Dirò una bestemmia o quasi, ma questo film è stato forse il vero evento dell’estate horror italiana appena trascorsa. Al pari (o addirittura un pelino superiore, liberiamoci per una volta dalle ipocrisie che un esordiente non possa superare un mostro sacro e diciamolo) del nuovo film di Avati
De Feo costruisce un gotico apocalittico sussurrato e ottimamente architettato, complice anche un’ambientazione da favola. La splendida villa della Mandria vicino a Torino, che è la vera protagonista del film e che ha ispirato tutti gli attori che sono subito entrati in simbiosi con essa
Il film in sè è originale quel poco che basta per lasciare alla fine lo spettatore soddisfatto, il finale è intuibile, ma in epoca di remake, scopiazzature a piene mani dal passato, l’idea semplice del plot è quantomai efficace e sfiora la genialità, specie nella sua veste di fiaba gotica moderno che alla fine spiazza prendendo una piega inaspettata (?). Sembra di assistere a una sorta de Il Giardino Segreto in chiave horror. Atmosfere sospese attraversati dagli elementi più vari, la casa inquietante (stregata?), le streghe, le sette, gli scienziati pazzi, i bambini solitari e disturbati di tanti altri film, i redneck…tutto insieme a comporre un film davvero meraviglioso e che tiene incollati alla poltrona dall’inizio alla fine. In grado di immergere lo spettatore completamente nella propria dimensione. Attori poi bravissimi, specie i ragazzini che sono praticamente degli esordienti e in qualche intervista lo stesso De Feo tra le righe lascia trasparire di aver lavorato con “chi aveva a disposizione”, bè, le scelte degli interpreti si sono rivelate azzeccatissime.
Un film che deve solo essere scoperto, magari con una distribuzione in dvd o un passaggio su netflix e vedrete che non potrà che essere assolutamente apprezzato
Erano anni che non vedevo un horror italiano tanto bello e quasi mi dispiace di essere andato a vedere al cinema il film di Avati e non questo (che era nella sala accanto…tra l’altro)
Attenzione al bluray CG Entertainment.
Per un problema relativo alla codifica, il film non parte.
Molto probabilmente, trascorse le feste, ci sarà una sostituzione dei dischi.
Intanto, per poter visionare il film, è necessario premere sul tasto avanti veloce, saltando i loghi iniziali (Universal e compagnia) fino all’inizio del film stesso (ringrazio chi ha segnalato il barbatrucco su Facebook: io ho provato stasera ed effettivamente è l’unico modo per accedere alla visione).
Superiore ad Avati no, ma bello lo è anche per me. Considerato che è un’opera prima e che il regista ha avuto non pochi problemi durante la lavorazione, direi che il risultato è apprezzabile; gli perdono un colpo di scena finale piuttosto telefonato e alcune ingenuità, nel complesso ha una bella atmosfera e i personaggi mi piacciono.
ps. Visto in sala, proprio come Il Signor Diavolo. Qua a Torino ha goduto di discreta distribuzione, vederlo all’Ideal (sala che apprezzo tanto, soprattutto per il sonoro) è stato fico.
Bello questo e bellissimo quello di Avati.
Usciti in estate a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, hanno un punto in comune e cioè non aver soddisfatto le aspettative create durante la visione con un finale non proprio all’altezza: criptico e sbrigativo ne Il signor Diavolo, poco convincente in The Nest.
Quello di Avati è un finale volutamente aperto, ci sta; quello di The Nest è davvero una robina prevedibile, della serie “non te l’aspettavi eh?” a cui lo spettatore replica alzando gli occhi al cielo. In realtà, entrambi i film risentono un po’ dei tagli in sede di sceneggiatura, che rischiano di rendere meno chiari alcuni passaggi narrativi.
Ciao!
Non e’ che non mi sia piaciuto, la regia e’ godibile e ho apprezzato molto la fotografia, ma la sceneggiatura collassa nel colpo di scena finale che, impressione mia, fa crollare tutto l’impianto del film. Pero’ comunque rimane una bella sorpresa questo lavoro, complimenti al regista e agli altri che ci hanno lavorato. 
Ciao!
C.
PS: mi ha divertito anche la barzelletta sul cavallo
Su raiplay…quindi non avete più scuse per non vederlo.
Ancora per otto giorni… Messo subito in download
Si può “downloadare” da RAI play? 
Esatto! 
Dovrei rivederlo ma all’epoca non mi affascinò poi così tanto. Il finale sicuramente contribuisce in modo sostanziale a portare giù il tutto ma il punto è che l’avevo trovato piuttosto inconsistente dietro la patina autoriale che in qualche modo gli si voleva dare.
Gli darò una seconda chance.
Intanto gli americani ne stanno per fare un remake…mica di Tulpa