The Green Inferno (E. Roth, 2013)

Visto ieri sera lo splatterone di Roth. Che dire? Dato il regista, sai cosa vai a vedere e farne questioni estetiche non avrebbe senso… se cercate un cannibalico in linea con quelli che sono i titoli storicizzati del filone, resterete soddisfatti. Ha i pregi e i limiti di questo tipo di prodotti: avventura esotica, splatter abbondante, pretese moraleggianti, personaggi funzionali e cattiveria anti-occidentale di fondo. I citazionismi si sprecano: c’è il Deodato di Ultimo mondo cannibale e CH, il Lenzi di Mangiati vivi e Cannibal Ferox eccetera. Non è disturbante come non lo erano quei film, a parte CH che rimane un caso unico: un fumettone grondante sangue e azione, va benissimo così e chi ha pretese particolari ricordi che negli anni 70-80 non è che il filone avesse sfornato chissà quali capolavori. Gli effettacci di Nicotero e soci fanno il loro dovere, bruttarelli gli effetti in CGI (l’incidente aereo è proprio fatto col culo). Il divieto ai 18 in altri tempi avrebbe avuto senso, come trucidate non siamo a livelli superiori rispetto a Hostel e ai vari Saw. Comunque, nonostante la distribuzione fiacca mi pare che il battage pubblicitario stia funzionando, ieri in sala c’era un sacco di gente ed era un giorno feriale. Vedremo gli incassi del fine settimana.

Attenzione che questo film non è per tutti, eh.

Se vai al Massaua di Torino, dì che ti mando io. Vedrai che faranno un’eccezione. :smiley:
A parte gli scherzi, suppongo ti riferisca a qualche dotta recensione che lo glorifica come film “solo per cinefili dal palato fine”… un po’ il contraltare di quelli che lo stroncano perché “il vero horror è un’altra cosa”.

Mi riferisco al solito irritante professorino del “Non ti è piaciuto? Eeeeh ma non è mica un film per tutti.”

Appunto, il discorso del cinefilo dal palato sopraffino che ne sa più degli altri. Un po’ come quando stronchi l’ennesima puttanata di Argento e il fan ultrà da social network/ forum replica digitando furiosamente “e va be’, siamo tutti registi ormai!” Torna a scuola di cinema, piccola Starling.

Per me discreta delusione, lo aspettavo come la manna dal cielo adorando i due Hostel e i classici di Deodato e Lenzi, ma sono rimasto tra l’indifferente e l’infastidito. Alla fine è un filmetto a tratti divertente ma pieno di difetti, un’immensa occasione sprecata.
La trama e i personaggi (una manica di teste di cazzo) andavano benissimo per servire un banchetto di gore mostruoso, che per quanto mi riguarda è non pervenuto. Per quanto concerne sangue e violenza un Wolf Creek 2 piscia sul naso a questo film, e Cannibal Holocaust e Cannibal Ferox restano infinitamente più crudi dell’Inferno Verde.
Me la meni per mesi che mi farai vedere scene splatter da svenire? Allora dammele, perchè se si riduce tutto alla prima macellazione, efferata ma breve, mi incazzo. E le varie situazioni “da ridere” semplicemente mi hanno ammazzato il film, che speravo essere macabro, funesto e disperato come i nostri orgogli nazionali.

Oddio, Cannibal Ferox se lo riguardo oggi mi rotolo dalle risate con l’effetto “cervella” ottenuto con polpa di banana. Era trucida la scena dei seni della Kerowa, il resto abbastanza dozzinale anche se ci si diverte. Cannibal Holocaust come scrivevo non fa testo, l’unico del filone veramente estremo che gli altri titoli di Lenzi e compagnia bella manco li vede. In effetti in Green Inferno c’è una sola scena d’ammazzamento veramente cruenta, per il resto siamo nella media e sono d’accordo sul fatto che Wolf Creek 2 fosse decisamente più splatter. Comunque siamo anche assuefatti noi amanti dell’exploitation vintage, ci sta che lo spettatore cresciuto con gli slasher per teenagers anni 90 lo trovi duro. Per me il film di Roth ci sta bene nel filone, non è che tutti i cannibalici fossero così “oltre” (quello di Tarantini aveva giusto un po’ di splatter blando e poco altro, ad esempio) e come dicevo l’umorismo nero di fondo mi garba.

