Urban warriors (Giuseppe Vari, 1987)

Regìa di Joseph Warren, 1987
Con Karl Landgren, Maurice Poli, Alex Vitale, Bjorn Hammer, Deborah Keith, Malisa Longo, Tiziana Altieri, Angelo Ragusa, Giovanni Cianfriglia, Aldo Dell’Acqua

Locandina notevole, per un film girato davvero con 4 lire ed una quindicina di minuti insertati maldestramente da un’altra pellicola (L’ultimo guerriero). Bilotta/Landgren fa quello che può, anche se come tecnico nucleare me lo vedo poco francamente. La sceneggiatura riserva perle notevoli, come i nostri 3 eroi che si addormentano esausti in un cunicolo, si svegliano e uno dice “Abbiamo dormito 8 ore, adesso andiamo”, poi dopo qualche istante il gruppo giunge in un capannone abbandonato ed uno dei tre si sdraia dicendo “Sono 4 giorni che non dormo, sono stanco morto”…
Senza contare la frase-top del film “io ho un diploma in ecologia applicata”. W Piero Regnoli.

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Film godibile nella sua immensa povertà di mezzi. Non un postatomico classico italiano, non ci sono i veicoli futuristici, tranne una moto che spara, ma che viene usata in un’unica scena. Anche i cattivi non hanno il solito look in stile punk,ma sono molto più anonimi.
La storia è solo accennata, i nostri 3 protagonisti si salvano da un’esplosione nucleare salvo scoprire che la terra è quasi disabitata e gli esseri umani rimasti,per via delle radiazioni, hanno bisogno di midollo spinale per sopravvivere, divenendo quindi cacciatori di uomini.Tutto ciò è solo abbozzato con qualche battuta, per il resto bisogna spegnere il cervello e godersi lo spettacolo
La prima parte è abbastanza ben fatta e la tensione regge, quando i nostri 3 si sono resi conto dell’accaduto, purtroppo la storia si appiattisce, fino al finale un po’ tirato via.
Per gli amanti dei postatomici italiani sicuramente non tra le migliori pellicole, ma ha i suoi momenti e risulta un film nel complesso più che accettabile

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