Filmetto dimenticabile che si inserisce nel filone horror anni 80 per adolescenti. Visto sonnecchiosamente di domenica pomeriggio, non fa paura, non riesce a tenere svegli, sembra qasi una robetta paratelevisiva
Il tema è una variante della mummia. Viene ritovato un antico sarcofago e la mummia al suo interno è immersa in una non specificata muffa verdognola
Inoltre in uno scomparto segreto ci sono dei cristalli. Uno studente della facoltà di archeologia ruba i suddetti cristalli, che, interagendo con la muffa, donano la vita alla mummia
Ovviamente la mummia si risveglia e va a caccia dei suoi cristalli che nel mentre sono finiti omaggio come monili alle fidanzate dello studente e di altri suoi amici scavezzacollo. E dopo 3mila anni la mummia ha dimenticato le buone maniere, non chiederà certo indietro il mal tolto con troppa educazione
La mummia si capisce quasi subito che è una sorta di alieno spaziale arrivato sulla terra ai tempi degli egizi e una volta morto imbalsamato e mummificato come un essere umano. Risvegliato ai tempi nostri dopo 3mila anni
In sè l’idea di mischiare horror e fantascienza non è poi male. Che un alieno sia rimasto bloccato sulla terra per migliaia di anni sconfitto dagli uomini antichi aspettando il momento di essere risvegliato, da un lato è geniale.
Però il film si sviluppa con una lentezza estenuante. Gli omicidi sono pochi e per nulla efferati, non c’è tensione. E anche la parte fantascientifica è lasciata tutta all’immaginazione
Non basta mettere i pianeti nei titoli di testa, chiamare il film “Il viaggiatore nel tempo” ogni tanto inquadrare il cielo per farci capire che il nostro è un alieno che vuole tornare sul proprio pianeta
Nulla da segnalare. Se lo trovate in giro lasciate perdere. Se ve lo propongono per una serata revival anni 80, cambiate compagnia o mentre gli altri guardano il film voi ubriacatevi e provateci a bestia con la tipa non accoppiata del gruppo