To be or not to be - Vogliamo Vivere! (Ernst Lubitsch, 1942)

http://www.imdb.com/title/tt0035446/
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=1798

To be or not to be (Vogliamo vivere!)
Origine: USA
Anno di produzione: 1942
Casa di produzione: UA
Regìa: Ernst Lubitsch
Soggetto e sceneggiatura: Lengyel/Lubitsch/Meyer
Cast: Carole Lombard (Maria Tura); Jack Benny (Josef Tura); Robert Stack (Stanislasz Sobinsky); Felix Bressart (Greenberg); Lionel Atwill (Ravitch); Stanley Ridges (professor Alexander Siletszky).
DVD: “Ermitage Cinema” - DVD9
Formato schermo: 4/3 - b/n
Durata: 94 minuti ca. (come riportato in fascetta)
Audio: italiano mono originale
Extra: curiosità, biografia del regista.

Varsavia 1939: una compagnia teatrale mette in scena il dramma politico Gestapo ma prima del debutto arriva la censura del governo polacco che teme che l’eco di un possibile successo possa arrivare alle orecchie di Adolf Hitler. A dispetto di tutte le precauzioni, però, l’invasione nazista ha luogo ugualmente e ben presto la capitale polacca sarà ostaggio delle forze armate tedesche. A causa di un tremendo equivoco, la compagnia teatrale si ritroverà ad essere, suo malgrado, fulcro centrale della resistenza contro il nemico.

Che Ernst Lubitsch fosse un genio della cinematografia mondiale penso sia cosa risaputa, ma non me sono mai reso conto sul serio finché non ho visto questo film per la prima volta: questo film è BELLISSIMO, è DIVERTENTE, è, semplicemente, PURO CINEMA! E’ spesso stato accostato a The great dictator (1940); io trovo che, ai giorni attuali, potrebbe essere (seppur sommariamente e superficialmente) descritto a chi non l’avesse mai visto, come un mix tra lo stesso film di Chaplin e The sting (1973) di G.R. Hill…
Piccolissima nota: il direttore della fotografia era Rudolph Maté, futuro regista di blockbusters del periodo aureo della fantascienza a stelle & strisce…

Persino Truffaut era uno degli estimatori di questa straordinaria pellicola (oltre che del regista tedesco):

“…Lubitsch era un principe […] era fermamente convinto che è meglio ridere in un palazzo che piangere in un retrobottega all’angolo della via.” *

“…Vi sfido a raccontarmi la successione delle scene di To be or not to be: è matematicamente impossibile! […] Lubitsch stesso aveva gia passato in rassegna tutte le soluzioni pre-esistenti per utilizzare quella mai adottata prima: l’impensabile, l’enorme, appunto, come tutti i genii dominati dallo spirito di contraddizione, squisita e sconcertante. Scoppi sì, scoppi di risa, perché scoprendo la soluzione Lubitsch, il riso, letteralmente scoppia!.” *

Di questo film non dirò di più. Posso solo invitare TUTTI a procurarsene una copia e godersi questo spettacolo senza farsi influenzare dal fatto che abbia ormai raggiunto i 68 anni! Qual’ora esistesse una versione migliore del master “Ermitage”, sarebbe l’ideale, dato che questo visionato sul mio DVD è sì discreto dal punto di vista video (sottolineo: nulla di eccezionale anche se pienamente vedibile) ma presenta notevoli pecche da quello audio, con pezzetti di dialogo che, pur per brevi tratti, saltano e poi non è presente la versione originale in inglese.

  • BRANI TRATTI DAL LIBRO: François Truffaut - il film della mia vita vol. 1 (Marsilio/L’Unità Cinema)

Ho scoperto solo ora che da domani (30 maggio 2013) “To be or not to be” sarà riproposto nelle sale in una versione restaurata, a cura di Teodora film.

//youtu.be/n4KQTrMLWmI

L’elenco delle sale, dal sito FB ufficiale, è questo:

Roma (Nuovo Sacher, Eden, Quattro Fontane),
Milano (anteo Spaziocinema),
Torino (romano),
Firenze (multiSala portico),
Bologna (odeon),
Padova (porto astra),
Venezia (multiSala rossini),
Vicenza (odeon),
Bergamo (conca verde),
Genova (Sala Sivori),
Bari (il piccolo),
Trento (astra),
Palermo (igiea lido)

Entro la fine dell’anno questa nuova edizione restaurata uscirà anche in DVD per Flamingo, ma comunque la proiezione di domani è un’iniziativa da sostenere.

