The Poughkeepsie Tapes (J.E. Dowdle, 2007)

Mockumentary decisamente sorprendente diretto dal regista dell’orrendo Quarantine (remake USA di REC) e del bruttarello “Devil”.
È un classico mockumentary con una (finta) inchiesta giornalista su un (finto) serial killer che uccide, stupra e tortura un po’ chiunque (anche bambine) e che ha lasciato tutta una serie di vhs con le registrazioni delle sue imprese.
Nel genere è decisamente un esperimento riuscito, scritto bene, con una buona costruzione della tensione, senza un finale vero e proprio ma con un’atmosfera malata che funziona davvero.
Non è grafico, non si vede praticamente nulla dei vari massacri, ma ci sono scene davvero pesanti sia per la tensione che si portano addosso che per la violenza psicologica che le caratterizza. E l’atmosfera, ripeto, è spesso malsana ed opprimente. Ci sono almeno un paio di scene memorabili (e da brividi) e alcune idee molto brillanti (la storia dell’11 settembre, chi vedrà il film capirà).

Non è mai uscito in home video e probabilmente non uscirà mai.
Consigliato.

E per la gioia di almy: http://www.imdb.com/title/tt1010271/

I trailer di questo film non mi avevano mai attirato, ma dopo vacante consiglio di Brass ho deciso di dargli un occhiata, come ogni mockumentary che si rispetti, la prima parte è di una noia mortale, ma comunque sia comincia a trasudare quel clima malsano di cui si parla sopra, a differenza di altri prodotti analoghi qui ci sono delle certezze palesi sin dall’ inizio, c’è un serial killer imprevedibile che uccide e tortura, niente mostri o bambine portoghesi che sbuchino nello schermo da un momento all’ altro, non per questo non mancano scene di tensione o di disturbo di altissimo livello, il film offre tanto senza mai dover mostrare chissà cosa.

[SPOILER]inquietante quando il serial killer si avvicina alla madre della ragazza rapita offrendole aiuto e lei non so come o perchè lo riconosce, oppure la scena che avrà fatto gelare il sangue a Brass ove il mostro si avvicina in versione quadrupede. tipo famiglia turca.

Bando alle scene shock, il vero climax del film è il rapporto master-slave che nasce tra il killer e la ragazza interpretata dalla bravissima Stacy Chbosky, (l’ intervista finale è da urlo) mi ha rimandato molto a uno dei miei film preferiti, The Beautiful Girl Hunter il film è un omaggio ai più bassi/alti livelli della cultura BDSM, l’abbandono totale dello schiavo al padrone con totale sottomissione psicofisica.[/SPOILER]

Scopro ora che dopo i titoli di coda c’è una sequenzina extra abbastanza crudele.