The Silence Of The Lambs - Il Silenzio degli Innocenti (Jonathan Demme, 1991)

Opperbacco, altro “assente ingiustificato” dai thread! Eppure è un film che suppongo sia amato/amatissimo dalla maggior parte dei forumisti. Personalmente, andai a suo tempo a vederlo in sala 3 volte, e obiettivamente ho cominciato ad apprezzarlo davvero solo dalle visioni casalinghe, giacchè le copie in pellicola che mi sono ritrovato davanti erano in condizioni fra il mediocre e il quasi pessimo. Comunque, tante cose da apprezzare: gli attori, la fotografia di Fujimoto, le musiche (purtroppo, qua e là un pò invadenti: per “fare atmosfera” le immagini bastano e avanzano!), le scenografie (la cella di Lecter, la tana di Buffalo Bill, la gabbia allestita nel tribunale). Un grandissimo film, si sa, venti(tre!) anni fa, ma pure adesso, ovvio. 5 Oscar inattesi e strameritati, incassi abbondanti, un sequel (sottovalutato), un prequel (“Red dragon”) apprezzabilissimo. Situazione home-video? Bè, dopo anni di attesa, finalmente anche da noi in uscita in br. Su Amazon, a 9,89 euro.
P.S. Per quanto mi riguarda, oltre al br UK, ho il dvd italiano CG, il dvd yankee MGM del 2001, quello a 2 dischi spagnolo (il secondo disco di extra ha pure i sottotitoli nostrani!), e l’edizione ceca a disco singolo, master “ultimate edition”. Dopo il br, quest’ultimo ha decisamente l’immagine migliore.

Grandissimo film, l’ho visto una dozzina di volte almeno. Mi è sempre piaciuto anche l’utilizzo delle musiche, su tutte l’inquietante Goodbye horses che Bill ascolta mentre si trucca da donna…

Secondo me il film più sopravvalutato della storia del cinema recente: l’ho sempre trovato davvero irritante sia nella recitazione che nella messa in scena. Peraltro ricordo benissimo che quando uscì nei cinema nostrani fu abbastanza stroncato dalla critica un po’ ovunque e anche il pubblico lo snobbò abbastanza: io infatti lo vidi in questa uscita “pre Oscar” e uscii dal cinema non troppo soddisfatto, anzi. Poi, miracolo degli Oscar, fu riproposto nelle sale a furor di popolo e riconosciuto come un capolavoro… bah! Sinceramente, operazioni di marketing a parte, non ne capisco ancora il motivo, ma magari sbaglierò io. Anche se continuo a ritenere Demme, analizzando la sua intera filmografia, uno dei registi più sopravvalutati di sempre.

Comunque se sul forum c’è qualcuno che la pensa come me spero utilizzi questo thread per fare outing :smiley:

Steed non ti badreputo solo perché ci conosciamo di persona :smiley:

Detto questo per me il film si merita ampiamente la sua fama; non discuto degli Oscar perché li considero relativamente importanti, ma di thriller così riusciti non ne ricordo tanti altri, anzi.

Concordo alla stragrande sul fatto che Demme sia stra-sopravvalutato e credo anche di averlo già scritto su queste pagine.

Questo film è per me sicuramente sopravvalutato ma non lo trovo brutto. Un thriller discreto rovinato però dall’hype che gli si è creato attorno. E ammetto che Lecter mi sembra una macchietta anche per colpa della caratterizzazione di Hopkins.
Ho pure letto il romanzo (che peraltro non mi esaltò) e, a costo di dire una banalità assoluta, trovo che di tutti i vari film e telefilm tratti dai romanzi di Harris con questi personaggi l’unico veramente ineccepible e grandioso sia il Manhunter di Mann.

Ripeto, non considero questo film come un brutto film, mi ha sempre intrattenuto a dovere, ma è stato davvero troppo pompato, molto più di quello che realmente vale, almeno per i miei gusti.

Però la locandina e la colonna sonora erano belle.

Mi ha sempre fatto ridere il titolo italiano, imposto per evitare di dar fastidio alla nota famiglia torinese… :smiley:

Prendendosela così con l’altra nota famiglia di industriali dell’automobile. :slight_smile:

Il film lo vidi due o tre volte in sala e poi chissà quante altre sul piccolo schermo. Per me rimane un gran thrilling con un’enorme importanza storica, perché da allora il genere non sarà più lo stesso. Tutto ciò che ancora oggi vediamo in sala riguardo serial killer, omicidi rituali, indagini federali e psicologi comportamentali deriva da lì, così come l’atmosfera di certe location di provincia fotografate in un certo modo.
Per stare sulle uscite recenti, Prisoners casca in pieno in questa categoria, e andando indietro nel tempo viene subito in mente Seven. A mio parere anche X-Files nasceva da lì e l’agente Scully m’ha sempre dato l’idea di essere derivata dalla figura di Clarice Starling.

Poi c’è Hannibal Lecter, una figura allora del tutto inedita al cinema, fusione di due immagini archetipe - Mentore e Ombra al tempo stesso - e perciò irresistibile. L’interpretazione di Hopkins è notevolissima secondo me, anche se a volte troppo ammiccante.
L’unico personaggio sotto tono è proprio Jame Gumb/Buffalo Bill che è un po’ messo in ombra da Lecter e un po’ vittima di una riduzione che lo fa sembrare più un povero idiota piuttosto che il metodico e inquietantissimo pazzo scatenato che è nel romanzo.

Musiche efficacissime, e anche lì si tratta di un prototipo che verrà ripreso da molti.

