Dello stesso regista avevo visto “Animal Kingdom” e l’avevo trovato molto bello. Questo nuovo film non fa che confermare la buona impressione che mi ero fatto di lui.
È un dramma/thriller on the road, sulle strade di un’Australia devastata da una non ben precisata apocalisse accaduta 10 anni prima.
Il film parte con una banda di delinquenti che dopo un colpo rubano la macchina a un uomo che farà di tutto per recuperarla (e solo alla fine si capirà il vero motivo che lo spinge a non mollare mai). In questa sua ricerca verrà accompagnato dal fratello ritardato di uno di quelli della banda, lasciato per strada perché creduto ferito a morte.
Mi è piaciuto molto, visivamente è bellissimo e la scelta di usare solo location reali è assolutamente vincente. Anche i due protagonisti sono bravi, specialmente Guy Pearce. Robert Pattinson (che interpreta il ritardato) è bravino ma io non sopporto quando un attore viene giudicato dopo l’interpretazione di un personaggio così estremo.
Il film è bello e violento, con una sua poetica di fondo che culmina in un finale molto intenso.
La mia scena preferita è, ovviamente, quella in cui viene fatta saltare la testa a un orribile nano.
Buono il dvd italiano della Koch, con un bel making of in tre parti che complessivamente dura circa 45 minuti.
Da vedere.
Visto in sala, era passato pure al TFF. Bello, un post-atomico alla Mad Max ma con zero fantascienza e molto realismo. Fa venire in mente robe anni 70 come Gli avventurieri del Pianeta Terra, ma con atmosfere che m’hanno ricordato un po’ il post-catastrofico diretto dal regista di Funny Games (mi pare s’intitolasse Il Tempo dei Lupi) anche se il taglio è meno surreale e più veristico.
Piaciuto un sacco anche a me. L’atmosfera post-apocalittica mi manda in brodo. Bello lo stile minimalista. Concordo, l’aspetto “sporco” ricorda gli anni 70, e non ci dispiace. Maestoso Pierce, attore sottovalutatissimo, secondo me. Bellissimo quando si scopre perché rivoleva così tanto la macchina. Io avrei fatto pure peggio!
Ecco un film per il verso, quando si dice che il #jbsoa non lo si regala a nessuno. Anzi sono convinto di aver iniziato anni fa questo film su consiglio di @Jorjo_Bratz ma di averlo abbandonato per problemi di causa maggiore, ho un flebile ricordo della situazione con la canzone, che dubito aver sentito altrove:
Atmosfera semplicemente stupenda, che senza raccontarti nulla riesce a darti tantissimo e tenerti incollato fino al finale romantico
Non ti racconta nulla ma ti fa capire la situazione con piccoli dettagli: i dollari australiani non più accettati, i contractor sul treno, le auto uguali (dei contractor) che li sorpassano indifferenti, l’esercito rassegnato, sono piccole cose ma la testa macina sempre, fantasia a 1000, adoro queste cose. Il tutto condito da una colonna sonora strepitosa che riporta a nostalgiche atmosfere “anni70” come nota @Tuchulcha
Filmone, lo trovate anche su #primevideo, non perdetelo.
Visto al tempo, su consiglio del nostro permalosone sardo (@Giorgio_Brass quanto mi manchi ), uno dei miei all-time-jbsoa.
Grande piccolo film, due soldi e tante idee, come piace a me.
Come dice Davide, con pochi ma centrati input hanno costruito un mondo (quasi)post-apocalittico affascinante, e pure discretamente realistico e credibile, cosa non scontata. Certo il setting nell’outback australiano aiuta molto, come aiutò la resa di una certa trilogia con le macchine blindate e tanta merda di maiale.
Pure la storia, veramente esile come spesso accade per il cinema di genere, funziona e tiene vivo l’interesse. Buona la recitazione, ottimo il coprotagonista, forse un po troppo marmoreo il protagonista, che si sforza di stare dentro quel personaggio non così semplice come può sembrare.