The Fall of The House of Usher (Mike Flanagan, 2023)

ultima mini serie nel contratto tra Flanagan e Netflix, da fonte NME lui sembra passerà su una nuova piattaforma. (per altre serie?). in effetti ne ha girate un casino, tra buone e meh.

si tratta di una rilettura moderna della dannazione della famiglia Usher, divisa in 8 truculenti episodi da circa un’ora, ognuno dei quali contiene elementi di diversi racconti e poesie di Poe
nell’ordine
Una tetra mezzanotte
La maschera della morte rossa
I delitti della Rue Morgue
Il gatto nero
Il cuore rivelatore
Lo scarabeo d’oro
Il pozzo e il pendolo
Il corvo

il filo conduttore rimane La caduta della casa degli Usher, con il protagonista, un vecchio Roderick Usher (Bruce Greenwood, sempre molto bravo) al capolinea fisico e mentale che narra la vicenda ricostruendo la storia (da wikipedia : L’amministratore delegato di un’azienda farmaceutica corrotta affronta il proprio discutibile passato quando i suoi figli iniziano a morire nei modi più misteriosi e brutali.)

Greenwood ha sostituito l’85enne Frank Langella, accusato di molestie sul set
quindi licenziato in tronco da Netflix dopo che una attrice (credo sia Ruth Codd, che interpreta la giovane moglie del vecchio Roderick) l’ha accusato di averle toccato una gamba senza consenso durante una scena intima (Codd ha una protesi alla gamba destra in seguito ad un incidente sportivo). Langella scrive come ci si sente ad essere cancelled su Deadline

La sorella di Usher è interpretata da Mary McDonnell, che non avevo assolutamente riconosciuto, il lugubre e misterioso avvocato di Roderick si chiama Arthur Gordon Pym (!) ed è un gobbissimo e rauco Mark Hammill, il resto del cast sono gli altri fedelissimi di Flanagan, visti in quasi tutte le altre serie.
Comunque chi ha gradito i precedenti polpettoni gotici di Flanagan gradirà anche questo, probabilmente il più suggestivo insieme a Bly Manor e Midnight Mass

3 Mi Piace