The fourth kind - Il quarto tipo (Olatunde Osunsanmi, 2009)


http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=50228

Metto il tutto in spoiler perché se vi leggete il sotto vi perdete la voglia di vederlo. Ma una volta, se volete vedervi uno sci-fi thriller, va visto.

Sci-fi “de paura” realizzato in stile finto documentario alla Blair Witch, con Milla Jovovich (la parte migliore del film, ed è tutto dire) che ci spiega da brava che quello che stiamo vedere è basato su fatti reali ma hanno cambiato i nomi “to protect the innocents” (cit.). Epperò la storia ci sta, funziona, Charlotte Milchard nella parte della vera psicanalista è angosciante al punto giusto, i video delle sedute di ipnosi fanno fare sobbalzi e rizzare i peli del corpo. E, insomma, ci si crede pure. I dubbi cominciano a venire alla fine quando vediamo lo stesso regista, che pare uno dei nigeriani di District 9, che intervista Abigail Tyler; e infatti basta ricercare su Internet per scoprire che è tutta una panzana, che in quella cittadina le persone scompaiono sì, ma perché s’imbriacano e poi finiscono in mare, mica per gli alieni, tant’è che la cittadina ha pure fatto causa alla Universal per aver sfrutto il dolore locale per motivi commerciali. E crollando il tutto, passa la voglia per una revisione. Ma alla prima visione funziona, ed è questo che conta.

Incollo quanto scritto altrove tempo fa:

Visto ieri notte dal buon dvd UK (che però non ha uno straccio di extra, neanche un trailer).

Insomma, nulla per cui esaltarsi ma comunque abbastanza interessante.

Il problema è che è tutto finto, anche quelli che vengono spacciati per filmati veri sono assolutamente finti, così com’è finta tutta la storia, inventata apposta per il film.
Se uno non sa questa cosa potrebbe trovare davvero inquietante (e persino spaventoso) il film ma se uno parte sapendo che è tutto finto viene coinvolto molto meno.
Peccato perché i filmati delle ipnosi non sono malaccio ma la cosa migliore, secondo me, è il volto (realmente spaventoso) dell’attrice che interpreta quella che nel film viene spacciata per la vera dottoressa.

Comunque un’occhiata la merita ma lo si dimentica in fretta.
(Non oso immaginare come abbiano potuto doppiarlo… Un film come questo può funzionare solo in lingua originale)