Journey to the West
Liang Tsai-ming
2014 56’ colore
Un monaco buddista cammina lentamente per le strade di Marsiglia (se ho capito bene).
Film di Tsai, dura 56 minuti e ci sono 7 inquadrature.
Il film ritrae alcuni quadri in movimento dove pian piano si intrufola
il monaco (in una scena seguito da Denis Lavant; forse interpreta uno
degli accompagnatori del monaco nell’omonima opera letteraria?). Il
contrasto tra le ambientazioni europee e il colore rosso della tunica
del monaco, e quello tra la sua lentezza e la fretta con cui si
muovono gli occidentali e’ così forte da provocare sorpresa e persino
sorrisi appena compare serafico da un angolo dell’inquadratura.
Siccome le scene durano parecchi minuti si ha il tempo di osservare le
reazioni dei passanti che sono le più disparate, chi ignora ciò che
sta vedendo, chi fa una foto e va via, altri -probabilmente si sono resi conto
della macchina da presa- si ritraggono e cambiano direzione, alcuni
passano guardano e vanno via, ma dopo un po’ ritornano ed e’ divertente accorgersene; in
qualche caso il monaco creerà anche un piccolo ingorgo pedonale su una
scala. I passanti sono a tutti gli effetti interpreti che animano il film.
Una specie di somma tra Dov’è Wally? e una candid
camera; le immagini curatissime e belle come il regista ci ha
abituato; l’ultima scena e’ cosi assurda da dare l’impressione di
essere irreale.
Facevo fatica anche solo a immaginare come, con una simile idea, si potesse tirar fuori
qualcosa capace di narrare alcunché, il regista mi ha dimostrato che
si può fare e vale anche la pena vederlo.
Ciao!
C.