Complessivamente per me è la miglior riduzione cinematografica di Harris, e poi quando faranno uscire Lecter dalla sua gabbia la “saga” diventerà subito una parodia, a partire dall’osceno sequel, romanzo e film. Quello con i tre rapitori sardi sulle tracce di Lecter, usciti dritti dritti dalle gag di Aldo, Giovanni e Giacomo.

visto al cinema prima degli Oscar mi piacque parecchio, due le scene su tutte a mio avviso notevoli: il primo incontro fra la Foster e Hopkins che sembra quasi una discesa all’inferno, e la fuga di Hannibal, un vero capolavoro di montaggio e “fregatura” per lo spettatore.
Piccola curiosità: il distributore italiano del film credeva così tanto nelle nominations che quando il film vinse come miglior film chiamò me a cercare le copie che erano già in sacchi di iuta pronti per la consegna all’ìnceneritore !

Senza volerlo, ho scatenato un piccolo putiferio. Diciamo che è un film che ho apprezzato sempre di più, visione dopo visione (e un giudizio definitivo son riuscito a darlo dopo averlo visto in vhs - Columbia TriStar per la precisione), possibilmente in condizioni tecniche adeguate (appunto un dvd all’altezza, e meglio ancora un br). Su un punto però concordo con Giorgio e Steed: Demme alla fin della fiera è di sicuro un regista sopravvalutato. Tanto che, successivamente, non è più riuscito a fare un film all’altezza de “Il silenzio…”, sia come riuscita artistica che successo critico-commerciale. Tutto il contrario di un Mann con “Manhunter” (esatto, Giorgio: 'sto film NUN SE BATTE!!), tanto per ribadire l’ovvio…
P.S. Per Johnny: adesso mi spiego la scarsa qualità delle copie viste in sala! Per Cosmodrome: sui rapitori in “Hannibal” hai ragione. Ogni volta che vedo Marescotti che risponde al telefono, al suo posto mi immagino Aldo che strilla “Mii, Mason, vieni a rompermi i cogghioni quando mangio la pasta cù le sarde!!” Per Renato: una dozzina magari no, ma pure io 8-9 volte l’avrò visto di sicuro. Curiosità: il film avrebbe dovuto essere l’opera prima, come regista, per un attorone ben noto, ovvero Gene Hackman! Era già delineato pure il cast (Michelle Pfeiffer come Starling, John Hurt nei panni di Lecter), quando Hackman si tirò indietro, impressionato dalla violenza di alcuni momenti nella sceneggiatura. E poco dopo interpretò il violentissimo sceriffo ne “Gli spietati”. Vincendo pure l’Oscar…

Sì sì ecco, mi ero dimenticato, il colpone di scena è un altro aspetto poi riciclato in tante pellicole anche di generi diversi, da Leon a Saw.

Su Demme, più che sopravvalutato direi che si è disinnescato, nel senso che dopo aver tirato fuori dal cilindro, chissà come, questo filmone, poi è rapidamente affondato nell’oblio lasciando ben poco da sopravvalutare.

Mi fa piacere che sia stata aperta una discussione su questo film che vidi al cinema e poi come al solito acquistai prima in vhs, stavolta in edizione economica e poi nell’edizione a doppio disco con custodia trasparente della Cecchi Gori; per quanto riguarda il film mi piacque molto ed incominciai a legger pure il romanzo e poi a vedere tutti gli altri collegati a questo, soprattutto per la figura di Anthony “Hannibal The Cannibal” Hopkins, che, prima di questo film non conoscevo molto, ma che dopo mi convinse a recuperare altri suoi film, che altro dire… sicuramente ho preferito “Manhunter”, ma pure questo continua a piacermi, sugli Oscar, fui contento perchè, si premiava un film un po “diverso”, soprattutto visto l’argomento al limite dell’horror e dopo, lancio’ “la moda” delle pellicole sui serial kiler, anche se prima ve n’eran state di migliori e, non parlo solo del capolavoro “M-Il mostro di Dussendorf”, ma pure di “Henry-Pioggia di sangue”… per concludere è un film che merita d’esser visto anche se, ovviamente come detto, sul tema, si puo’ trovare di meglio… oggi secondo me no perchè oramai questo argomento è stato a mio giudizio inflazionato ed in futuro, chi lo sa? :wink:

//youtu.be/f4gweWtwny0

È morto Jonathan Demme, aveva 73 anni. Per un cancro all’esofago. Poveretto…

Esce pure questo in nuovo br Criterion. Roba da buttare il disco MGM, o quasi. Vedi www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_80/the_silence_of_the_lambs_blu-ray.htm

no. la compressione del nuovo disco è indegna della bellezza del master che usa, aimé:

http://www.blu-ray.com/movies/screenshot.php?movieid=190191&position=7

Questioni come “compressione” per me sono aramaico. Io mi fido dei miei malandati occhi: che mi dicono della superiorità del Critterion. I dettagli tecnici li lascio agli esperti…

beh si certo il master è bellissimo e non c’è confronto col precedente. diciamo che attendo che qualcun altro ci metta le mani sopra per un lavoro più sopraffino… tipo arrow?

Non è da escludere a priori. Negli ultimi anni la Arrow si è premurata di far uscire diversi prodotti di provenienza originaria MGM, in master restaurati per l’occasione. Che ti ascoltino, caro Barrett…

Un po’ in ritardo, rispetto alla visione del prodotto, ma intervengo. Per chi è interessato al film e al formato, è uscito il br 4k americano, della Kino Lorber. Edizione definitiva, come audio e soprattutto video. E dopo 3 decenni, continua a sembrarmi una visione, per il cinefilo, davvero “fondamentale”… :+1::+1::+1::+1::+1::+1::champagne::champagne::champagne::champagne:

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