True Detective - Stagione 1

ma scusa, sono 8 episodi, cosa la molli alla penultima??

Mi mancano due terzi della sesta e le ultime due.
Non mi piace, ogni volta che vedo un episodio penso solo che non vedo l’ora che finisca (ed ogni volta mi sembrano interminabili). Nulla da fare, non mi hai mai acchiappato, ce l’ho messa tutta.

Giorgio… ma se ti fai riprendere pure da Robby vuol dire che stai diventando quasi più intollerante di lui nel “mollare” le serie tv? :smiley:

Dai, ormai sei quasi alla fine… e poi sei riuscito a finire pure Dexter! :-p
Fai uno sforzino, anche perché sono curioso di avere un tuo parere più dettagliato rispetto ad un “non mi ha preso” :wink:

In Dexter in qualche modo mi interessava scoprire quali assurdità avrebbero partorito nel corso delle stagioni e comunque non mi ha praticamente mai annoiato (per quanto mi abbia fatto schifo, sia chiaro).
Qui la storia non mi interessa, non mi interessa il destino dei personaggi e l’evolversi della vicenda, mi faccio due palle così ad ogni puntata tranne in rarissime occasioni.

Ok, ma per due puntate e mezzo vale comunque la pena finirla, no?

Comunque le “due palle” è per via della eccessiva prolissità dei dialoghi? O il tono troppo lento e “metafisico” della serie? Perché alla fine è un noir ma davvero molto sui generis, quindi magari hai affrontato la visione con aspettative diverse…

Ma invece Leftovers l’hai finito o hai mollato pure quello? :confused:
Essendo uno dei pochi che la seguiva mi aspettavo un tuo commento nell’apposito thread…

Due puntate e mezzo sono oltre due ore della mia vita che posso impiegare facendo altro, qualsiasi altra cosa.
Non me ne frega nulla della storia, guardare gli episodi è, per me, una rottura di palle quindi preferisco impiegare il mio tempo facendo qualcosa di piacevole (per me) piuttosto che vedere controvoglia qualcosa che mi annoia.

Non mi piace l’atmosfera seriosa, non riesco ad entrarci dentro, tanti dialoghi (seppur scritti bene) mi suonano come bla bla pieni di fuffa.
Non ci vedo le grandi caratterizzazioni di cui leggo in giro, i due personaggi protagonisti mi sembrano abbastanza standard, personalmente fatico a trovare quella genialità decantata da tanti.
Poi i due interpreti con l’andare delle puntate non mi sembrano così eccezionali. Ok, bravi ma anche molto macchiette. Il loro modo di recitare rappresenta una deriva del cinema americano che non incontra il mio gusto.

Comunque mica ho detto che è una zozzeria, eh.
È una serie confezionata molto bene, tecnicamente notevole e con alle spalle una produzione che tanti film possono solo sognarsi.
Io ho iniziato a seguirla in ritardo rispetto agli altri (mi rifiuto di scaricare le puntate prima che escano i cofanetti o che vengano trasmesse da Sky) e avevo grandi aspettative perché avevo letto commenti entusiasti ed entusiasmanti. Per me non è stato così, all’inizio ho visto le prime due puntate senza esserne granché sedotto, ho cercato di convincermi che l’avrei apprezzata di più con gli altri episodi ma dato che mi sono sempre annoiato la abbandono senza il minimo rimpianto.

Sto procedendo con la seconda visione, stavolta in italiano: devo dire che il doppiaggio e’ ben fatto, nonostante la prima impressione sfavorevole di qualche tempo fa. Piu’ che altro si perde il tono particolare del personaggio di McConaughey, ma credo che di meglio non si potesse fare.

In totale sincerità, non mi sono entusiasmanto per True Detective e rimango basito di fronte alla passione collettiva per questa serie.
Non la reputo di certo scadente, anzi, ma non ne colgo alcun elemento di grande interesse o originalità.
A partire dalle prove dei due interpreti, che recitano, invece di vivere, i loro personaggi. In particolare McConaughey, che da Killer Joe in poi caracolla e si atteggia sempre alla stessa maniera, grande equivoco di un attore reso grande in un film, ma solo in quello.


La prima cosa che mi lascia assolutamente perplesso, è la banalità e l’ovvietà dell’intreccio. Tutto scorre senza sorprese e il fatto che dietro gli omicidi ci siano i soliti tarati mentali protetti da poteri forti, politici-religiosi-istituzionali, è roba vista mille volte. Quando poi Rust viene sospettato di aver architettato tutte le prove e di essere il reale assassino, sembra di essere catapultati a Sherlock.
Ovviamente si dirà che la potenza sta altrove, nel ritratto umano dei due protagonisti. Ma anche lì, ad essere onesti, è tutto uno stereotipo. Marty il ligio al dovere, ma rozzo, il padre di famiglia che ama moglie e prole, ma non resiste al profumo della fica fresca; Rust il professionista senza macchia logorato dal suo dolore cosmico, solo contro tutti; la moglie di Marty, pronta a tornare col marito dopo che diventa un eroe, per poi ferirlo all’ennesima tresca scopandosi il suo compagno, per poi comunque essere in fondo comprensiva verso questi due uomini. E poi poliziotti corrotti che giocano a golf, motociclisti narcotrafficanti rimasti uguali dai tempi di Forza d’urto, ragazzine sporcaccione e bozzetti vari.
La regia di Fukunaga conferma i pregi e i difetti di Jane Eyre, ovvero una buona messa in scena, ma un’incapacità di andare a fondo e di stupire. Là, almeno, aveva il capolavoro della Bronte alla base, e se non era riuscito a dare vita a quei personaggi, difficile che potesse farlo con quelli di Pizzolatto.
Mi chiedo che differenza ci sia tra questo e, tanto per fare un esempio di un altro racconto paludoso, Texas Killing Fields. Forse il medium. Forse il fatto che davvero questi sono gli anni della televisione. Perchè io non vi vedo nulla di interessante, se non un discreto prodotto di intrattenimento.
E, a più di vent’anni da Twin Peaks, mi domando che senso abbia iniziare una storia col ritrovamento di una ragazza uccisa misteriosamente e poi proseguire il tutto come se l’estro, il genio, la rivoluzione di Lynch non avessero raso al suolo i canoni dell’indagine poliziesca.

Finito ieri di rivederlo per la terza volta… :-p
Pero’ non ho mai visto Twin Peaks, forse mi piace per quello.

Fortunato!

Visto che la seconda stagione sarà completamente distaccata dalla prima, come cast e come trama, ne discutiamo in un altro topic:

Qualche curiosita’/stranezza sulla serie, tra cui la dibattuta questione sul motivo del comportamento trasgressivo della figlia di Marty:

Va intanto segnalato che finalmente anche da noi è uscita la prima stagione, in dvd e br. Aspettare fiduciosi stavolta ha pagato. .

Si parla sempre troppo poco di questa, splendida a mio avviso, serie televisiva cinematografica nella sostanza e di cui posto (da un mio post, da altro sito) le caratteristiche salienti del bluray:
True Detective Stagione 1-Serie TV Cofanetto 3 BD Edizione Italiana
Produzione: HBO;
Distribuzione: Warner Home Video;
Codec: AVC;
Supporto: Cofanetto slipcase di 3 bd 50 contenenti i primi due tre capitoli della serie ciascuno e l’ultimo due degli 8 capitoli della serie con la maggior parte degli extra e coperti il 1° all’81,8 % (40,9 %), il 2° all’83 % (41,5 %) ed il 3° al 78,6 % (39,3;
Codice Area: non essendo indicato sulla confezione non so dire, ovviamente, se sia soltanto regione B o multiregione;
Audio: Inglese dts master audio 5.1 ed Italiano dts 5.1;
Sottotitoli: opzionali: Italiano ed Inglese per Non Udenti;
Formato video: 1.78:1-1080p.
Superlativa trasposizione in alta definizione di una serie televisiva, molto suggestiva e che non avevo visto prima dell’acquisto (approfittando di un’offerta, valida per un solo giorno, propostami da un noto sito di acquisti on line), per molti un Cult.
VIDEO: Impeccabile, quasi perfetto, in tutto tenuto conto anche delle peculiari scelte fotografiche in un territorio particolare (la Louisiana) da considerare anch’esso (a pieno titolo) protagonista della Serie
AUDIO: due opzioni audio: Inglese dts master audio 5.1 ed Italiano dts 5.1; chiaro e cristallino l’audio italiani ma irraggiungibile, senza eccezioni, quello originale alquanto strepitoso;
SOTTOTITOLI: opzionali: Italiano ed Inglese per Non Udenti;
EXTRA: Vari ed interessanti, tutti in HD (la maggior parte, dei quali, nell’ultimo disco) e con audio originale sottotitolato in italiano:
-Riassunti ed Anteprime (HD 1080/60i): Presenti brevissime anteprime di ciascun episodio nonché, eccettutato ovviamente il primo episodio, i riassunti degli episodi precedenti;