Uscito, per pura combinazione, dalla sala in cui quarant’anni esatti or sono vidi “ultime grida dalla Savana” devo dire di aver visto un film estremamente deludente: forse il troppo rispetto del genere o dei precedenti (peraltro citati, come già ossservato, nei titoli di coda), o la distanza temporale da pellicole celebri ha di fatto inibito il regista (come legato o, meglio, frenato in molti frangenti) generando un’opera piena di spunti interessanti rimasti frammentari e per nulla amalgamati in un prodotto finale marcatamente artificilale e privo di quella freschezza un tempo presente anche nelle pellicole minori del genere (imitazioni o duplicazioni comprese). :confused:

Pienamente d’accordo con alzhaimer.tv e gu61, delusione totale, anche io dato l’apprezzamento dei due Hostel mi aspettavo un ottimo prodotto, invece un polpettone tedioso privo di mordente, si ha come l’impressione che alla prima “cannibalata” abbiano esaurito forze e spunti, lo splatter non c’è, non come lo si pretenderebbe da un film del genere.

Una nota personale che poco ci azzecca col film, di come materializzi l’arrivo al villaggio di “Cuore di Tenebra” di Conrad, esattamente come lo immaginavo leggendo il libro, sicuramente una bieca casualità, che poi sa vogliamo proprio scavare:

il tizio dipinto di nero palesemente caucasico potremmo farci tranquillamente il trip che sia un moderno Kurtz che ha malevolmente contaminato il villaggio #seghementali

Rimasto deluso anche io, mi aspettavo che il regista spingesse un po’ di più sul pedale dello splatter.

Scena (s)cult:

La ragazza bionda (Amy) che ha un attacco di diarrea fulminante nella gabbia. :dizzy:

Visto molto in ritardo e devo dire che mi ha fatto pietà.

La prima mezz’ora (fino all’incidente aereo, diciamo) è di una sciatteria unica. La fotografia è atroce (anzi, è proprio inesistente) e la resa in video è agghiacciante, sembra una roba girata col cellulare.
Gli attori poi sono tutti imbarazzanti (mortificati anche dallo script e dalle battute che devono dire, va detto) compresa la tanto strombazzata Lorenza Izzo che sarà anche una bella ragazza ma che a livello recitativo è tremenda.

Le cose vanno un pelino meglio quando entrano in scena i cannibali ma siamo sempre sotto il livello della decenza.

C’è una splattata più o meno buona ma poi il resto è tremendo, le virate sul pecoreccio sono gestite che peggio non si potrebbe (lo squaraus e la sega, tanto per intenderci) e mettono solo tristezza. Non c’è interesse, non c’è divertimento, non c’è morbosità, non ci sono eccessi… C’è solo noia. E poi tutto è gestito con i piedi, Roth gira davvero come un cane. Non capisco chi lo difende per partito preso, se questo filmetto fosse stato diretto da un carneade qualsiasi (e fosse stato distribuito nei cestoni degli ipermercati) tutti ne avrebbero detto peste e corna.

Menzione di demerito per la scene in aereo (che culminano poi nell’incidente). Roba che l’episodio di Pappa E Ciccia ambientato nell’aereo sembra diretto da Zemeckis, a confronto.

I cannibalici italiani (anche i più scrausi) hanno una dignità, un mestiere e una cura che questa schifezza può solo sognarsi.
Anche gli ultimi due cannibalici di Bruno Mattei girati nei primi anni 2000 pisciano in testa a questo filmaccio (e quei due film, sono terribili, intendiamoci).

