Topaz (A. Hitchcock, 1969)

Non certo il miglior Hitchcock (e su questo direi che siamo tutti d’accordo) ma neanche la ciofeca assoluta come viene troppo spesso rapidamente bollato.
È una spy story con alcuni momenti eccellenti e altri momenti di stanca dovuti principalmente alla durata eccessiva (e dire che la prima versione durava mezz’ora in più) e alla mancanza di attori con facce più note e carismatiche di quelli presenti (che peraltro sono pure bravi - non tutti, però - ).
Stupenda la scena dall’alto con il vestito che simula la chiazza di sangue e il piano sequenza iniziale, puro Hitchcock e quindi puro genio. Per il resto ci sono cose un po’ goffe (tipo tutti che parlano inglese ma con forte accento a seconda che la nazionalità sia cubana o francese), alcuni dialoghi un po’ noiosi (e non aiutati da un montaggio un po’ lento) e una vicenda che si lascia seguire ma che comunque non appassiona come dovrebbe.
Manca un po’ di suspense, qualcosa c’è ogni tanto (e guarda caso sono quasi sempre scene senza musica e dialoghi) ma sono solo episodi. Il finale poi delude anche perché è il terzo finale che è stato realizzato dopo le reazioni negative alle proiezioni test ed è stato fatto in maniera estremamente poveristica. Ho capito com’era stato fatto ancor prima di sentire un ottimo Leonard Maltin che lo spiegava negli extra. Non era la prima volta che vedevo il film ma è certamente uno dei film di Hitchcock che ho visto meno volte, questa sarà stata la terza, al massimo. Le altre volte non avevo fatto caso al finale cheap…

Negli extra ci sono tutti e tre i finali alternativi, tutto molto interessante.

C’è una bella featurette di mezz’ora del solito Bouzereau alla quale partecipa solo Leonard Maltin, risultando estremamente interessante.
Come extra anche trailer e foto.

Il blu ray è molto buono, con alcuni momenti davvero eccellenti per quello che riguarda il video. L’audio (inglese) è praticamente perfetto.

La Universal ha pubblicato questo film in blu-ray in due versioni: in Usa e UK è disponibile quella più lunga, priva però della traccia italiana.

Preso ieri il br Universal, e controllato rapidamente. La qualità video è più che ottima, e a differenza del dvd il formato è finalmente giusto, in 1,85. Forse è la volta buona che lo rivaluto, almeno in parte: anche se Hitchcock medesimo lo definiva “un disastro”, e Vernon come capoccione cubano è poco o nulla credibile (con quegli occhi azzurri, poi…), la tecnica c’è, la storia pure, e ci sono in mezzo pure gli amatissimi Piccoli e Noiret. Certo, al posto di Stafford, che è alto (E BASTA), ci voleva un vero “peso massimo”, come attore e come forza divistica, tipo Sean Connery (con cui Hitch aveva legato benissimo sul set di “Marnie”). Ma dopo la brutta esperienza con Julie Andrews e Paul Newman, l’autore inglese non voleva più saperne di divi, e dei loro compensi sontuosi (che “si magnavano” buona parte del budget totale…).
P.S. Il finale migliore? Quello dell’aeroporto: semplice, veloce, alquanto beffardo, insomma puro VERO Hitchcock!

Un pò in ritardo, ma dico la mia: nel complesso, un buon film. C’è ritmo, tecnica, la mano del Maestro è ancora sciolta, insomma assai più riuscito del moscio e noiosetto “Il sipario strappato”. Certo Stafford è un bisteccone insipido e senza carisma ( Connery avrebbe invece fatto faville), Vernon alquanto imbarazzato, e il tizio che fa il cubano con capelli e barba rosso fuoco pare più un vichingo che un “hombre revolucionario”. Però Forsythe, Noiret e sopratutto un magistrale Piccoli funzionano perfettamente. Insomma da rivalutare ampiamente, aldilà della sua pessima fama. Ditelo a Mereghetti, grazie. .

credo fosse l’unico Hitchcock che mi mancava, a parte i vecchissimi, sempre snobbato per la fama di brutto film
invece mi ha sorpreso in positivo, grazie anche all’ottimo blu-ray che ne esalta l’aspetto visivo curatissimo come sempre
anche la storia comunque non mi è dispiaciuta e i momenti di stanca rimangono accettabili se le aspettative sono quelle che devono essere
male il finale posticcio, concordo che il migliore era quello dell’aeroporto
quello del duello sinceramente non l’ho nemmeno capito e non mi meraviglia che sia stato preso male dal pubblico-test che lo vide in anteprima

Preso ieri il terzo cofanetto Universal dedicato a Hitchcock, in formato 4k. 5 film. Questo, incluso. Gran passo avanti, rispetto al vecchio br. Il quale, rivedendolo, è autentico “trionfo” (in negativo) di filtri e DNR. Stavolta invece, abbiamo una perfetta resa cinematografica, a livello di colorimetria e luminosità. Il film, continua ad avere i suoi pregi e difetti. Ma a questi ultimi, grazie alla qualità tecnica del prodotto, il cinefilo riesce a farci non troppo caso. Il vero difetto, è che si tratta ancora della versione di 125’, anziché quella estesa, di 142’. Disponibile negli States e in Gran Bretagna…

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