d’accordo che si sa e si è detto di tutto, ma resta davvero sbalorditiva ed enigmatica l’assenza da queste parti (non c’è proprio verso che mi appaia apposito thread in ricerca) di questo fondamentalissimo non solo di lynch ma della storia del cinema tutta. per chi scrive, un’opera che colpisce e affonda, scava e commuove sempre più di visione in visione.
il lancio a tutto strillo dell’uscita di fine febbraio 81, con considerevoli concorsi exploitativi:
Altro film che mi turbò profondamente, il mio Lynch preferito. Il senso di pietà che mi suscitò il protagonista è inenarrabile, come il magone che mi causò il finale. Film che curiosamente non ho mai rivisto, forse per il senso di profonda tristezza che mi suscitò. Per quel che ricordo, comunque, grandioso.
a chi lo dici. forse tra i 5-6 film che mi hanno scosso maggiormente anche a livello fisiologico. la prima volta, a titoli di coda in corso, tremavo e battevo i denti e non ci ho quasi dormito la notte (un pari disturbo e trauma me lo diede solo un breve documentario incredibilmente scodellato all’interno di superflash nell’84-85 sul cottolengo - niente a che vedere con quello realizzato da agosti). le volte dopo un’empatia cosmica, una compassione scorticante, a fronte di moltissime revisioni. puoi rivederlo anche 200 volte ma è sempre impossibile rimanere imperturbabili. e senza nulla togliere all’eccellente doppiaggio, in originale l’adesione attoriale è ancora più commovente. hurt davvero gigantesco.
Il primo Lynch in assoluto, che vidi. Grazie alla prima tv, nel lontano 1985. Credo fosse su Rai3. Dobbiamo ancora ringraziare, noi cinefili, Mel Brooks. Che ebbe l’intuizione di scegliere un giovane regista, reduce da un’opera prima “folle”, per dirigere una storia così “estrema”. E, non scordiamolo, tanto tanto inglese…
P.S. “Non sono un animale! Sono… un uomo!!” Non puoi scordarlo…
e dire che come cineasta e comico non l’ho mai sopportato. ma come produttore aveva l’occhio lungo, dato che gli dobbiamo anche la mosca cronenberghiana. per il film di lynch non volle nemmeno essere accreditato specie nelle frasi di lancio pubblicitarie o nei trailers per evitare che il pubblico si facesse idee molto diverse sul film…
Rilancio, facendo un po’ lo sborone: Hopkins è sapientemente doppiato da Barbetti, e il sommo Gielgud ha i toni, pacati ma autorevoli, di Giorgio Piazza.
P.S. Mi viene quasi da piangere, dopo aver scritto tali nomi, al “parco doppiatori” attuale…
E per completare il parterre de rois ricordiamo anche la meravigliosa Anna Miserocchi su Anne Bancroft. La Miserocchi me la ricorderò sempre anche come doppiatrice di Batwoman nel mitico film di René Cardona.