Allucinanti gli extra con una manciata di featurette che durano circa 90 secondi l’una.

Oddio, resto sempre dell’idea che " I cannibalici italiani invece…" sia una stronzata da sfatare una volta per tutte. Se parliamo di Deodato, ti do ragione (almeno per i primi due, già l’Inferno in diretta era robetta); ma Lenzi e soci, bof. Questo m’ha ricordato proprio i vari Cannibal Ferox e soci, che l’abbia diretto Roth m’impippa un tubo che alla fine grasse risate me le avrebbe fatte fare a prescindere. Il discorso sul cinema estremo ventilato da molti mi fa altrettanto ridere: l’unico veramente duro rimane Cannibal Holocaust, lo stesso Deodato negli altri due film ha realizzato cose interessanti ma niente di che. Non valuto la carica eversiva di un film dal gore, e se Lenzi per anni si è vergognato di certi film aveva le sue ragioni; fermo restando che a me divertivano e mi ha divertito pure questo, senza cercare nulla di epocale (non c’era nel filone italiano, figurati se me lo aspetto da Roth). Sulla cagneria di certe scene sul versante tecnico sono d’accordo, vedi disastro aereo per esempio.

Ribadisco anche i cannibalici italiani più scrausi avevano più cura realizzativa di questo orrore a stelle e strisce.

A me il genere poi nemmeno nemmeno piace ma rispetto a questo film di Roth sembrano tutti filmoni, pure quelli più sgangherati.
Per me la sciatteria del film americano è imperdonabile, una roba buttata via dall’inizio alla fine.
E il contentino finale a Deodato (la scritta PER RUGGERO che appare a tutto schermo alla fine dei titoli di coda) sembra più uno sberleffo che un omaggio.

EDIT
Ouch Tulucca! Hai cancellato il tuo commento, così sembra che io parli da solo!! :frowning:

Non ha alcun senso a distanza di 40 anni fare paragoni col filone italiano. Diversissimo per intenti, contesto temporale sociologico e culturale. Bisogna prendere il film di Roth per quel che e’: un teen horror pensato per gli adolescenti americani dei nostri giorni. Ne’ piu’ ne’ meno
Chi ha detto che nell’horror non si possano piu’ fare cannibalici ambientati nella jungla senza dover incappare nei pesanti confronti col glorioso filone italiano?
Il cannibalico e’ una branchia dell’universo horror come il vampiresco, lo zombesco, lo slasher e mille altri sottogeneri. Non toccata dal cinema mainstream da molti anni, ma una brancha come tante altre
Ridicolo quindi fare paragoni
Non conosco Roth, ho visto il primo Hostel e mi sono stupito del suo successo, quindi, valutando Green Inferno senza preconcetti partigiani, dico che mi ha divertito molto di piu’ della maggior parte degli insulsi filmetti horror di questi anni. Senza pretese se non quello di intrattenere. Puro genere americano dei nostri tempi
Da vedere in versione integrale, perche’ come saprete in Italia in dvd sono uscite 2 versioni. Di cui una cut

È Roth che si è messo a fare paragoni con i cannibalici italiani, eh, mica io.
Addirittura nei titoli di coda si mette ad elencare i vari cannibalici italiani che l’hanno influenzato (con tanto di credits più o meno dettagliati).
È lui che ha dedicato il film a Deodato, è lui che l’ha omaggiato sin dal titolo.
È Roth che nelle interviste si riempiva la bocca citando Lenzi e Deodato e i loro film fatti nella giungla.
Ed è sempre Roth che ha inscenato la patetica polemica con Deodato tanto per attirare un po’ di attenzione su un film che altrimenti sarebbe passato nell’indifferenza generale.

I paragoni con quei film si fanno perché è lui che li ha cercati e voluti in maniera assolutamente esplicita (nel senso che è stato lui a tirarli in ballo).

