True Detective - Stagione 1

salutata ovunque come la serie dell’anno, in effetti dal pilot si è presentata davvero alla grande
penso si possa dire che la HBO abbia dato vita terzo capitolo sulla Louisiana, dopo Treme e True Blood, in una trilogia per raccontare questa parte degli Stati Uniti in tre modi completamente differenti e da tre angolature quasi incompatibili tra loro
a prima vista imperdibile, speriamo che non vengano tradite le aspettative, veramente alle stelle

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Un problema possibile, speriamo di no, con una tale coppia di protagonisti, e’ che la storia possa passare un po’ in “secondo piano” rispetto al loro carisma. Non dico sceneggiatura ad minchiam, ci mancherebbe, non e’ da HBO, ma magari gli autori possono permettersi di sbracare un po’ tanto ci sono i due Big… Il trailer sembra interessante, anche se un po’ intricato.

i protagonisti sono straordinari, in particolare McConaughey (in entrambe le epoche…) ma la storia dovrebbe tenere
in più sono solo 8 episodi e la prossima stagione, se la confermano, sarà una nuova vicenda con nuovi personaggi, sono fiducioso
forse un altro rischio è l’autocompiacimento che ogni tanto aleggia nelle serie HBO ma di nuovo il fatto che sia una storia chiusa dovrebbe scongiurarlo

Grandissima interpretazione di Alexandra Daddario :shock: :smt107

http://elles-se-mettent-nues-pour-nous.fr/planche_photos.php?prog=1420&act=2525&typ=1

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Grande serie, ho visto i primi quattro episodi.

I dialoghi ei personaggi sono eccellenti, molto adulto e sofisticato.

C’è solo un dettaglio che non va: Il tema musicale della serie è disastroso, e anche il cantante è davvero comico

MUSICA (è un modo di dire):

(responsabile :rolleyes: Handsome Family’s di “Far From Any Road”)

Saluti!

Dissento, genere musicale che si sposa alla perfezione con le location del film.

Con le location e con il mood della serie.

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Sono 100% sicuro che entrambi (SWAT e bluevelvet) non sei musicisti professionisti, prego di dirmi se sbaglio…

Io ho finito di vederlo un paio di settimane fa e mi ha praticamente folgorato. E’ vero che gode di due ottime interpretazioni, eccellente nel caso del detective Rust Cohle interpretato divinamente da McConaughey ma l’ossatura della serie gode di una trama complessa ma lineare ed avvincente.
C’è praticamente di tutto, molte ossessioni sono qui illustrate con gusto. Simbolismi, true-crime, religione, drammi privati e familiari, tormenti, ricordi, gli States più rurali e oscuri. Per certi versi, è una sorta di Twin Peaks più torbida.
Insomma tanta roba concentrata in 8 incalzanti puntate.
Ottima colonna sonora a partire dalla bellissima sigla con The Handsome Family, se fate caso alla più recente sigla dell’emittente televisiva Giallo è un chiaro tributo che puzza di plagio.

Non ho visto tante serie ma la reputo un piccolo capolavoro che merita assolutamente una visione.

Ho registrato tutte le puntate da Sky Atlantic e ieri ho visto le prime due.

Sì, ok, bella ma per ora non mi ha folgorato come avrei sperato/immaginato.
Bravi i due protagonisti (ma McConaughey sovrasta Harrelson), bellissima visivamente, dialoghi ben scritti… Però per il momento non si è accesa la scintilla che mi ha davvero esaltato anche se in tanti mi han detto che è dalla terza puntata che prende il volo quindi aspetto fiducioso.

Notevole il nudo della Daddario nella seconda puntata, sì.

Cristo che figa la Daddario…aiuto. :ipsazione

Finita di vedere in settimana dopo aver registrato tutte le puntate col MySky… per me probabilmente si tratta della serie dell’anno… anche se definirla “serie” per certi versi è sminuirla: qui forse siamo davvero dalle parti del film cinematografico in più parti, una sorta di “Heimat” su certi luoghi più oscuri della provincia americana… e la scelta di un unico regista per tutti gli 8 episodi lo conferma. Anche incasellarlo nel genere “poliziesco” sarebbe davvero limitante, considerando anche che l’unica sparatoria alla fineè simulata. :smiley:

Ottimi gli interpreti, anche se il McConaughey del “nuovo corso” svetta su tutti, in parte “agevolato” dai dialoghi che la sceneggiatura prevedeva per lui, ben più “sostanziosi” rispetto a quelli del personaggio interpretato da Harrelson, che comunque ha più volte fornito saggi della sua bravura in passato.

Il personaggio più antipatico, per gli sviluppi della trama, alla fine risulta la moglie di Harrelson interpretata da Michelle Monaghan, che peraltro, pur essendo un volto familiare, non ricordavo fosse la “donzella” di Source Code di Duncan Jones, film che all’epoca apprezzai parecchio.

Riguardo le musiche curate da T-Bone Barnett… non mi hanno convinto del tutto: erano un po’ troppo incentrate esclusivamente sul country, mentre in Louisiana il “melting pot” musicale è ben più ampio.

