Un salto nel buio (Tales from the Darkside, 1984-1988)

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salve a tutti; qualcuno di voi ricorda questa serie di telefilm horror trasmessi a fine anni 80 da Odeon Tv?

E chi se la dimentica? Il produttore era nientepopodimeno che George Romero! Infatti erano horror “diversi”, più che la paura e il ribrezzo stimolavano il grottesco, la denuncia sociale, l’umorismo nero. Prima o poi dovrebbero decidersi ad editare la serie in DVD, visto che i fans di Zio George non latitano di sicuro. Certo, la serie era girata in economia e si vedeva: la colonna sonora spesso riciclava brani dal cinema romeriano (c’era un pezzo estrapolato proprio da La notte dei morti viventi), e in un paio d’occasioni gli episodi mandati in onda erano presi di peso dal film Creepshow!

io non l’ho mai vista ma mi pare che la trasmettono su TVR TELEITALIA almeno una volta all 'anno o due…

certo che taluni episodi erano davvero penosi, ma cert’altri, brrrr…ricordo che il primo che vidi (per puro caso) si intitolava LEVITAZIONE; per non parlare di quello con protagonista un simpatico mostriciattolo la cui dimora abituale era l’armadietto di una casa i cui pigionanti prima o poi, chissà perchè, facevano tutti una brutta fine…:cool::tuchulcha

Alcuni erano curiosi, come quello del conduttore radiofonico che si fa odiare dai suoi ascoltatori e viene condannato a condurre trasmissioni per l’eternità… all’Inferno. Il finale era reso maluccio, trucchi posticci e trovatine da horror di serie z; però l’idea non era malvagia.

Me lo ricordo benissimo, anzi è l’ unico che ricordo.

Praticamente era la bimba del padrone di casa, ben fatto e piuttosto inquietante.

Ce n’era uno a dir poco grottesco, una sorta di satira del mondo politico col protagonista candidato che viene truccato da clown e mandato in giro su un triciclo nel finale. Era bizzarro, l’ending ti trasmetteva un senso di tristezza e desolazione analogo a quello con Robert Redford nella chiusa de Il candidato. Tutto sommato la serie aveva idee discrete, ma distava troppo dall’horror tradizionale per riscuotere i consensi del pubblico.

la serie in questione non c’era male, ma d’altronde qui in Italia, che io sappia, telefilm horror et similia sono sempre stati rari, se si esclude “ai confini della realtà” e, ovviamente, “alfred Hitchcock presenta”, anche se la prima, pur mitica, la t:cool:rasmettevano a orari impossibili quando ero pischello…

In realtà, in Italia serie TV horror ce ne sono state diverse, sia estere che nostrane. Ad esempio La camera oscura, andato in onda sulle reti private negli anni 80 (presentava gli episodi James Coburn); L’ora del mistero, serie tv inglese trasmessa dalla RAI nella seconda metà degli anni 80; Thriller, trasmesso da Italia 1 sempre negli anni 80; Brivido giallo, serie di episodi diretti da Lamberto Bava e trasmessi dalle reti Mediaset sul finire degli anni 80; Zaffiro & Acciaio, fondamentalmente sf ma flirtava volentieri con la ghost story e strizza ne metteva parecchia; e naturalmente tanti serial trasmessi negli ultimi anni sia dalle reti in chiaro che dal satellite (Buffy è la più famosa).

L’episodio si intitola “Inside the closet”, regia ed effetti speciali di Tom savini.
Ecco la creatura, Lizzie:

Rivisto l’episodio Sorry, right number della stagione 4 (tra l’altro, il DVD americano della 4° stagione ha i sottotitoli inglesi, mentre le altre 3 no, solo i caption closed inglobati nella traccia video).
Scritto da Stephen King, l’episodio narra della moglie di un famoso scrittore horror che riceve una strana telefonata, con una voce che non riesce a identificare, ma che le è familiare, che cerca disperatamente di dirle qualcosa, ma la comunicazione si interrompe. La sera, la donna va a letto mentre il marito rimane su a registrare in tv (su VHS) il film tratto dal suo libro (si intitola Spider’s Kiss ma sulla tv scorrono scene di Zombi di Romero). La mattina, con gran dolore, lei scopre che egli è deceduto sul divano.

Parecchi anni dopo, la donna, ormai vedova, frugando in un cassetto, trova la VHS su cui il marito aveva registrato il film. La mette nel videoregistratore e questa azione le scatena i ricordi di quella funesta giornata. Grazie a dei flashback, realizza che il marito quel giorno aveva avuto un leggero malore, allora istintivamente prende il telefono, compone un numero e cerca di dire alla persona dall’altra parte che ha alzato la cornetta “Portalo all’ospedale! Sta per avere un attacco cardiaco!” ma riesce solo ad emettere gemiti prima che la chiamata si interrompa… Il centralino le conferma che il numero da lei chiamato era quello vecchio suo, ormai non più funzionante.