The New Daughter (L. Berdejo, 2009)

http://www.imdb.com/title/tt0951335/?ref_=nm_flmg_act_11

Kevin Costner ha imboccato una chiara parabola discendente, se non lo si era capito dai terribili spot pubblicitari che ha fatto in Italia (quelli delle scarpe Valleverde e del tonno in scatola sono oggettivamente agghiaccianti) lo si può intuire anche dal fatto che lo si trova sempre più spesso in filmetti discutibili, tipo questo The New Daughter, appunto.

Che poi non è propriamente una schifezza ma resta un film banalissimo che ripropone con lucidissima meccanicità tutti gli stereotipi di un certo tipo di film: famiglia che si trasferisce in una casa nuova, grande e isolata… figlia maggiore che non apprezza il cambiamento e che si comporta in maniera strana… figlio minore sensibile e buono… un posto vicino alla casa dove è meglio non andare… il padre che fa ricerche sui vecchi proprietari della casa… rumori nella notte… una bambolina che fa una brutta fine… Insomma, tutta roba così, e potrei andare avanti ancora per un po’…

Si lascia guardare se non si hanno pretese particolari e alla fine si viene quasi ricompensati per la pazienza da un finale abbastanza cattivo anche se prima di arrivarci bisogna farsi oltre 100 minuti di prevedibilità assortite (seppur confezionate bene). La regia è classica ma anche anonima, la fotografia non ha picchi particolari ma è corretta, le musiche sono belle (sono del bravo Javier Navarrete, che io ricordo soprattutto per la colonna sonora di El Laberinto Del Fauno) e gli attori fanno il loro. Costner ha abbastanza mestiere per fare tutto il film col pilota automatico ed essere comunque bravo e credibile (senza dimenticare che ha un volto che buca ancora lo schermo), i due bambini sono bravi (la ragazzina è Ofelia di El Laberinto Del Fauno) e il cast di contorno non fa faville ma nemmeno danni.

Non c’è sangue (anche se una scena mi ha fatto letteralmente urlare dall’orrore) e nemmeno paura (ma forse qualcuno potrebbe anche spaventarsi) però si lascia guardare.
Chi cerca originalità, però, deve evitarlo come la peste visto che TUTTO quello che si vede nel film è già visto ed è già stato fatto (meglio) da altri. Però, ripeto, la confezione è buona o quantomeno dignitosa.

Ah, il titolo secondo me non ha nessun senso.

Visto su Netflix che per film come questo (che mai nella vita comprerei in dvd o blu ray) è una manna.

Diciamo che le atmosfere sono un po’ quelle (soporifere) di The Dragon Fly. Non memorabile, anche considerato che era tratto da un racconto di John Connolly che a spaventare è bravo.