http://www.imdb.it/title/tt0483719/
Non uso praticamente mai la parola “capolavoro” e in genere non faccio mai fatica a non dirla. Questo non è uno di quei casi perché devo trattenermi pesantemente per non pronunciarla.
Questo film mi ha letteralmente folgorato, una cosa che non mi capitava da tantissimo. È un film che mi ha preso proprio visceralmente, è un pugno allo stomaco così forte che sembra dato da Cassius Clay ma che ha anche dei momenti di pietas di intensità sovraumana (e anche se non tutti vengono mostrati si intuiscono perfettamente).
Non sapevo NULLA di questo film, proprio NULLA. Avevo preso il blu ray tempo fa perché costava un paio di euro e perché mi piaceva la cover ma non avevo idea di che film si trattasse. Pensavo che fosse un horror maliconico tipo “I, Zombie”, non so perché. In realtà è un dramma devastante, a tratti spiazzante nella sua rappresentazione della follia, a tratti insostenibile per l’estrema drammaticità e crudezza delle scene che rappresenta e a tratti colmo di puro genio cinematografico.
Era un sacco che non vedevo un film così bello (e terribile), lo consiglio a tutti.
È la storia di un nobile inglese caduto in miseria che vive nella sua enorme casa (immensa, gigantesca e completamente decadente) con la moglie gravemente malata e il figlio, con un grave ritardo mentale che lo rende simile a un bambino iperattivo di 8 anni nonostante sia sulla trentina. Il padre cerca soldi per poter pagare la costosa operazione per salvare la moglie e deve partire per qualche giorno in modo da ottenere un prezioso finanziamento (vorrebbe vendere la casa). Una volta che il padre parte il figlio decide che sarà lui ad occuparsi della madre e si barrica in casa con lei impedendo di entrare all’infermiera che avrebbe dovuto prendersi cura della donna.
E poi non vi dico altro, vedete il film.
La location è qualcosa di terrificante. È un’antica casa inglese che cade a pezzi, grandissima e spaventosa. Soltanto il pensiero che ci possa vivere una donna malata con il figlio ritardato mette davvero a disagio ed è fotografata meravigliosamente, tutto lo squallore e il decadimento vengono resi in maniera splendida e la sensazione di sporco, degrado e malattia rimangono addosso anche dopo la fine del film.
Ci sarebbe un sacco da dire su questo film perché ci sono ancora tantissimi elogi da fare.
Il cast è immenso, con Leo Bill che interpreta mirabilmente James, il figlio ritardato. La sua è un’interpretazione stratosferica. All’inizio non avevo ancora capito che tipo di film avrei visto e mi sembrava che lui fosse un po’ troppo carico ma poi ho capito che era semplicemente perfetto. Sa essere terrificante ma tenerissimo allo stesso tempo, bravissimo a riprodurre i tic della sua malattia e coraggioso a girare alcune scene davvero forti. Il coraggio non è mancato neanche all’attice che interpreta sua madre, quella che probabilmente ha le scene più difficili e sofferte di tutto il film.
Bravissimo anche il padre nell’interpretare un uomo realmente distrutto.
Rumley gira meravigliosamente, con un sacco di idee geniali e preziose (le lunghe scene velocizzate di James che si muove per la casa accompagnato da una fortissima musica tecno-industrial - o quello che cavolo è - sono da brividi, almeno per me) e con un affetto profondissimo per i suoi personaggi, percepibile in ogni singola scena. E poi è bravissimo a gestire i flashforward, a usare il montaggio, la location, il piano sequenza… Passa dal realistico al visionario con grande bravura, riesce a creare sequenze shock con grande pudore e ha il merito di riuscire a far provare solo sensazioni forti.
Non riesco a trovare difetti a questo film, mi è proprio entrato dentro. Tra l’altro leggendo il suo sito ho scoperto che c’è un po’ di autobiografico in questo film visto che, nell’arco di pochi mesi, ha perso prima il padre e poi la madre, dopo una malattia fulminante e ha voluto in qualche modo esorcizzare questa sua esperienza così dolorosa proprio con un film che parla, anche se in maniera diversa, di questo tipo di dolore.
QUI le illuminanti note del regista sul film, direttamente dal suo sito.
Vi consiglio di vederlo assolutamente, se vi piacerà anche solo un decimo di quanto è piaciuto a me non ripiangerete l’acquisto.