Bella bombetta questo film indiano che trae spunto da un contrattempo qualsiasi che può accadere nella quotidianità di ciascuno per trasformarlo in un incubo claustrofobico che mette a dura prova la resistenza del protagonista. La posta in palio: la vita stessa.
Un survivor movie che inaspettatamente si svolge dentro le mura domestiche, quando un giovane impiegato che sta per sposarsi resta sbadatamente/sfortunatamente chiuso all’interno dell’appartamento nel quale si è trasferito la sera prima. Purtroppo l’appartamento si trova ad un piano alto di un grattacielo nel quale non abita ancora nessuno e, per un problema tecnico, viene oltretutto interrotta la fornitura sia di elettricità che di acqua. Purtroppo l’uomo ha il cellulare scarico e nessuno sa dove si trovi e/o dove cercarlo.
La porta è blindata e non c’è verso di aprirla, dalle finestre può gridare quanto vuole ma col traffico della metropoli uno che sta al ventesimo piano e si sgola non lo sente nessuno.
Ecco che una svista può costarti la vita…
Nonostante il fatto che praticamente in scena ci sia un solo personaggio ed una sola location il film regge dall’inizio alla fine senza cali di tensione, grazie anche al sapiente ricorso a qualche flashback e a qualche scena onirica per portare un po’ di freschezza laddove la dinamica del racconto avrebbe potuto dar luogo a dei momenti di stanca.
Non un film imprescindibile ma sicuramente molto godibile.