Giusta la decisione da parte del “deus ex machina” Pizzolatto di limitare una singola storia ad una singola stagione, cambiano totalmente il cast per quella successiva, la trovo azzeccatissima… tuttavia, avendo letto i nomi dei “sostituti” di McConaughey/Harrelson, che saranno Colin Farrell e Vince Vaughn, considerando anche la discontinuità del primo ho qualche perplessità riguardo al fatto che possano raggiungere le vette interpretative di chi li ha preceduti… staremo a vedere.

Mai visto niente di simile, meravigliosa.
Non avrei mai sperato di riuscire a stupirmi ancora nonostante decenni di visioni di qualsiasi tipo.
McConaughey balza improvvisamente nella top-five dei miei idoli di sempre grazie anche, come avete detto, ad un personaggio cucito addosso alla perfezione. Musiche azzeccate in maniera sopraffina, cast femminile morbosamente elegante, fotografia ad altissimi livelli. La serie dell’anno? Per me è la serie del secolo (incuso lo scorso).

Mi manca meta’ del penultimo episodio e l’ultimo, e il lettore DVD non funziona piu’… :frowning:
Sono curioso di sentire come sara’ il doppiaggio italiano, non dev’essere stato facile realizzarlo e il rischio che sia uscita una boiata e’ alto. Sia per l’accento, irriproducibile, sia per la qualita’ dei dialoghi. Tra l’altro l’inglese lo capisco bene, ma devo dire che stavolta senza sottotitoli non avrei capito una mazza.

Ho visto alcuni spezzoni della serie, doppiati. McConaughey e Harrelson hanno rispettivamente le voci di Adriano Giannini e Pino Insegno. Per quest’ultimo, ennesima conferma della sua bravura e versatilità. Giannini invece si avvia ad essere uno dei pochi veri GRANDI doppiatori dei prossimi decenni. Oltretutto, la sua voce è sempre più simile a quella del babbo Giancarlo. Miglior complimento non saprei fargli. .

Anche io trovo il doppiaggio veramente ad altissimi livelli.
Insegno e Giannini sono perfetti nei rispettivi ruoli. La traduzione non sarà fedele al 100% (vorrei vedere doppiare Franco e Ciccio in inglese) ma per me basta e avanza.
Alcuni si ostinano a dirmi “Guardala in lingua originale, con il doppiaggio ti perdi la metà”…a parte il fatto che non si capisce un caz*o, e seguendo i sottotitoli ti si incrociano gli occhi dopo due minuti. Il doppiaggio è un arte, e per una volta che ne siamo ancora i più grandi esponenti al mondo, godiamocela.

Retorico e non veritiero, dire ancora “siamo i migliori al mondo”, nel doppiaggio. MA, il doppiaggio è una cosa indubbiamente comoda, per noi spettatori. Che peraltro impigrisce, dal punto di vista culturale e mentale. Detto ciò, alcuni adattamenti, che siano film o prodotti televisivi, svettano per cura e pertinenza. “True detective”, appunto, è fra questi. Però, ripeto, niente retorica su primati italiani o presunti tali.
P.S. Ultimamente, a mo’ di esercizio e per curiosità, guardo film o telefilm doppiati, attivando i subs english. Risultati spesso sorprendenti, nel bene e nel male. .

A parte che non stavo facendo della retorica. In italia il doppiaggio esiste dalla notte dei tempi, ed è per questo che siamo dei professionisti del settore. E’ questione di esperienza.
Poi che la cosa impigrisca o meno culturalmente, se uno è pigro di suo bestia nasce e bestia rimane. Anche se penso (ma è opinione personale) che ci voglia ben altro per giudicare e far crescere la cultura in un uomo.
Però è innegabile che un film tradotto e doppiato ti coinvolge in maniera più completa.
E non parlo solo di doppiaggio in quanto mezzo di traduzione, ma anche come “mera” sostituzione timbrica in casi disperati.
Il commissario Giraldi senza la voce di Amendola? Meglio lasciar perdere.

Essere “professionisti dalla notte dei tempi” non garantisce automaticamente alto livello del settore. Diciamo che un certo “tracollo”, come cura generale, c’è stato a partire dalla fine dei '70, con l’invasione delle serie animate giapponesi. Indi superlavoro per le compagnie di doppiaggio esistenti all’epoca, sorgere di varie compagnie più o meno “improvvisate”, e da allora voci mediamente meno “belle” (a parte il DIO Cigoli, abbiamo forse altri Giuseppe Rinaldi, Gualtiero De Angelis, Renato Turi, Giulio Panicali, Pino Locchi? Nossignore…) nei film e telefilm che tutti vediamo. Comunque, massimo rispetto e talvolta ammirazione per quei pochi doppiatori degni di questo nome (Giannini e Insegno fanno parte di questo gruppo…), che RECITANO e non si limitano a leggere i dialoghi tradotti…
P.S. Ocio, siamo OT, se vuoi continuiamo in pm…

Pare che per moltissimi punti della sceneggiatura Pizzolatto abbia tratto ispirazione dai fumetti di Grant Morrison e di Alan Moore.

Qui se ne parla in maniera dettagliata: