Triangolo erotico (Antonio d'Agostino, 1982)

già nel 1982 tri gust is mey que one!
anche questo uscì a pasqua. i d’agostiniani doc l’avranno sicuramente visto.

quando manifesto e fotobusta fan tuttuno:

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Le coppie non devono assolutamente perdersi piuttosto la mitica fellatio in automobile impartita dalla “peperina” Kathy Menard al Tom Selleck de noartri Manlio Cersosimo, con con la leva del cambio a far da stimolatore vaginale!

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rafforzativo del 1983

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Meno male che non hanno aggiunto il suffisso ‘porno’.

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Datata 1990, questa locandina mi ha fatto sorgere qualche dubbio… È una riedizione di “Triangolo erotico” o di “Un bestiale… triangolo erotico”, entrambi firmati Richard Bennett? Oppure? L assenza totale del cast non aiuta affatto. Carlitos, credo sia pane x i tuoi denti…

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eccoti immediatamente accontentato

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Si tratta di una delle tante rancide operazioni di inizio anni 90 di D’Agostino, consistenti nel prendere qualche lungometraggio estero da vhs, doppiarlo per poi riversarlo con dubbi risultati su acetato. Lo vidi forse anni fa in moviola, un hardcore statunitense, in sostanza.

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Cathy Menard: Gli occhi azzurri più belli del porno francese dell’epoca.

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Morta due anni fa, per inciso…:pensive:

