The Notorious Bettie Page [M.Harron - 2005]

The Notorious Bettie Page
Anno 2005
Durata 91
Origine USA
Colore B/N-C
Genere BIOGRAFICO, DRAMMATICO
Specifiche tecniche 35 MM (1:1.85)
Regia Mary Harron
Attori
Gretchen Mol… Bettie Page
Chris Bauer… Irving Klaw
Jared Harris… John Willie
Sarah Paulson…Bunny Yeager
Cara Seymour… Maxie
David Strathairn… Estes Kefauver
Lili Taylor… Paula Klaw
Jonathan M. Woodward… (Jonathan Woodward) Marvin
Soggetto e sceneggiatura Mary Harron Guinevere Turner
Fotografia W. Mott Hupfel III (Mott Hupfel)
Musiche Mark Suozzo
Montaggio Tricia Cooke
Scenografia Gideon Ponte
Costumi John A. Dunn

PRESENTATO FUORI CONCORSO AL 24MO TORINO FILM FESTIVAL (2006) NELLA SEZIONE ‘AMERICANA’

Qualche forumista è riuscito a vedere questo film durante l’unica proiezione avvenuta nel nostro paese, ovvero al Torino Film Festival del 2006?
La mancata distribuzione resta un mistero… e ancora di più la mancata apparizione in home video… :confused: qualcuno di voi ha preso l’edizione dvd inglese? Oppure sa qualcosa riguardo una eventuale uscita dvd italiana?

Visto on demand su Sky. Impressionante la somiglianza di Gretchen Mol con Bettie Page, da un punto di vista iconografico la rispondenza tra realtà e ricostruzione è filologica e accuratissima. Basta cercare su un motore di ricerca e mettere a confronto le immagini del film con i famosi servizi fotografici della Page, ad esempio quelli scattati da Bunny Yeager, per notare come tutto sia stato riprodotto al dettaglio. La regista Mary Harron (che insieme all’intero team produttivo costituiva una squadra di ben 6 donne su 7 figure coinvolte nel progetto) ha dichiarato che fin dall’inizio la Mol si è conquistata il ruolo per via della sua affinità emotiva con l’originale, la maggior parte delle candidate provinate la buttavano troppo sul “vamp”, mentre il film intendeva ritrarre la sfera più interiore della modella.

Nonostante le tematiche non siano affatto lievi (rigidità familiari, matrimoni falliti, abusi sessuali, accuse di perversione, amoralità, irreligiosità e persino di condurre all’omicidio l’innocente gioventù americana degli anni '50, conversioni religiose), il film mantiene una cifra narrativa piuttosto superficiale, leggera e meramente cronachistica. Così come non si spinge troppo sul versante erotico-sessuale (tutto è sempre ritratto come un gigantesco gioco innocente) neppure si eccede in strazio e disagio. Questo rappresenta al contempo un pregio ed un difetto, poiché se da un verso tutto scorre molto liscio, dall’altro si ha poco la percezione di quanto quei momenti, quegli anni e quella biografia siano stati unici, dirompenti ed impetuosi, per certi versi persino esasperati.

Tutto ha molto garbo, si tratta chiaramente di un omaggio sentito alla Page. Qua e là qualche passaggio risulta un po’ troppo tirato e poco credibile, tuttavia il biopic rimane comunque una testimonianza interessante di un personaggio così unico e sui generis, nonché di un particolare momento degli Stati Uniti nel quale moralità e liberazione dei costumi entrarono in netto contrasto (basti pensare che nei '60 Russ Meyer inizierà ad inondare lo zio Sam con le sue brutalità pulp a colpi di tette e ironia dissacrante). Anche perché, nonostante l’argomento assai glamour e potenzialmente molto promettente da un punto di vista commerciale, ad oggi sono stati realizzati solo due film sulla vita della modella americana, oltre a questo anche Bettie Page: Dark Angel del 2004 (diretto da Nico B., il fondatore della Cult Epics).