Un'estate al mare

In fondo un ottimo film, che spicca un po’ rispetto ad altri usciti negli ultimi anni.

Ricordo che all’uscita del film ero felicissimo, perché in televisione se ne parlava sempre (Ezio Greggio lo inseriva ogni sera persino nel preserale “Veline”) e per promuoverlo meglio Canale 5 rifece tutte le puntate di “Anni 50” e “Anni 60” sempre dei Vanzina con Greggio, due mini-serie estive veramente ben fatte del 1998 e 1999.
Quando il film uscì, pur essendo un ammiratore di Lino Banfi, il suo episodio non mi piacque, mentre invece mi piacquero Gigi Proietti, Enzo Salvi ed Ezio Greggio.

Rivedendolo dopo un po’ di tempo ho apprezzato anche l’episodio di Lino Banfi che in fondo con i Vanzina la confidenza ce l’aveva, dato che la sceneggiatura de “Il Commissario Lo Gatto” era di Enrico Vanzina… e devo dire che negli ultimi anni Banfi funziona con Carlo Vanzina, anche nel suo episodio in “Buona Giornata”.

Andando per ordine.
Il film appartiene al genere balneare, non è Dino Risi, Girolami, Emmer e anche Cortini e Corbucci stanno su un’altra strada, ma non dimentichiamoci che Carlo Vanzina aveva diretto il cult assoluto “Sapore di Mare”, ma qui decide di prendere una via più semplice e popolare rispetto al capolavoro del 1982: lo schema a episodi e ci riesce.

Ogni episodio è presentato da Gigi Proietti in gran vis comica (“Qui c’è l’apostrofo, ah no, era na cacatina de’ mosca!” :D), con tra l’altro la presenza di Michele Gammino, chi non se lo ricorda nei film di Alvaro Vitali o come doppiatore?

Il primo episodio con Lino Banfi è ottimo, non siamo a livelli altissimi, ma i tormentoni anni 70 reggono ancora bene e ritornano caratteristi azzeccati come Dino Cassio (Riposi in Pace).

Il secondo con Massimo Ceccherini non l’ho trovato particolarmente bello e divertente, ma c’è una scena abbastanza riuscita: quella dove scambia Cannavaro con il bagnino e Moratti con un vecchio che litiga con il figlio. Oppure anche la scena dei fiori.

Il terzo con Enrico Brignano e Nancy Brilli si rifà a “Quelle Strane Occasioni” (per la scena dell’ascensore non per altro, dato che lì Alberto Sordi interpretava un sacerdote) e pur non essnedo eccezionale lo considero il più estivo dei 7 perché c’è l’atmosfera della vigilia di Ferragosto quindi i preparativi, la confusione, le strade e i palazzi deserti, ecc… Più che altro un’ottima prova per i Vanzina come autori. C’è anche Riccardo Rossi, rintracciabile per esempio in “Grandi Magazzini”.

Il quarto con Biagio Izzo lo paragonerei come risate al secondo, non tanto divertente, ma comunque buono come regia, anche se Biagio Izzo dopo la separazione Boldi-De Sica non è stato più ai livelli simpatici di Saltalaquaglia in “Natale sul Nilo”.

Il quinto con Enzo Salvi è uno dei migliori, secondo me, ovviamente dedicato a Dino Risi che era scomparso di recente (altra cosa che mi fa ricordare l’uscita del film nelle sale all’epoca). Molto divertenti soprattutto le apparizioni di Maurizio Mattioli ("Nun me devi disturbare piùneeeeee!:D:D) nella parte del Pupone, che per far piacere al figlioletto dice che sia Francesco Totti in persona.

Il sesto con Ezio Greggio mi piacque molto all’epoca, perché vedevo Ezio Greggio ogni giorno in TV, ma è comunque abbastanza divertente e ricalca l’episodio di Alberto Sordi in “Racconti d’estate”. Molto divertente la sfuriata finale con la moglie.Anche se Greggio lavorò meglio con i Vanzina in “Anni 50”, “Anni 60” o “Yuppies”, è comunque ben fatto.

Il settimo episodio con Gigi Proietti è il migliore, un gioiello di comicità, uno degli esempi di vero cinema negli ultimi anni. Da uno sketch di Dino Verde viene fuori una scena esilarante a teatro con Gigi Proietti mattatore indiscusso (“Che mig…tta e mig…tta resterà!” :D). Fa piacere ritrovare tra gli attori (c’è anche Benito Urgu) gloriosi simboli del cinema anni 80 come Roberto Della Casa e, ovviamente, il Grande Maurizio Micheli.

Guardando tante volte il film non ho mai trovato una scena presente nel trailer, che l’abbiano tagliata o realizzata a posta per il trailer? :confused:
Quella con Maurizio Micheli:
Proietti: “Amore! Non scordarti il giornale! Ah, Amore, la crema! Amore?!”
Micheli: “Ma come, dopo vent’anni la chiami ancora amore?”
Proietti: “No, è che nun me ricordo come ca…o se’ chiama!”

A mio avviso questa scena era molto divertente.

Mi associo al commento precedente e ne approfitto per fare i complimenti meritatissimi a Mariocinema per la sua analisi del film, veramente ottima sotto tutti i punti di vista… soprattutto nell’approfondimento tra i vari episodi e pellicole del passato, detto cio’, io questo film lo vidi al cinema, come il suo “seguito” ( Un’estate ai tropici) che, però mi piacque di meno, e devo dire che, tutto sommato mi divertì… poi mi regalarono pure il dvd che però ora non trovo neanche piu’, comunque, non sarà certo un capolavoro… però mi è piaciuto molto di piu’ dei soliti “cinepanettoni” che, già all’epoca mi avevano stancato, insomma, un filmettino da vedere senza troppe pretese pensando che purtroppo c’è di peggio!!! :wink:

Ti ringrazio molto per i complimenti.
Questo film mi sta a cuore perché quello fu un anno importante per me: nello stesso mese dell’uscita del film feci la Prima Comunione, ebbi la varicella (altro ricordo indimenticabile), stavo per essere scritturato per una particina in un cine-teatro (anche se poi non fui mai chiamato, ed era esposta all’entrata la locandina del film) e morì Dino Risi (fatto per cui piansi a lungo). Quindi è tutta una serie di ricordi.
Grazie ancora!