Unlocked (Tae-joon Kim , 2023)

Appena finito di vedere per noia questa mediocre produzione sudcoreana sul mondo millennial e sui rischi connessi all’utilizzo forsennato ,sbadato e dissennato del telefonino dei nostri tempi.
Ragazza perde cellulare sull’autobus e da quel momento verrà distrutta e tormentata da un maniaco, peraltro interpretato da un attore che riesce a rendere l’idea di una rara antipatia. Film stereotipato, con un doppiaggio in inglese fuoritempo e appena sufficiente, come spesso accade, molto “asiatico” ma tutto sommato vedibile e scorrevole, con una storia avvincente che farà applaudire nel finale ,piuttosto liberatorio (quando gli ha sparato a bruciapelo ho goduto) dopo una serie di idiozie madornali commesse dai protagonisti (lei che a cuor leggero fa entrare uno sconosciuto nel locale del padre in orario di chiusura e si fida ciecamente di lui , gli investigatori che hanno il maniaco a un metro e lo fanno scappare, il poliziotto che si inchina … )
Nulla di che.

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Quanto ad idiozia gli investigatori del film non arriveranno mai a quello che fecero con Zodiac (quello vero). In pratica vedendo arrivare un tizio - molto probabilmente il vero assassino - dal luogo di uno dei delitti (non c’erano altre persone), quegli idioti si limitarono a chiedergli se aveva visto qualcuno sospetto, quello rispose che aveva visto un ragazzo NERO scappare e quelli gli credettero.

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