Uscite A&R productions e Golem: qualità?

Già fatto a suo tempo… una villetta in quel di Usmate Velate… due passi da casa mia, peraltro. Un giorno passerò a citofonare

Ahahah lo sapevo :smiley:

Gli scateniamo Caltiki, vedrete che si mettono in riga subito

Diciamo che mi consolo reputandoli titoli “abandonware”, e la cosa è avvallata anche dalla mancanza di interesse di chi di dovere ad intervenire. Tanto piú che li si trova su canali piú che ufficiali (amazon, negozi, catene) quindi vuol dire che oltre alla golem ci sono anche i distributori che ci lucrano facendoli arrivare sugli scaffali sotto il naso di tutti (consumatori ma anche chi dovrebbe controllare o chi detiene i diritti). In questo senso mi sento deresponsabilizzato. Questo “non fare” in un certo senso autorizza che la cosa continui. Io di mio non mi sento un ladro, caccio i soldi e pago il giusto, acquisto nella legalitá e ci pago anche le tasse (in questo senso sarebbe come dire che pure lo stato lucra indirettamente su una situazione di illegalitá). Poi se ci aggiungi il beneficio del dubbio…
In effetti è difficile tracciare un confine netto o attribuire responsabilitá su qualunque livello. Pare quasi che a tutti, e dico tutti, vada bene cosí. Certo il piú deresponsabilizzato è il consumatore finale. Avrei anche potuto accontentarmi del rip dalla tv e invece c’è un tentativo comunque di comprare un prodotto pagandolo…poi boh, in effetti non è che tu abbia accusato nessuno eh, figurati [emoji6]

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L’esempio di “Corvo rosso” è perfetto. E’ mai possibile che un titolo come il classico di Pollack, con un vastissimo potenziale pubblico di acquirenti, non venga pubblicato dalla major che ne detieni i diritti?
Sono forse 20 anni che in italia si attendeva l’uscita in dvd di questofilm, e in qualunque forum di cinema questa lacuna è sempre stata evidenziata. Eppure la major ha fatto i suoi conti, e ha deciso di sbattersene degli italiani.
A questo punto, arriva una label come la Golem, e la lacuna viene colmata. Chi va in videoteca o sugli store online e finalmente vede che il film è stato pubblicato, con tanto di bollino siae, cosa deve fare?
Chi è più informato, come gli utenti dei forum specializzati, magari deciderà di non comprarlo. Ma tutti gli altri?

Questo per dire:

  1. Le major, per motivi economici, di noi se ne strabattono
  2. Le label come la Golem, per motivi economici, ne approfittano
  3. I negozi, per motivi economici, vendono regolarmente questi dvd
    4… Nella sottospecie di paese in cui viviamo, nessuno - sul piano del diritto - ha niente da dire

In questa situazione, vedere “il problema” solo nella Golem e affini mi pare quantomeno riduttivo. Perchè il problema è che per dei calcoli economici le grosse case hanno abbandonato il mercato italiano, per dei calcoli economici qualcuno si è buttato in questo mercato, per dei calcoli economici il negoziante vende questi prodotti, e per lo stato itagliano tutto quanto è in regola. Però la cosa più facile, tipicamente itagliana, è buttare la croce addosso all’utente finale, quello che compra coi suoi soldini il dvd, e farlo sentire un piccolo ladruncolo, magari anche un pò scemotto, in modo da soddisfare pienamente l’ego del censore illuminato di turno.

Discorso diverso quello del boicottaggio. L’ho sempre detto e scritto anche altrove. Se si decide di fare una cosa seria, organizzata, io ci sono. A patto che si boicottino anche le major e tutti i negozi che vendono i dvd incriminati. A costo di non comprare quasi più niente. E’ chiedere troppo? Mi spiace, ma le responsabilità sono di tanti. E se fra tanti, devo sceglierne uno solo di responsabile, perchè sugli altri conviene chiudere un occhio, personalmente non sono interessato a partecipare.

Che peraltro in realtà il film di Pollack in questione la Warner lo fece anche uscire con audio italiano, precisamente in una collana western uscita in edicola (io infatti lo recuperai in questo modo), perciò non credo che gli sarebbe costato molto editare almeno un’edizione da 1000 pezzi per un’uscita regolare.

Anche altri film marchiati Warner sono usciti solamente in una edizione approntata per l’edicola e mai nei negozi, alcuni dei quali in questa collana risalente a meno di 5 anni fa http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?27310-edicola-Gli-Introvabili-(inediti-in-dvd)-con-Ciak-e-Panorama&highlight=i+diavoli

Tutto vero e giusto quello che scrivi. Mi riferivo naturalmente all’uscita ufficiale nel catalogo della Warner Home video.

Dato che Renato mi ha tirato in ballo, smentisco l’esistenza di una fantomatica “linea Zardoz”, giacché Marco e Cosmo ragionano come me. Pure io ricomprerei eventuali future uscite “ufficiali” di certi titoli, ma la verità è che appunto il menefreghismo delle major ha portato alla diffusione di tali bootleg. Se avessero agito con un minimo di serietà e rispetto verso gli utenti, la situazione “wild west” adesso non ci sarebbe. Più o meno involontariamente, insomma, le case hollywoodiane hanno. .creato “il mostro”!

