Un fiocco nero per Deborah (M. Andrei, 1974)

Di solito i film di durata oltre le due ore avevano il terzo tempo per ovvi motivi di capienza di bobina. Ricordo nitidamente il cartello ne 'Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo".

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Della serie meglio tardi che mai, bella notizia.

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A me è piaciuto nonostante la sua povertà (effetti speciali a volte rappresentati da una luce accesa dietro un vetro…) ma io adoro Marina Malfatti, inquietante come una Barbara Steele toscana.
Sicuramente è imperfetto e forse (ma manco poi tanto) forzato. Non ci sono momenti di tensione memorabili ma non condivido affatto il giudizio di noioso. L’ho seguito con piacere fino al finale che ad un certo punto del film diventa abbastanza prevedibile ma che comunque è ben costruito.
Sottovalutato.

Tu dici essere un film con pochi momenti di tensione memorabili e ci siamo capiti ma se un film del genere non crea la tensione giusta com’è possibile non trovarlo noioso? Naturalmente King ti rivolgo la domanda per semplice curiosità non per mancanza di rispetto verso il tuo pensiero

Figurati, la precisazione non era necessaria.
Effettivamente sembra una contraddizione ma secondo me non lo è. Non ho trovato il film noioso perchè comunque lo sviluppo della storia a mia avviso è ben fatto, non ricordo particolari motivi di stanca e ho convissuto con il costante pensiero del “dove andranno a parare?” che non viene mortificato da un finale sciocco. Dopo aver visto che tipo di film era non mi aspettavo di incontrare passaggi inquietanti. E’ uno dei classici esempi di come per me il film nel suo complesso vince sulle sue lacune.
Poi è chiaro che se ci fosse stato un livello di tensione più alto parleremmo di un filmone ma sono comunque soddisfatto.

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Sarà per il fatto che io non mi sono proprio posto la domanda su dove sarebbero andati a parare e prima della visione mi sarei aspettato un film un po’ più horror. Vedere per quasi tutta la durata una donna lamentarsi di qualsiasi cosa mi ha reso la visione al limite del sopportabile. Probabilmente la differenza tra i nostri pensieri sta nelle aspettative che avevamo prima di vederlo

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Boh mi vengono in mente tanti horror suggestivi ma non particolarmente paurosi, magari perché interessati ad approfondire altre cose: penso a Martin di George Romero, a Leonor di Juan Bunuel, al recente The VVitch… a mio avviso Un fiocco nero… è valido, più malinconico che terrificante ma una certa atmosfera inquietante c’è. Forse a livello registico non offre particolari guizzi, quello sì.

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