Un delitto impossibile [SCHEDA FILM]

UN DELITTO IMPOSSIBILE (2000)
Regìa: Antonello Grimaldi
Genere: giallo/poliziesco
Interpreti: Carlo Cecchi, Ivano Marescotti, Angela Molina, Ginevra Colonna, Rinaldo Rocco, Sante Maurizi, Tatiana Lepore, Lino Capolicchio, Silvio Muccino, Vittorio Sanna, Vanni Fois.
Formato: 1,85:1 (letterbox)
Audio: italiano stereo
Durata: 100 minuti circa
Distribuzione: Columbia-Tristar Films Italia
Fonte: VHS

Un ambiguo giudice del tribunale di Sassari muore avvelenato bevendo un caffé. Da Palermo viene inviato, per espressa richiesta di un vecchio amico e collega, Piero, magistrato in difficoltà al quale viene data una possibilità di riscatto. Sembra un caso misterioso e apparentemente senza via d’uscita ma una folgorante intuizione gli consentirà di arrivare alla verità. Dal romanzo Procedura di Salvatore Mannuzzu.

Questo film attendeva una visione da tempo, cioé da quando - un paio d’anni fa - ne acquistai una copia su VHS in edicola e la riposi in uno scaffale col proposito di inserirla nel videoregistratore quanto prima. L’ho fatto solo ieri sera e ho scoperto un discreto film. Diciamo subito che non si tratta di un film eccezionale, però è stata ugualmente una piacevolissima scoperta: un classico whodunit in puro stile italiano totalmente privo di particolari colpi ad effetto e tutto basato sui dialoghi, le indagini e le relazioni tra i personaggi. Ritmo discreto, non propriamente veloce ma cast di livello, con attori (uomini e donne) esperti e con presenza scenica rilevante, un cast in cui anche i più giovani trovano spazio e fanno una buona impressione; in più, i personaggi sono credibili e ben recitati. Stilisticamente, la direzione di Grimaldi (che, credo, faccia anche una piccola parte nel film) mi fa venire in mente un incrocio tra certe cose di Petri (A ciascuno il suo) e Gianni Amelio anche se con intenti diversi. Qualche omaggio a certi cliché del cinema di genere degli anni d’oro (l’affresco trasfigurato dal vago stile “argentiano” sul muro della stanza del defunto giudice Garau; il patologo cinico che ironizza durante l’autopsia ricorda molto da vicino il suo collega ne Lo squartatore di NY, di Lucio Fulci) lasciano trapelare una certa passione cinefila del regista di Distretto di Polizia. Degna di nota la presenza del mitico Franco Bruni come operatore alla mdp!

Un film che al di là di qualche pecca (una parte centrale che a tratti dà l’impressione di girare un po’ a vuoto – incredibilmente azzeccata nel suo tempismo la scena in cui Pani/Marescotti rimprovera Piero/Cecchi di aver combinato nulla in dieci giorni d’indagine; un personaggio piuttosto vacuo come Fois – che dovrebbe rappresentare cosa? Forse la coscienza di tutti i magistrati?; un finale con interessante colpo di scena che però, a mio avviso, non morde come dovrebbe) non deluderà gli appassionati del genere. :cool: