The Mist (F. Darabont, 2007)

Il protagonista, partito in macchina col figlioletto e i due superstiti, imbocca una direzione ben precisa, dopo aver captato due parole alla radio. Una di esse è “Hatford” (mi pare; il nome di una città, comunque); l’altra è “speranza”. Finale aperto stile Dawn Of The Dead, insomma; a mio avviso più sensato.

Appena finito di vedere,premetto che non ho letto il racconto ma il film è bellissimo secondo me.Feroce critica a religione e politica,sani spaventi e buoni i momenti gore.La CGI a volte pecca un pò ma è un difetto che gli si perdona tranquillamente.Voto 8.5 :slight_smile:

Ho adorato il racconto, letto più volte a suo tempo.

Bellissimo il film, ben fatto e con personaggi kinghiani al 100%.

Sinceramente ho preferito anche io il finale del film rispetto a quello del libro, per quanto ci potessero stare entrambi. Adesso di Darabont devo per forze recuperare The Majestic che è l’unico che mi manca…

Visionato a suo tempo al cinema e poi acquistato in DVD, ovviamente è piaciuto molto anche a me ed ai miei ma già dai trailer che avevamo visto prima di un altro film di quel periodo di cui purtroppo mi sfugge il nome, comunque come avete già detto in molti c’è tantissima tensione, io non ho letto il romanzo, ma da quello che ho letto prima… preferisco pure io questo finale che, mi pare piu’ azzeccato!!! :slight_smile:

//youtu.be/LhCKXJNGzN8

A me invece il finale non è piaciuto un granché, nel senso che

va benissimo finché i protagonisti girovagano senza speranza per un mondo ormai dominato dalle creature mostruose, fino a decidere di tirarsi un colpo in testa. Da lì avrei preferito che il protagonista, unico sopravvissuto, si allontanasse da solo nella nebbia, tra i rumori inquietanti, senza saperne più nulla. Invece c’è questo goffissimo colpo di scena, in 10 secondi la nebbia sparisce, dal nulla compare l’esercito e lui rimane lì a urlare. Oltretutto con un interprete secondo me non all’altezza, che non riesce proprio a dare il senso di disperazione che dovrebbe.

Tolto questo, The Mist rimane un ottimo film, molto inquietante, e Darabont si conferma un maestro nel dirigere film “situazionisti” e nel concentrarsi sulle derive allucinanti dei personaggi sottoposti a condizioni fuori dal comune.

Per quanto riguarda gli effetti digitali non proprio impeccabili, avevo letto che erano la conseguenza della scelta di Darabont di girare con un budget ridotto pur di avere mano libera con il finale, una cosa che gli fa onore. E comunque, si tratta di effetti visivi più che dignitosi e funzionali alla storia.

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Mi piace e presto lo riguarderò volentieri, non un sequel, ma qualche spin-off potrebbero pensarci.

In effetti, il romanzo di King Buick 8 citava apertamente il mondo parallelo e lovecraftiano di The Mist. Ne facessero un film ampliando quella parte (nel libro è poco più di una citazione) non mi farebbe schifo; ovviamente il regista dovrebbe essere lo stesso, spacca.

p.s. Pure un serial TV non mi farebbe schifo, magari sceneggiato dallo stesso King.

…e ci hanno pensato:

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