http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=50228
Metto il tutto in spoiler perché se vi leggete il sotto vi perdete la voglia di vederlo. Ma una volta, se volete vedervi uno sci-fi thriller, va visto.
Sci-fi “de paura” realizzato in stile finto documentario alla Blair Witch, con Milla Jovovich (la parte migliore del film, ed è tutto dire) che ci spiega da brava che quello che stiamo vedere è basato su fatti reali ma hanno cambiato i nomi “to protect the innocents” (cit.). Epperò la storia ci sta, funziona, Charlotte Milchard nella parte della vera psicanalista è angosciante al punto giusto, i video delle sedute di ipnosi fanno fare sobbalzi e rizzare i peli del corpo. E, insomma, ci si crede pure. I dubbi cominciano a venire alla fine quando vediamo lo stesso regista, che pare uno dei nigeriani di District 9, che intervista Abigail Tyler; e infatti basta ricercare su Internet per scoprire che è tutta una panzana, che in quella cittadina le persone scompaiono sì, ma perché s’imbriacano e poi finiscono in mare, mica per gli alieni, tant’è che la cittadina ha pure fatto causa alla Universal per aver sfrutto il dolore locale per motivi commerciali. E crollando il tutto, passa la voglia per una revisione. Ma alla prima visione funziona, ed è questo che conta.