Diretto dall’infaticabile Joe D’Amato nel 1988, e distribuito all’estero come il seguito di “Eleven days eleven nights”, con il quale da quanto ho capito, ha in comune soltanto la protagonista femminile: una splendida Jessica Moore.
Procurato di recente, ma devo ancora vederlo, non ho letto recensioni positive (ma credo sia normale per molti sparare a zero su Joe D’Amato ), concordi tutti quanti però, nel salvare la Moore, della quale a quanto si dice, si sono perse le tracce.
Chi ha visto questo film?
Chi sa dire qualcosa di più?
Il film fu il mio primo incontro da dodicenne con Joe D’amato, la trama non è granchè, ma lei è bellissima e le scene erotiche per ambientazione e riprese sono davvero ben fatte. La Moore fece almeno altri 10 fil in ruoli minori dopo, ebbe una relazione con Valerio Merola dopodichè, Joe D’amato dixit: “Si fidanzò con un gelosone che non voleva che facesse vedere il culo”. Sul film anche la Moore spiegò il motivo di rottura col nostro Aristide, in quanto secondo lei il regista “rubò” ad insaputa di lei delle sequenze del suo “intimo” per accrescere l’interesse sul film. Credo adesso viva a Pesaro.
tinto brass gliene avrebbe dette 4 di sicuro
Fantastici! Tu, Kieran che mi hai illuminato e la Moore… qual è il suo vero nome? Dato che Jessica Moore (immagino) sia un nome d’arte…
Si chiama Luciana Ottaviani, so che è di Pesaro e al tempo in cui girò Top model e il prequel Eleven days eleven nights era appena ventenne…
Miii!
Chi si sarebbe ami aspettato un nome così “spaghetti”.
Grande comunque.
Aneddoti sul film?
Il dvd Cinekult:
Audio ITA 2.0
Sottotitoli ITA
Video 4/3 1.33:1
Durata 1h23m35s
Extra fotogallery, anticipazioni Cinekult, “Il ritorno di Sarah Asproon” (25min)
In questo disco è contenuta la versione integrale “hot”,con l’aggiunta anche di tutte le scene alternative di quella “soft”
Come il Trota e Scajola insomma
Dalle interviste contenute negli extra del dvd si apprende che l’idea iniziale del film era di parodiare Dallas, il serial tv dei petroldollari e dei ranch, per poi passare invece ad una presunta ispirazione derivante da Working Girl, anche se in cosa consisterebbe l’ispirazione non si capisce granché. Per altro pure il titolo, Top Model, sta appeso lì, senza riscontri col film, dato che non si parla di moda, né di modelle, ad eccezione del fatto magari che la Ottaviani è degna di un centerfold di Playboy.
Castigatissima la Gemser, che ho quasi stentato a riconoscere, generosissima invece la Ottaviani, Dio l’abbia in gloria!
A conti fatti Top Model è un film scarso per un verso ma discreto per un altro (un leit motiv quando si parla di D’Amato, al netto dell’affetto che qualsiasi estimatore di cinema di genere nutre per la buon’anima). Il film è ben girato, ha una bella fotografia, belle luci, atmosfere intriganti, una protagonista da urlo; le scene erotiche alternano alti e bassi, in generale sono troppo prolisse ed insistite, potrebbero durare qualche minuto meno, spesso finiscono con l’annoiare perché la sensazione è che D’Amato voglia “allungare il brodino” oltre il dovuto. L’impanamento da frittura del negro palestrato o la scena di seduzione tra la Moore e James Sutterfield a colpi di gamberetti, sono sul ridicolo andante, mentre ad esempio, la session fotografica con i manichini, la serata coi due cowboy (uno dei due è il porno attore Mark Shannon) che amano “le vacche e le donne”, o alcuni momenti di intimità sempre con Sutterfield, sono assai stuzzicanti. Certo, molto aiutano, a prescindere, le forme della Ottaviani, veramente superlativa. Il resto del film, fuori dall’erotismo stretto, è una sequela di momenti morti e/o inutili, finalizzati unicamente alla prossima scena nella quale la Ottaviani si sfilerà le mutandine. Del tutto insopportabile la musica, continua, invasiva, soprattutto: orrida!
Divertente il fatto che sia Eleven Days, Eleven Nights che Top Model sarebbero basati su soggetti della stessa Sarah Asproon, regolarmente accreditata nel cast tecnico del film, come se la protagonista della storia fosse anche un personaggio reale che ha svolto il ruolo di spunto per le pellicole. La Asproon è Rossella Drudi, sceneggiatrice di fiducia di D’Amato, che ha aiutato il regista a perculare gli americani, i quali si erano convinti della vera esistenza di una Sarah Asproon scrittirce, tanto da aver ripetutamente chiesto di poter acquistare i diritti dei libri per commercializzarli negli States. E Aristide se la rideva sornione.
Soft-core pensato per le tv via cavo americane; tanta roba con la Ottaviani ma levando i suoi siparietti erotici l’insieme è troppo patinato e contenuto. Ben altra cosa erano gli eccessi massaccesiani di Caligola, degli Emanuelle, dei porno-macabri dominicani… esiste anche un Top Model 2 diretto da Frank De Niro (Pasqualino Fanetti), con le stelline hard Baby Pozzi e Barbarella (col nick Virna Anderson, usato negli erotici).
Passato la scorsa notte su Iris, non male!
Il DVD Cinekult ne vale la pena? Mi son fatto coraggio e la cosa ha pagato, l’ho visto ieri sera su Cine 34, il film non ha senso ma la Ottaviani mi ha stregato per cui vorrei vedere la versione integrale.
Com’è senz’altro a tutti noto:
Versone cineCULt >>> versione INTEGRALE >>> versione Cine34.