Anche l’uomo dai sette capestri uscí, per modo di dire, in edicola, con qualitá mediocre e tagliatissimo: mancavano intere sequenze di pellicola (credo fosse la versione che mandano in tv), tali addirittura da comprometterne la comprensione. E fino ad un anno fa su amazon qualche venditore vendeva tale versione a piú di 100 euro…
Il dvd golem ha colmato la lacuna e fermato il mercato truffaldino che girava intorno a questo film. In piú hanno reintegrato tutte le sequenze mancanti (ovviamente, essendo il master del dvd americano credo) e aggiungendoci i sub ita. Un lavoro coi fiocchi.

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Ora, io in materia sono assolutamente ignorante, ma mi chiedo:
possibile che chi detiene i diritti dei film, major o meno, non facciano un culo quadro ad A&R e Golem nello specifico, visto che stiam parlando di queste?
In genere sono attentissime financo a far togliere dalla rete qualsiasi cosa venga postata da utenti ecc. e non fanno nulla in questi casi?
E se, invece, i diritti fossero regolarmente licenziati?
Illuminatemi.

Eh oh, io ve l’ho detto, dannazione! E l’ha detto pure Saimo!
Le major spesso se ne fregano perché il mercato italiano viene considerato insignificante e perché per loro sarebbe solo tempo perso visto che l’immagine che hanno della situazione italiana è talmente anarchica e incasinata che non vale la pena perderci tempo perché tanto ci vorrebbero tempi blblici e poi tutto si risolverebbe con un pugno di mosche.

E in tutta questa rassegnazione c’è ovviamente chi ci sguazza allegro e impunito.

Perdonami Brass, non voglio assolutamente mettere in discussione quanto scrivi, ma mi pare tutto così dannatamente assurdo…

Eh oh, le cose stanno così, non sto inventando nulla.

Posso anche raccontarti un episodio emblematico.
Una grossa label americana subì un furto di extra da parte di una di queste label nostrane e sembrava sul piede di guerra. All’inizio però erano convinti che la label che si era appropriata dei loro extra fosse inglese (e quindi avesse un mercato importante). Quando si resero conto che i ladri erano italiani commentarono con un laconico “Oh well… they’re Italians…” e lasciarono perdere

A leggere certe cose verrebbe voglia di aprire una label tutta nostra, la Gidierre Productions, con sede legale in una cascina abbandonata e - naturalmente - coi soldi di :almayer:

Ripeto Brass, non dico che stai inventando, oh!
Vabbè, dai, dopo aver letto l’aneddoto non posso far altro che disfare baracca e baracconi, fare le valigie e raggiungere Bmw nei sobborghi londinesi… Mamma mia, che roba…


Il primo titolo, vista la sede bucolica, sarà naturalmente Sole, sesso…e pastorizia!

Capisco che la situazione possa sembrare paradossale, ma il fatto è che ormai l’Italia viene considerata una specie di terzo mondo, con tutto quello che ne consegue. Ma poi, tanto per avere un quadro d’insieme, secondo voi canali televisivi tipo Retecapri hanno i diritti di tutti i film che trasmettono? Ho seguito da vicino una causa contro un’emittente che aveva trasmesso senza autorizzazione Per un pugno di dollari, e devo dire che effettivamente imbarcarsi in azioni legali del genere è una mezza follia.

Quelli di Retecapri forse hanno interpretato a modo loro la legge sui diritti d’autore, dato che non trasmettono nessun film posteriore al 1960… probabilmente credono che prima di una certa data sia tutto permesso

Sì, diciamo che ormai in Italia ognuno “interpreta” il copyright come gli fa più comodo. Molti si appellano alla controversa sentenza che avrebbe assolto Italo Martinenghi dall’accusa di pirateria contro la Disney, senza tener conto che i fatti risalgono al 1992, e da allora la legge è stata aggiornata almeno un paio di volte.

Ma basterebbe che ci deste una mano economicamente a noi della Opium che stiamo lottando contro i mulini a vento uscita dopo uscita :slight_smile:

Però scusate, ok il mercato italiano non interessa a queste majors, ma vedo che parecchi titoli vengono comunque editati e pure in versione BR su mercati come il Francese e il Tedesco, e ancora è il caso ad esempio di “Corvo Rosso…” ma mi chiedo quindi perchè non buttarci dentro fra le altre anche la lingua italiana in queste edizioni ? Costi extra ridicoli e la possibilità di vendere qualche copia in più, mettendola al culo dei pirati no ?

Robi magari fosse come dici tu…

Comunque inserire una traccia italiana decente, soprattutto su film vecchi di 40-50 anni, è cosa che ha un suo costo, occupa spazio sul disco eccetera.

Senza contare che tu ed io compriamo su internet, ci informiamo sui forum eccetera, ma il grosso della clientela di questi prodotti secondo me trova il dvd alla Feltrinelli e se lo compra, stop. Non saprebbero mai che esiste l’edizione francese, con cover in francese e magari un titolo completamente diverso, che però ha l’audio italiano ed è una edizione legale. Almeno, credo che sia così…