Titoli da culto di commedie scollacciate

Riflettendo sul titolo La signora bene a scopa? vi chiedo quali siano secondo voi i titoli più riusciti (o deliranti) del filone della commedia scollacciata, a prescindere dal fatto che il film sia bello o brutto.
Oltre a La signora…, voterei Vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono e Patroclo e il soldato Camillone grande grosso e frescone.
Ma ce ne sono molti altri.

Occhio malocchio prezzemolo e finocchio
Ricchi ricchissimi praticamente in mutande

per dirne due…:slight_smile:

Paulo Roberto Cotechiño Centravanti di Sfondamento

Giovannona coscialunga, disonorata con onore

Decamerotici esclusi ricorderei il classico Giovannona Coscialunga…disonorata con onore.
Ma anche Mazzabubù… quante corna stanno quaggiù o Pasqualino Cammarata capitano di fregata

Quando i califfi avevano le corna
Quando gli uomini armarono la clava e con le donne fecero din don

Indubbiamente:
…e si salvò solo l’ Aretino Pietro con una mano avanti e l’ altra dietro

Confesso di avere anch’ io un debole per il titolo “Pasqualino cammarata capitano di fregata”

Ma i decamerotici valgono o no?

Non saprei da dove cominciare… i primi titoli che mi vengono in mente sono: “Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia” e “Donne e magia con santanasso in compagnia”.

Mo’ non ricordo se lo scrivo giusto, ma ho trovato geniale “Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti”. Poi naturalmente rimarrà sempre nella memoria degli Italiani Quel gran pezzo dell’Ubalda… (sì, per me i decamerotici valgono).

Pur trovandolo assai loffio come film, devo dire che Pierino messo comunale praticamente spione come titolo era accattivante (e anche fuorviante, che coi Pierini c’entrava 'na cippa).

Nessuno cita Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda tutta calda?

Inclusi i decamerotici allora occorre ricordare “Quant’è bella la bernarda tutta nera e tutta calda”.

“Puro siccome un angelo papà mi fece monaco…di Monza” o “Fratello homo, sorella bona” come parodia del film di Franco Zeffirelli.

“Elena si…ma di Troia” di Alfonso Brescia

“Franco e Ciccio & Maciste contro Ercole nella valle dei guai”.

Come fu che Masuccio Salernitano, fuggen con le brache in mano, riuscì a conservarlo sano
La casta Susanna e i suoi dolci vizi alla corte del re

La prima notte del dottor ***, industriale col complesso del giocattolo
Cavalier Costante Nicosia Demoniaco, ovvero Dracula in Brianza (riduttivo definirlo commedia scollacciata, ma i punti di contatto - vedi natiche azzannate dal vampiro - ci sono)

La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone

“Novelle licenziose di vergini vogliose” di joe d’amato

“Calore in provincia” di Roberto Bianchi [Montero].

I decamerotici valgono, ovviamente. E mi sa che il meglio è stato dato proprio con i decamerotici, perchè consentivano l’uso di latino maccheronico (straordinario: Fratello homo sorella bona) e pseudo citazioni boccacciane.

A questo punto aggiungerei l’icastico Fiorina la vacca.

“Due cuori una cappella”. Inquietante…

Trovo che “I racconti di Viterbury” sia un titolo geniale.