Copio & incollo dal facebook della Teodora:

LA RIEDIZIONE DI TO BE OR NOT TO BE, IL CAPOLAVORO DI LUBITSCH, ENTRA NELLA TOP TEN DEGLI INCASSI CON LA SECONDA MEDIA COPIA PIU’ ALTA DEL WEEKEND

Nel primo weekend di programmazione, TO BE OR NOT TO BE entra a sorpresa, di prepotenza, nella top ten degli incassi, realizzando la seconda media copia più alta (euro 3.759,00) dopo Una notte da leoni 3. La commedia capolavoro di Lubitsch, datata 1942, è uscita di nuovo nelle sale in versione restaurata grazie a Teodora Film e, come confermano il pubblico e il sostegno unanime della stampa, mantiene intatto il suo fascino straordinario.

“Riproporre il capolavoro di Lubitsch - dice Vieri Razzini, direttore artistico di Teodora Film – è stato un atto fiducia e di speranza nell’intelligenza del pubblico italiano e l’applauso che scatta nelle sale alla fine di ogni proiezione, ci riempie di gioia”.

Un film di una misura che coincide con la perfezione
e con il totale appagamento dell’intelligenza e del piacere
Paolo Mereghetti – Corriere della Sera
★★★★★

Uno dei film più esilaranti di sempre, i suoi tempi comici perfetti
funzionano con al stessa precisione di 70 anni fa
Roberto Nepoti – La Repubblica
★★★★★

Un gioiello di scintillante perfezione, il trionfo del “Lubitsch touch”
Fabio Ferzetti – Il Messaggero
★★★★★

Bellissimo, diverte il pubblico scena dopo scena
Gianni Rondolino – La Stampa
★★★★★

Il miglior film dell’anno ha 71 anni. Imperdibile
Alberto Crespi – L’Unità
★★★★★

La cosa più bella che possiate incontrare al cinema oggi
Rinaldo Censi – il manifesto
★★★★★

Pre-ci-pi-ta-te-vi a vederlo. Semplicemente fenomenale
Luigi Paini – Il Sole 24 Ore
★★★★★

Una inarrivabile lezione di stile, un congegno narrativo
perfetto, un cast formidabile
Luca Pellegrini – Avvenire
★★★★★

Il tocco di Lubitsch vi cambierà per sempre
Natalino Bruzzone – Il Secolo XIX
★★★★★

Bellissima la foto del Sacher a Roma… Un falso lubitschano da morir dalle risate :smiley:

A sorpresa, continua il successo del film, che a questo punto probabilmente resterà nei cinema e nelle arene per tutta l’estate :cool:
http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/lubitsch-campione-a-sorpresa-il-film-piu-visto-e-del-1942/432368

Visto finalmente anch’io in dvd, che dire, e Lubitsch. Spettacolare sceneggiatura, cast grandioso, colpi di scena a non finire (la storia della barba e spassosissima). Da notare che nel dvd franzoso MK2 vi e` un errore, hanno inserito la locandina del remake di Brooks tra gli extra…:slight_smile:

Triste il destino del film all’epoca:

According to the book ‘The United Artists Story’ by Ronald Bergan, " Unfortunately, at its release, Pearl Harbor had been attacked, Germany was sweeping across Europe, and the film’s star, Carole Lombard, was killed in a plane crash while on a war-bond selling tour. Therefore, neither critics nor public were in the mood to laugh, finding the picture tasteless and callous. Over the years, however, it recovered its production costs and became a classic."

Visto anch’io un paio di anni fa nell’ottimo dvd nostrano, che a differenza della riedizione in sala utilizza anche il doppiaggio italiano d’epoca (molto valido, con Pino Locchi a doppiare Robert Stack!). Sublime e coraggiosissimo (ci rendiamo conto di quando è stato girato?!), divertente e sottilmente commovente, attori da applauso (Benny -che quando fa Hitler è in-cre-di-bi-le, e la Lombard in primis), regia perfetta (e grazie al ciufolo…). Varie edizioni dvd, e anche br (all’estero…), vedi www.dvdbeaver.com/film/dvdcompare9/to_be_ort_not_to_be_.htm

Jack Benny è da applausi, ma non fa Hitler nel film.