Ha voluto fare un omaggio a quei film con mezzi e tecnologie odierne e il risultato è, per me, una cacata pazzesca.
Mentre invece le carenze tecniche (tipo la non fotografia) sono dati oggettivi e innegabili.

Buon per te che l’hai trovato divertente. A me ha imbarazzato dall’inizio alla fine e ho trovato vergognoso il battage pubblicitario che l’ha accompagnato, sicuramente degno di miglior causa.

Battage peraltro inutile, visto che il film in sala comunque non ha fatto un soldo. .

Mi ero reso conto di aver riscritto le stesse menate di qualche mese fa, du’ palle… sulla cura tecnica ti do ragione, ma sempre puttanate erano. Deodato del film in questione parla con sufficienza, minimizza perché davvero non c’è molto da dire; io mi son divertito consapevole di guardare una minchiata, com’erano minchiate - ben confezionate, ma ribadisco minchiate - le robe di Lenzi e Tarantini. In effetti, Deodato è l’unico ad aver girato cose degne sull’argomento (perlomeno i primi due capitoli, che Inferno in diretta era già dimenticabile). In realtà, le riprese col telefonino ci possono stare perché è quella l’idea di fondo (CH oggi verrebbe probabilmente realizzato così, lo stesso Deodato ne discorreva al ToHorror di quest’anno); quello che ho trovato veramente insulso, come già postato tempo fa, era l’utilizzo di una CGI da denuncia per alcune scene d’azione (vedi disastro aereo, anche questo da me menzionato in apertura di thread).


In realtà, qua a Torino alla prima un po’ di gente c’era, come avevo scritto mesi fa. Credo che il divieto ai minori lo abbia penalizzato, al pubblico di una certa fascia d’età fotte sega di certi recuperi vintage (noialtri amanti del cinema bis non facciamo testo, siamo quattro gatti). Mi domando come sia andato in patria.


ps. Poi non è che la distribuzione lo abbia favorito, almeno a Torino.

Aspetta però…
Le scene iniziali mica sono girate col telefonino, eh. È solo che a livello di resa visiva sembrano davvero filmate con un cellulare (nemmeno dei migliori, tra l’altro). Io intendevo quello parlando della sciatteria e del disastroso lavoro del direttore della fotografia. È proprio una roba inqualificabile.

Io non sono affatto un fan del genere, mi piace Ultimo Mondo Cannibale perché l’ho sempre trovato un bellissimo film d’avventura (con una componente cannibalica che per me non è poi così fondamentale). Cannibal Holocaust per me è molto più importante che bello, i cannibalici di Lenzi mi fanno schifo (con tutto l’affetto possibile per Umberto che è un amico) mentre mi piace il suo Paese Del Sesso Selvaggio per lo stesso motivo per cui mi piace il film di Deodato con Foschi: è un bel film d’avventura, non lo considero un film “di cannibali”.
Poi La Montagna Del Dio Cannibale di Martino non è male, è un altro film avventuroso ben fatto e coinvolgente ma per me tutti gli altri film del filone sono robaccia.

In ogni caso resta il fatto che uno squallore tecnico (ma anche generale) come quello del film di Roth non si trova neanche nel cannibal movie italiano più scalcagnato.

Ma più che altro fa ridere che abbiamo tentato di lanciarlo come film “estremo”… non lo erano veramente manco quelli italiani, fatta eccezione per CH (che io amo molto ma è veramente peso, da riguardare con cautela) siamo ai livelli dei fumetti zozzo-macabri di Renzo Barbieri. E’ una hostelata esotica, con la differenza che Hostel era più splatter se vogliamo essere onesti. Mi ha divertito come mi divertivano robe tipo Zombi Holocaust, cercarvi chissà quali rilanci del cinema bis come ha fatto qualcuno lo trovo assurdo. Non comprendo le ragioni di chi lo santifica o lo demolisce, più che altro comprendo le tue riserve sull’aspetto tecnico (ne discutemmo con un amico operatore, che era rimasto orripilato dalla sopracitata fotografia).