Tra(sgre)dire - Tinto Brass

http://www.cinematografo.it/bancadati/consultazione/schedafilm.jsp?codice=36557&completa=si

La rece del dvd Cult Epics:

http://www.dvdbeaver.com/film/DVDReviews7/cheeky.htm

Non male, per essere un film di Brass…in realtà è un film che si guarda esclusivamente per le grazie della protagonista, davvero bona.

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me lo sono visto e rivisto e devo dire che e uno dei migliori film di tinto brass.

la mayarchuk e veramente bona ma anche francesca nunzi che io conoscevo solo per i suoi ruoli comici non scherza.

mi hanno veramente intrigato le scene girate in quella specie di parco del amore , dove si vedano fiche pazzesce che la fanno vedere come se niente fosse.

Omaggio al suo film Nerosubianco, l’inizio è praticamente identico.

Acquistato in offerta (4.90 E.) il dvd nuovo della MHE. Buona la qualità delle immagini, formato che si adatta al 4/3, extra con un’intervista a Tinto più trailer e filmografia del regista. Durata effettiva 86 m. (92 quelli indicati sulla fascetta).

Sono passati ormai più o meno 20 anni da quel gioiellino/capolavoro di Snack Bar Budapest. Da allora Tinto si è smarrito, come avvitato su se stesso, preda delle sue ossessioni erotiche.

Ma per me rimane sempre il numero 1 tra i registi italiani in attività e tra i primi quattro/cinque nel mondo. A volte mi sembra di esagerare nel giudizio ma poi mi vengono in mente alcune sue sequenze come ad esempio la morte di Drusilla o l’assassinio dello stesso Caligola e il mio convincimento si rafforza.

Grande Tinto anche a dispetto di TRA(SGRE)DIRE.

Sicuramente. Brass è un regista magnifico, peccato che ultimamente si sia perso per strada e sia diventato una macchietta. La mia ammirazione per Tinto è sconfinata.

Che ne pensate quindi di Tra(sgre)dire? Se la merita una visione o è sulla scia degli altri ultimi film (che a me sono piaciuti pochissimo)?

Anche la Mia…:wink:

…la Seconda che hai detto, Credimi…:frowning:

Da vedere anche solo per l’omaggio iniziale a Nerosubianco e per la bellissima protagonista.

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a mio parere, uno dei meno riusciti di Brass, un film più stanco e schematico del solito, senza neppure particolari guizzi di mise en scene che tanto mi piacciono del Maestro. Quasi più interessante l’aneddotica attorno al film, con la Mayarchuk conosciuta in una pizzeria napoletana, dove lavorava servendo ai tavoli con delle mini inguinali, ed ecco che una volta che si piegava per sparecchiare… Lei è di Odessa, come la nonna di Tinto, anche questo ha molto stuzzicato il regista. Dopo essere “esplosa” col film, la Mayarchuk ha fatto parecchie fiction tv, curiosamente quasi tutte di ambientazioni poliziesca (La Squadra, Distretto di Polizia, Carabinieri, Soldati di Pace, il Maresciallo Rocca… ma pure Don Matteo), nonché dei filmoni come Faccia di Picasso di Ceccherini o Go Go Tales di Abel Ferrara.

Le musiche di Pino Donaggio le ho trovate particolarmente orride, tanto da rimpiangere il buon vecchio Riz Ortolani. Elemento di novità nella “poetica” brassiana è l’intenso ricorso a scene di amore saffico, introdotte da Brass in modo così intenso e preponderante perché - ha raccontato - tantissime sue ammiratrici lo riempivano di lettere sull’argomento…io ancora ci devo credere a queste migliaia di donne italiane che scrivono a Brass raccontandogli il loro kamasutra personale, sese…:-p

Invece e` vero, confermo.

ma le fonti a conferma sarebbero? Hai visto l’archivio? :-p

Beh, non tutto, ma un po’ di roba si`, quando sono andato ad intervistarlo. Magari Fede potrebbe aggiungere anche lui la sua testimonianza.

Io lo intervistai per il dvd di Caligola ed eravamo pure in territorio neutrale (un albergo) quindi anche volendo non avrei potuto vedere l’archivio. Però ricordo che fece riferimento più volte alla mole di lettere ricevute a proposito di Caligola dove i fan gli chiedevano di rimettere mano alla pellicola (e lui rifiutava sdegnosamente).

Comunque non mi stupisce affatto che riceva tante lettere anche da parte di donne, anzi…

No aspetta, che riceva corrispondenza, anche in abbondanza, dai suoi fans ed ammiratori, non ne dubito, però intanto quelli erano i tempi di Caligola, e poi io mi riferivo nello specifico alle frotte di donne desiderose di rendere partecipe Tinto di tutte le loro evoluzioni sotto le lenzuola, come fosse la posta di Barbara Alberti su Donna Fescionscic. Magari è tutto vero per carità, penso solo che forse si sia un po’ esagerato sulle carriolate di lettere ricevute, del resto è su questo “pretesto” che ha costruito Fermo Posta Tinto Brass…

Di lettere su Caligola ne riceve ancora oggi, non ho il minimo dubbio.

Comunque, ripeto, non ci vedo nulla di strano che le donne gli scrivano delle lettere dove gli raccontano fantasie et similia. Anzi, direi che mi sembra proprio una cosa normalissima. Magari non ne riceverĂ  una carriola al giorno (non in questi anni, magari), ma sono sicuro che di lettere del genere ne ha ricevuto quantitĂ  esagerate.

neanche io ci vedo alcunché di strano, mi chiedevo solo quanto ci marciasse (quantitativamente parlando) per motivare scelte artistiche personali. Se fosse tutto vero ne sarei ben lieto, vorrebbe dire che le donne italiane sono un pezzo avanti quanto a mentalità.

Salve a tutti!

Curiosità: dovrei intervistare Brass per una mia tesi di laurea, ma ho ricevuto notizie sconfortanti a riguardo della sua attuale condizione di salute. E’, quindi, una mia vana impresa? Grazie!