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È spesso divertente rivedere un porno dopo un quarto di secolo perché si ha come l’impressione di guardarlo per la prima volta, se non si tratta di un episodio inglobante la pornostar preferita, se la trama non ha impressionato particolarmente e se non si è rimasti flashati da sequenze oltremodo ardite in parole povere fondamentalmente non ti ricordi un beneamato…
In questo dramma erotico Paolo (Mark Shanon) è un professore universitario felicemente sposato con Marisa (Nadine Roussial), li vediamo presto concentrarsi sull’orale nel solito lettone con le lenzuola leopardate di questo quartetto di pellicole dirette da Richard Bennet. Proprio di una sua studentessa doveva andarsi ad innamorare? Adele (Cathy Menard)… aveva cercato in tutti i modi di scordarsela, ma ormai era una parte di lui. Indimenticabile in effetti la scena in cui gli fa un blowjob in auto, lui seduto sul sedile di dietro lei davanti, strofinandosi tra le chiappe la leva del cambio. Squilla il telefono, Paolo si precipita, è lei, sono giorni che lo aspetta, se quella stessa sera non andrà a trovarla fra loro è finita. L’uomo si inventa una riunione sindacale per congedarsi dalla moglie e correre dall’amante, preliminari lunghissimi con finale poco riuscito, Adele continua a urlare di piacere (doppiaggio disattento) anche dopo che il partner è già fuori da tempo perché ha espulso tutto il succo dell’orgasmo, inoltre prima lancia uno sguardo al regista e poi chiude gli occhi riprendendo a godere.
La determinata ragazza ha trovato la soluzione ai loro problemi: visto che Paolo non vuole rinunciare alla moglie andranno a vivere tutti e tre nella stessa casa e si ameranno nello stesso letto. Il professore la pone così alla consorte: ha un desiderio nascosto, un sogno nel cassetto, vederla assieme ad un’altra donna. Trattandosi di un meeting patrocinato da Richard Bennet dove ogni 2 minuti arriva un vassoio di arrosto misto alla brace la lesbicata fra Nadine e Cathy ci viene mostrata precipitosamente in forma “onirica”, ammazzando così la tensione erotica. Poi Paolo aggiunge pure che a lui piacerebbe partecipare, siamo nell’hard, pertanto la moglie accetta e i due fanno l’amore. Guarda caso Adele è un’aspirante scrittrice di romanzi erotici e Marisa la proprietaria di una casa editrice che trova fantastiche le sue storie al punto da lasciarsi trasportare dall’eccitazione usando poi una banana come surrogato del marito assente, non vede l’ora di conoscerla, intanto tornato Paolo i coniugi ci danno ancora dentro con belle riprese da sotto. Ormai è quasi fatta, le donne si incontrano nello studio di Marisa, preliminari assenti, molti baci di lingua poco realistici, la telefonata di Paolo le stoppa. Ma subito dopo le beccherà in intimità aggregandosi in un triangolo dove Nadine dimostra una certa disinvoltura. Adele si trasferisce da loro, sesso e serate mondane in discoteca. Ma un brutto giorno Paolo esce per andare al lavoro, Marisa scopre Adele nella vasca con la cameriera Concetta (Sandy Samuel), va su tutte le furie e la caccia di casa. Comprensibilmente la giovane universitaria sbotta: “Ma come?! Di Paolo non sei gelosa e della cameriera sì?”. Da notare l’estrema superficialità dimostrata, fino a questo momento Concetta non era mai comparsa, tutto il film era basato su tre attori arrivando ad essere un po’ meccanico e quasi noioso, almeno dal punto di vista strettamente porno. La scomparsa di Adele butta Marisa in una depressione infinita, passa le sue giornate sprofondata nel divano senza staccarsi mai dalla bottiglia, così Paolo va a cercare la ragazza ma lei ribatte che tornerà solo quando sarà libera di andare con chi le pare e piace. Intanto a casa Marisa inaspettatamente si ritrova ad amoreggiare con la cameriera e quando il marito le telefona per rassicurarla gli risponde che…
Doppio colpo di scena, anche la studentessa ha in serbo per Paolo una sorpresa finale! Coscienziosamente la critica di settore lo accoglie benevolmente, il DizionHard lo considera addirittura “uno dei migliori porno italiani di sempre”. Eeeh… la prima parte è un po’ monotona, le due protagoniste stando ai miei canoni non sono niente di eccezionale, soprattutto Nadine è meglio da lontano, pur essendo sempre truccata di tutto punto è bruttina nei primi piani, i dialoghi ridotti all’osso senza impennate o botta e risposta significativi, l’introduzione all’atto costantemente precipitosa e scontata, eccessivamente sfruttata “Don’t you cry” di Continiello in ogni sequenza hard, sprecate tutte le altre attrici (le solite) che animano la “peggiore” orgia di sempre, breve e svogliata. Ma Bennet deve per forza concludere così, rispettando la sceneggiatura poteva tranquillamente farne a meno o magari meglio inserirla prima, visto che il menage del triangolo nella sua felice fase iniziale era tutto sesso e divertimenti una festicciola fra amici che si consuma in modo un po’ colorito ci stava. Personalmente ho atteso a lungo l’entrata in scena di Guia, sfoggia un’acconciatura coi capelli legati diversa dal solito che a mio parere le dona ma la sua è giusto un’apparizione. In buona sostanza devo riconoscere che questo Triangolo erotico in una catastrofica mattinata di ferragosto contraddistinta da impietosa pioggia sfasa-programmi mi ha tenuto compagnia per un’oretta e mezza (lo trovate facilmente on line), una storiella da seguire c’è, prende spunto altrove è chiaro, annaspa talvolta fra forzature e incongruenze contrappuntata da continui amplessi forse poco memorabili perché basati troppo sull’orale, e anche gli incontri al femminile non mi hanno fatto mai saltare sulla sedia. La regia è salvabile alla fin fine, come sempre dinamica quando si tratta di riprendere corpi in congiunzione, l’autore dimostra temerarietà perché per scuoterci dalla ripetitività congenita del genere va addirittura ad impelagarsi spericolatamente nei sotterranei della psiche femminile, avventurandosi a piedi nudi sul filo del rasoio che divide gelosia e possidenza. Nel corso dei secoli neppure grandi pensatori e filosofi sono riusciti nella ormai archiviata come impossibile impresa di capirci qualcosa nel misterioso cosmo muliebre, figuriamoci i pornografari, però è quanto mai singolare che proprio all’interno di questo cinema controverso ci si adoperi non dico per insegnare ma almeno spiegare arrivando ad ammonire con una morale. Tirando le somme non c’è da lamentarsi troppo quindi, stando a quello che ci aspetta dalla seconda metà degli '80 in poi in definitiva siamo ancora nella serie A delle luci rosse italiane, magari si fossero mantenuti su questi livelli, presto quello scheletro “cinematografico” ancora in vita che fa sì che il film sia definibile tale non solo perché impressionato su pellicola finirà nell’ossario. Medaglia al valore infine per Shanon, protagonista assoluto sia in termini attoriali che pornografici, qui si spreme in un numero di orgasmi non simulati forse da record.

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fantastica recensione , l’hai fatta talmente bene che non mi viene per niente voglia di vederlo :rofl:

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Beh missione fallita allora. Il mio obiettivo è sempre quello di spingere il lettore alla visione, salvo casi indifendibili.
Se non l’hai visto vedilo, la doppia stangata finale fa respirare quasi l’aria (del tubo di scarico) della commedia sexy.

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ma certo scherzavo, gli darò una visione, diciamo che Filipponio (Shannon) pur bravo è un pò come il prezzemolo.. dall’80 all’85 avrà girato una cinquantina di film, comunque c’è la Guia per cui va visto

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