  • Realizzare True Detective (HD 1080/60i): Buon making of di soli, purtroppo, 15 minuti circa;
    -Inside the Episodes (HD 1080/24p): Approfondimento di ogni episodio, ciascuno della durata di poco meno o poco più di cinque minuti;
    -Una Conversazione con Nic Pizzolatto e T. Bone Burnett (HD 1080/24p): Incontro, di approfondimento e di quattordici minuti circa, con il Mitico Creatore-Sceneggiatore e Produttore Esecutivo della Serie e con il Compositore della Colonna Sonora;
  • Up Close con Matthew McConaughey e Woody Harrelson (HD 1080/24p): Incontro, di approfondimento e di otto minuti circa, con gli Attori Protagonisti;
    -Scene Inedite (HD 1080/24p): due scene inedite, a mio avviso non molto rilevanti, sui soli episodi 3 ed 8;
  • Due Commenti Audio, dell’Ideatore e del regista della Serie, purtroppo non sottotitolati in alcuna lingua e relativi unicamente agli episodi 4 e 5.

Che dire. Un vero e proprio capolavoro. Non mi soffermerò troppo sugli aspetti tecnici sui quali avete già largamente dibattuto quanto sul discorso che sta dietro al personaggio di Rust.
Accennavate alla sua ascendenza fumettistica. Aggiungerei senz’altro anche la derivazione oggettiva con l’estetica e la filosofia di Ligotti oltre al rimando al Re Giallo figlio dei racconti di Chambers.
Per quanto riguarda poi specificatamente Rust e il suo rapporto così profondamente intimista con la fede, vorrei osservare proporvi questa chiave interpretativa:

La teodicea, il tentativo di conciliare l’esistenza di un Dio buono e onnipotente con la realtà di un mondo malvagio e doloroso, è un problema che il credente, con o senza logica, non può risolvere. E chi lo crede un problema davvero risolvibile crederà a qualsiasi cosa gli si racconti.

È qui che la coscienza cede il suo fardello di maledizione e il pensare e il sapere diventano il tendere alla luce da un crepuscolo.

Un emblema rinascimentale , secondo la leggenda scritto da Lucifero in persona , recitava :
NUNC SCIO TENEBRIS LUX, “ Ora so che è dalle tenebre che nasce la luce” parafrasando Ligotti ; «l’orrore divora la luce e digerendola la trasforma in tenebra» (127),

Questo paradosso nichilista che ci vede mossi da una coscienza falsata atta a muoverci come dei giocattoli caricati a molla da un funesto Demiurgo , è il medesimo fondamento freudiano del Perturbante («Das Unheimliche») portato alla massima dilatazione metafisica. Il ribaltamento del codice come svelamento del suo segreto:

«Il Qualcosa ammette o rende necessaria l’esperienza del perturbamento. Che sia il risultato di un’evoluzione della natura o sia fabbricato dalle dita e dal pollice opponibile dell’umanità, che si tratti di qualcosa di animato o inanimato, questo Qualcosa può diventare per noi perturbante, una contravvenzione ai nostri convincimenti riguardi a ciò che deve o non deve essere. (…) Il perturbante genera una sensazione di erroneità. Traspira una violazione che allarma l’autorità interiore riguardo a come una certa cosa dovrebbe accadere, esistere o comportarsi. È inflitto un oltraggio all’idea che abbiamo del mondo o di noi stessi»

Penso che questo possa essere un buon punto di partenza per un tipo di analisi che travalichi un pò il semplice giudizio sull’efficacia di questa serie televisiva.

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Stasera, se tutto va bene, la inizio io.
Tutti ne parlano strabene, quindi con delle aspettative così alte è quasi certo che ne rimarrò deluso :wink: ma un’occhiata bisogna dargliela.
Commenti a seguire.

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Ti consiglierei quasi quasi di saltare la seconda stagione :smiley:

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Per ora ho faticato (molto) a rimanere sveglio, nelle prime 2 puntate.
Questo fino al già citato nudo integrale, che mi ha destato dal torpore.
Fin qui ha più o meno il ritmo di Dune.
Ma vediamo un altro paio di puntate, non voglio essere frettoloso e superficiale.

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se non ti è piaciuto dopo le prime due puntate dubito che cambierai idea
magari apprezzi la tanto vituperata (non da me) stagione 2

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Rivista completamente ieri sera, l’ultima visione risaliva al 2014, non posso che confermare l’entusiasmo e le impressioni della prima volta.

Ho notato in “revisione” alcune curiosità che poi vengono ampliamente spiegate nel link qui sopra, evidenzio le due che mi hanno colpito, il resto vi lascio il piacere di approfondirle cliccando sul forum italiansubs:

L’immagine “ricreata” qui sotto coi pupazzi della figlia è palesemente la scena che vediamo nella famigerata vhs! o sbaglio?

L’inquietante pupazzo palpeggiatore qui ritratto, ha “gli spaghetti” sul mento:

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