Uno squalo evoluto trova il suo nuovo habitat nella Senna. Toccherà ad una brillante scienziata, al quale il mostro aveva portato via coniuge ed amici, cercare di neutralizzarlo ma l’impresa sarà resa ancora più difficile dalla politica…
Animal horror che sta andando per la maggiore su Netflix e guardandolo ne capisco il perché. La storia va giù come l’acqua fresca, la confezione è elegante come di solito accade con queste produzioni francesi, gli attori sono in parte.
Se si è meno di bocca buona, si trovano difetti a iosa. Intanto è richiesta una fortissima sospensione della credulità, in dosi molto più massicce di quelle che richiederebbe un fantahorror del genere. Io ho storto la bocca già dopo aver visto il prologo, dove la protagonista viene trascinata nell’abisso con i timpani esplosi
e poi risale velocemente senza decompressione riacquistando perfettamente l’udito.
Splatter ovviamente digitale e quindi di presa limitata.
Comunque, grazie anche all’apocalittico finale, tutto sommato si sgranocchia con piacere.