza.
Ci sono anche altri pareri (di carattere medico, più che altro) ma per quello che mi riguarda è tutto così goffo e amatoriale che non va da nessuna parte.
Comunque dacci un’occhiata, dura un’oretta, alla fine non ti impegna troppo.
Visto su Netflix e devo dire che è una roba nauseabonda. Cosa più finta non esiste. Mi sono meravigliato sia di padre Amorth che del grande regista Friedkin. Se si vuole prendere sul serio è meglio non procedere alla visione