All’inizio e alla fine è un attore di secondo piano della compagnia ad imitare Hitler (non ricordo il nome).

Jack Benny si finge il col. Eberhardt, interpretato dall’eccezionale Sig Ruman.

Cacchio, ricordavo male. Figura cacina, sorry. Comunque Benny nel film è grandioso lo stesso. .

Sì, Hitler o non Hitler, il giudizio non cambia, Jack Benny Benny è grandioso. Purtroppo ha fatto pochi film, si è dedicato a radio e Tv.
Secondo me è lui la colonna portante del film, più della splendida Lombard. Le battute migliori Lubitsch le fa dire a lui o circolano attorno a lui, perché interpretava il classico primo attore di compagnia, vanitoso, gigione, egocentrico e si potevano costruire tante gag favolose, come poi è successo.
Ne ricordo una. Ogni volta che si fingeva il colonnello Eberhardt e poi il professore-spia (quello con la barbetta) chiedeva sempre al suo interlocutore se conosceva il “grande, grandissimo e celebre attore polacco Josef Tura” (che in realtà era lui). Memorabile la risposta del vero colonnello tedesco: Veramente no…Ah sì, ora ricordo. L’ho visto una volta a teatro. E’ quell’attore polacco che fa a Shakespeare quello che noi stiamo facendo ora alla Polonia.

Nella top 3 delle migliori commedie di ogni tempo. Una di Wilder, una di Lubitsch e una di Hawks.

FAN-TA-STI-CA !!!
Non ci sono altre parole per descrivere questa deliziosa commedia che giaceva colpevolmente da tempo sullo scaffale. Funziona tutto a meraviglia e l’intrigo fila via in maniera impeccabile. Adesso dirò forse una bestemmia, ma l’ho preferito al Grande Dittatore, meno lungo, meno “pesante” con un ritmo sempre incalzante che lo fa filare via in una maniera che quando finisce ti dispiace che non ce ne sia di più.
Quando l’ho proposto ieri sera, lo scetticismo aleggiava nella stanza, ma è stato straordinario vedere il dodicenne presente passare da una posizione di totale sconforto sul divano, a quella seduta e finire proteso verso lo schermo a sganasciarsi dalle risate nei siparietti fra il Comandante della Gestapo e il suo attendete Schuuuuuuuuuultz ! Magia del cinema, quello vero.

Venticè, i tuoi pargoli sono fortunati, li fai crescere “ben educati”. Almeno sulle visioni cinematografiche, vorrei proprio essere tuo figlio…
P.S. A proposito, hai mai fatto vedere loro il film di Chaplin?

Bisogna battere il ferro finché è caldo.
Fagli vedere Scrivimi fermo posta, il capolavoro n°2 di Lubitsch, a mio parere.
Le operette dei primi anni’30, o Mancia competente, sono per malati lubitschiani (come me).
Ninotchka e Il cielo può attendere sono leggermente sopravvalutati, ma Scrivimi fermo posta è un altro perfetto gioiellino, assolutamente moderno e divertente. Tra l’altro rifatto 15 anni fa circa (e poteva essere rifatto meglio).

Si ma in due tempi proprio perché ad un certo punto è stato evidente il calo di attenzione, detto naturalmente che il problema non risiede nel film eh, ci mancherebbe !

Visto ieri per la prima volta, stimolato dall’entusiasmo venticellesco e dei suoi figli.

Ne è valsa la pena: un ottimo film, che nella prima parte fa davvero molto ridere con dialoghi scoppiettanti e personaggi definiti in modo divino, compresi quelli minori (la cameriera della Lombard). Nella seconda parte il film si fa più serio, e diventa poi abbastanza intricato come storia, ma si segue sempre con gran piacere.

Purtroppo per me ho una copia del dvd Ermitage; perlomeno col doppiaggio d’epoca, che comunque venne eseguito qualche anno dopoguerra immagino.

ps - la parte finale coi nazisti in teatro mi ha ricordato non poco Bastardi senza gloria

Se te lo rivedi nel dvd Teodora, mi sa che il tuo giudizio può tranquillamente passare da “ottimo” a “eccellente”, credimi…